lunedì 30 giugno 2008

Venerdì Beatbank, Electricalz & Xpansul @ Le Jardin au bord du lac

L'anno scorso, all'ormai defunto Cantiere Delirio, avevo sentito un dj set veramente esagerato di Xpansul, portato per la prima volta in Italia dall'ottimo Sosho, prima che diventasse di moda.

Il report dettagliato della serata l'ho poi pubblicato su frequencies, cmq, in sintesi, una tecnica esagerata solo coi piatti e il mixer e senza giochini tecnologici e una selezione di techno bella ritmata: uno dei migliori set della stagione scorsa, alla fine della fiera (e infatti al Cantiere eravamo tipo in 30 persone).

Questo venerdì Santi torna in Italia, a Le Jardin, e io sono contentissimo di poter dividere la console con lui, come ovviamente sarò contentissimo di salutare chiunque verrà a trovarci :)

Un ottimo weekend

Due giorni di mare, sole e cazzeggio assoluto.

Torni a casa per tempo, senza trovare troppo traffico e facendo strade alternative, che è sempre divertente, giusto in tempo per evitare il fortunale che si è scatenato iersera.

Una volta a casa, assisti a una dimostrazione di calcio davvero meravigliosa e a una vittoria meritatissima:


Erano tra i favoriti e hanno vinto surclassando ampiamente tutti gli avversari, ma soprattutto hanno vinto giocando a calcio e giocando il miglior calcio che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni.

Decine e decine di passaggi corti, di prima, e poi affondi rapidissimi, 3 passaggi pim pum pam e palla in porta, sempre sempre giocando palla a terra (anche perchè sono una squadra di nani): l'essenza del calcio, niente di più e niente di meno.

L'italiano tifoso medio si sta già scatenando a dire che abbiamo tenuto testa ai campioni, che non sono riusciti a batterci, e blablabla...in effetti, le uniche squadre in grado di far soffrire una Spagna così sono quelle che a calcio non ci giocano, che vanno in campo con 10 portieri e un birillo in attacco, sperando di vincere ai rigori.

Alla fine, c'è chi in squadra ha Gattuso, che sembra sempre che abbia messo le scarpe al contrario, e chi ha Xavi, Iniesta, Silva e Fabregas: a calcio si vince con la tecnica, coi piedi buoni, e chi non li ha torna a casa.

Giusto così, e ancora complimenti alla Spagna più per il calcio spettacolare che per la vittoria, di cui alla fine non mi interessa granchè.

venerdì 27 giugno 2008

Chemical Brothers - Brotherhood (Il greatest hits!)

Ok che hanno già rilasciato il doppio cd di singoli pochi anni fa...ma quando scopri dell'uscita di un doppio cd con la seguente tracklist:

Disc 1
01. Galvanize
02. Hey Boy Hey Girl
03. Block Rockin’ Beats
04. Do It Again
05. Believe
06. Star Guitar
07. Let Forever Be (Feat. Noel Gallagher)
08. Leave Home
09. Keep My Composure (Feat. Spank Rock) (traccia nuova!)
10. Saturate
11. Out Of Control
12. The Golden Path (Feat. The Flaming Lips)
13. Setting Sun (Feat. Noel Gallagher)
14. Chemical Beats

Disc 2
1-10 Electronic Battle Weapons (!!!)

non puoi che decidere che devi a tutti i costi andare a sentirli all'Italia wave a metà luglio, nonostante l'ultimo album fosse una cagata allucinante, persino peggio di quello prima che già non brillava.

Anche solo perchè le altre 3 volte che li ho visti, 2 in live e una in djset, che quest'anno riproporranno per il decimo compleanno dello Space, mi hanno sempre fomentato a livelli mai visti, e magari adesso che hanno il greatest hits in uscita rimettono nel live qualche traccia vecchia tipo Chemical beats o Leave home e tolgono tipo Do it again...speriamo.

Adesso mi organizzo il viaggio.

(ovviamente la fonte è la solita, eh)

giovedì 26 giugno 2008

Da stringa a tipo primitivo in 4 righe

Visto che l'ultimo post non era abbastanza nerd, rincaro la dose.

Problema: ho due stringhe, una delle quali mi dice di che tipo è il dato contenuto nell'altra.

Soluzione merdosa: una catena di if che considera tutti i possibili tipi ammessi e quando trova quello giusto usa il metodo parse* (Integer.parseInt, Long.parseLong, etc.) appropriato.

Schifo, duecentomila righe di codice di un'idiozia rara e noiose da estendere.

Soluzione stylish:
Class[] prototype = {String.class};
Class objClass = Class.forName(type);
Constructor ctor = objClass.getConstructor(prototype);
return ctor.newInstance(new Object[]{value});
Non solo è estremamente più elegante, ma consente di ritornare oggetti di qualunque tipo che abbia un costruttore che prende una String come parametro senza toccare il codice.

Io a fare ste cose mi ci diverto veramente tanto, lo so, sono gravemente malato e dovrei farmi internare...abbiate pietà di me.

Castor: un framework esagggerato per oggettizzare l'XML


Warning! Questo post è ad altissimo contenuto di geekiness. Se non sei un nerd di quelli veramente feroci, scappa finché sei in tempo: qui trovi sicuro modi migliori di passare il tempo.

Ora che ho allontanato un buon 90% dei possibili lettori, posso introdurre l'argomento del giorno: oggi parliamo di Castor, un framework open-source per la gestione in java di dati strutturati in maniera non-object-oriented.

Dato che il mondo pullula di framework con lo stesso scopo (addirittura credo che uno sia stato integrato nel jdk ufficiale, a partire da java 6), anziché stare a spiegare perché ho deciso di dedicare un post proprio a Castor faccio prima a raccontare come l'ho usato.

Scopo del gioco: caricare un file xml piuttosto complesso, validarlo rispetto a uno schema xsd e usare i dati in esso contenuti come configurazione per un altro pezzo di software.

Detta così pare veramente una cazzata, se non fosse che il file xml "piuttosto complesso" è roba di 6-7 livelli di tag annidati, ciascuno coi suoi attributi e contenuti: usare direttamente il DOM e imballare il codice di getElementsByTagName(), getChildren() e simili in casi complessi come questo è assolutamente impraticabile.

Servirebbe una struttura di oggetti in grado di capire la semantica di ciascun tag e che mi consenta quindi di manipolare i dati, in Java, in base al loro reale significato anzichè alla loro posizione nell'albero del DOM.

Ed è qui che entra in gioco Castor.


Step 1: si prende lo schema XSD, che descrive come deve essere fatto l'XML che vogliamo ravanare in Java, e lo si dà in pasto al task ant di Castor.

Il task ant genera automagicamente una classe Java per ogni tipo di tag XML definito nell'XSD, con tutte le proprietà e le associazioni del caso.

Esempio, poniamo di avere un XML siffatto:

<root>
<person happy="true">
<name>Raibaz</name>
<surname>Raibaz</surname>
</person>
</root>

L'ant di Castor genererà una classe Root, con un array di Person, ciascuna delle quali avrà un name, un surname e una proprietà happy.

Voila oggettificato l'XML.

Step 2: per ravanare i dati XML, la classe dell'elemento radice ha due metodi statici, marshal e unmarshal, che rispettivamente fanno da Java a XML e viceversa.

Fine.

I dati XML sono completamente mappati su oggetti Java e posso completamente dimenticarmi della loro struttura originaria e di come fare il passaggio da e verso di essa.

Tra l'altro, la generazione di codice di Castor fa anche un sacco di cose molto fiche tipo che se hai un elemento XML che può assumere solo determinati valori (chessò, nell'XSD l'hai definito usando xs:restriction), ti crea da solo l'Enumeration, a scelta se 1.4 o java 5 compliant, con tutti i possibili valori.

Pregio assoluto, non ho altre parole.

Tra l'altro mi pare che Castor faccia la stessa cosa anche coi database oltre che con l'XML, ma non ci ho giocato perchè tanto per l'ORM c'è Hibernate che basta e avanza :)

mercoledì 25 giugno 2008

Torture

Ci sono cose che un vero uomo, nella vita, deve provare almeno una volta.

Ci sono cose che quando le vedi fare da qualcun altro sembrano sofferenze atroci, poi le fai tu e scopri che non erano chissà che.

Ci sono cose che a furia di sentirti dire che dovresti fare, quasi ti convinci che le devi fare veramente e poi scopri che in effetti dovevi.

La ceretta alla schiena non è nessuna di queste.

Ma almeno adesso ho una schiena fantastica, costellata di pallini rossi e con un prurito fottuto.

Almeno adesso, siccome la cerettista si è fatta prendere la mano (perchè è una persona sadica e ride sempre quando mi faccio del male) ho il culo a strisce, metà peloso e metà no.

Almeno, metà peloso e metà no sarebbe già qualcosa; in realtà la linea di demarcazione a metà culo è sensibilmente più alta da una parte che dall'altra, per cui ho il culo a strisce asimmetriche.

Per fortuna è roba che abitualmente non mostro in giro.

A questo punto, la frase "tra qualche giorno, quando si vedono bene i peli rimasti, la rifacciamo" suona come un'atroce minaccia.

Aaaah, ma sto davvero bene con la schiena depilata, eh.

martedì 24 giugno 2008

Happy Birthday

Scopro da Kurai che oggi cadrebbe il novantaseiesimo compleanno di Alan Turing, uno dei primi informatici, nonchè uno dei migliori ever.

La leggenda metropolitana vuole che, pesantemente discriminato a causa della propria omosessualità, si sia suicidato addentando una mela intinta nel cianuro in onore della fiaba di Biancaneve, di cui era appassionato, e che il logo Apple sia ispirato proprio a questa vicenda.

(Loro sostengono che sia in onore di Newton, ma si sa che dicono un sacco di cazzate)

lunedì 23 giugno 2008

Turismo dietro casa

Uno dei luoghi comuni più triti sull'italia è che ovunque ti giri, trovi opere d'arte.

Come tutti i luoghi comuni, ha più di un fondo di verità, per cui ogni italiano che si rispetti ha, dietro casa, dei tesori artistici che ignora regolarmente per andare ad affollare le solite destinazioni, tipo Londra e Barcellona, dove ormai si sente parlare molto più italiano che a Milano, o Berlino in casi particolarmente underground.

Io che invece, modestamente, ho i miei agganci nel settore del turismo, ho la fortuna di andare a vedere dei posti clamorosi a mezz'ora di macchina da casa.

Ieri pomeriggio per dire, con l'ulteriore botta di culo delle condizioni climatiche perfette (una caldanza assassina) sono stato a villa Borromeo Visconti Litta, in quel di Lainate, a mezz'ora secca da casa mia.


La vera preggeria della villa, che è anche il motivo per cui la visita è consigliata in giornate roventi come ieri, si intuisce appena dalla foto qui sopra, in cui si intravede qualche zampillo d'acqua: in buona sostanza, per stupire i visitatori e come mero esercizio di buontemponaggine, gli antichi proprietari della villa (datata fine '500) l'hanno imballata di giochi d'acqua, spruzzini e fontaname assortito, azionato a sorpresa con un trucco che non vi sto a svelare.

Morale della storia, la visita guidata a villa Litta - 7 euroes con ottima guida volontaria - è un ibrido tra una "normale" visita guidata a una villa del '500 e una gita a Gardaland, soprattutto nello stato dei visitatori all'uscita, che va dal "2 gocce sulla camicia" al "fradicio come una zampogna"; ai solutori più abili è lasciato immaginare il mio stato a fine visita.


Bellissima villa con parco + spruzzi d'acqua a tradimento e conseguente lavaggio dalla testa ai piedi = gran pomeriggio.

Visita consigliatissima, soprattutto con un gruppo di amici sufficientemente distrutti.

domenica 22 giugno 2008

Festa della musica: il day after

Ok che non sono il massimo dell'obiettività perchè ero coinvolto, ok che la mia macchina fotografica al buio fa delle foto veramente oscene...cmq:


(Tutte le foto sul mio profilo di flickr)

Per un evento così, gratuito e in un parco, non è possibile sapere di preciso quanta gente ci fosse, ma a spanne direi roba di 3-4mila persone...in tutta onestà, non pensavo sarebbe venuta così tanta gente.

Alle 3 di pomeriggio pensavo che la lochèscion fosse troppo grossa per riuscire a creare un po' di dancefloor e credevo che l'atmosfera sarebbe rimasta quella - pur splendida - che c'è stata fino a dopo cena, con un bel po' di gente ma sparsa per i prati a ballicchiarsela in tranquillità.

Dalle 22 circa in poi, invece, il deggènero che si intuisce dalla foto precedente.

Io me la sono goduta praticamente tutta, arrivando apposta prestissimo nel pomeriggio: ho patito un caldo assassino e sono arrivato a fine serata che non stavo in piedi, ma valeva la pena di vivere tutta la giornata e gustarsi tutti i set del pomeriggio che, in alcuni casi, sono stati anche migliori rispetto a qualcuno di quelli della sera.

Sono riuscito quindi a sentire uno splendido set di Sandiego e uno molto strano, davvero anni '90, di Leo Mas, oltre ad apprezzare di nuovo Alpha V che conoscevo già, dopodichè, per una serie di sbattimenti di lineup, ritardi, casini et similia ho dovuto suonare molto prima del previsto, alle 19 anzichè alle 21, col risultato che non solo non c'era nessuno di quelli che dovevano venire a sentire me, ma non c'era neanche quasi nessuno in assoluto.

Ciononostante, mi sono cmq divertito con un po' di revival tipo Hideaway di De'lacy e Musik Xpress degli X-press 2, suscitando l'approvazione dei clubber di vecchia data venuti a sentire Coccoluto e Leo Mas e con un po' di roba nuova, tipo una traccia fresca fresca del nostro amichetto Selph.

Ho avuto l'onore, di fatto, di aprire al set di Coccoluto, per cui non ho mai nascosto la mia profonda ammirazione: è quasi una formalità, tra dj, fare i complimenti a quello che ha suonato prima di te, ma togliere le cuffie e sentirsi dire "bravo" da una leggenda come Claudio dà comunque una soddisfazione della madonna, eh.

(Già che c'ero, mi sono anche fatto autografare il libro di Claudio, di cui avevo parlato qui)

Purtroppo l'italiano medio non si smentisce mai: finchè suonava un Raibaz qualunque la gente se la ballicchiava tranquilla sparsissima sui prati...appena Coccoluto mette piede sul palco, prima ancora che indossi le cuffie, la pista è già quasi piena.

Ok che se fossi molto fortunato potrei avere un decimo della carriera da dj che ha avuto lui finora e che quindi l'hype che ha lui, un po', se la merita anche, però devo dire che dal mio punto di vista è stato un po' deludente...comunque, pazienzia.

Per quanto riguarda il set di Claudio, poi, non ho parole per commentare: una linea musicale e una classe veramente esagerate, sembra sempre lo stesso disco eppure non è mai uguale, fomenta senza mai essere scontato...davvero straordinario.

Dopo di lui, un set purtroppo brevissimo di Naph e Carlo e uno molto carino di Fabio aka Dash, l'organizzatore assieme a Caterina e Valentina: ai tre va tutta la mia gratitudine per la splendida riuscita dell'evento, oltre al merito irrevocabile per la stessa.

Poi un Bruno Bolla che veramente mah, uno Stefano Lotti che boh e degli splendidi set della crew del Nika che mi hanno fatto quasi venir voglia di riprovare a comprare i dischi in negozio.

Tanti amici che sono passati a trovarci nell'arco della giornata (anche qualcuno dei miei studenti :)), tanta gente festosa di tutti i tipi - il primo commento del responsabile del consiglio di zona 3, venuto a vedere come andava, è stato "ma c'è gente normale!", tanta buona musica...una giornata splendida, come in Italia non ne avevo mai viste.

In piccolo, l'atmosfera mi ha ricordato quella dei grandi openair nordeuropei tipo il Green & Blue, per cui già ora non vedo l'ora di ripeterla l'anno prossimo, sperando che venga ancora più gente.

venerdì 20 giugno 2008

Minispostamento di lineup

Stop the press! Per cause di forza maggiore, il set di noi tre Beatbanki alla festa della musica di domani è stato spostato da prima del set di Coccoluto a subito dopo, per cui anzichè suonare dalle 18.30 alle 20.00 suoneremo dalle 21 e qualcosina a (credo) due ore dopo.

Gli erronei che pensano di venire solo per il mio set e quello di Naph e Carlo e perdersi tutto il resto della festa sono avvisati...io sarò lì da prestissimo perchè voglio sentire G-pal che suona alle 13 :)

Metadreaming

Fatti strani.

Già non capita quasi mai che la mattina mi ricordi cos'ho sognato, ma a sto giro me lo ricordo pefforza perchè ha veramente dell'incredibile.

Non so ancora chiaramente come siano andate davvero le cose, fatto sta che in un sogno, stanotte, ho raccontato a due persone diverse di aver fatto un altro sogno, che mi ricordo perfettamente, se non addirittura meglio.

Nel sogno nel sogno (non è un errore), decidevo di andare e tornare da Sydney in giornata.

Appena sceso dall'aereo, mi fiondavo in spiaggia per surfare nel pacifico e, dopo un pò di tempo in mare a farmi cullare dalle onde sul mio materassino realizzavo che - fatto strano - non c'era nessuno, nè in acqua nè sulla spiaggia, che aveva un look & feel molto desertico.

Tornato all'ingresso della spiaggia, realizzavo che non c'era in giro nessuno perchè avevo fatto casino col fuso orario ed erano le 4 di mattina (nota personale: una cosa del genere mi è già successa, anni fa, dal vero...don't ask), per cui l'unica soluzione per ingannare il tempo era aiutare il custode della spiaggia a sistemare i lettini.

Non ho assolutamente alcuna idea su possibili interpretazioni di questo sogno, ma la domanda che mi lascia veramente sconvolto è: questo sogno l'ho fatto veramente oppure ho solo sognato di raccontarlo?

Se l'ho fatto veramente, come mai in un altro sogno ho dovuto raccontarlo a due persone diverse in occasioni diverse (rispettivamente, a un mio studente su msn e a Naph in un luogo non meglio identificato)?

E se no, perchè mi ricordo più distintamente il sogno di Sydney di quello che lo contiene?

Questi son veri misteri, eh.

giovedì 19 giugno 2008

Milestones

Scopro ora che per la prima volta, da quando esiste, ieri questo brog ha toccato le 100 visite in un giorno.

Parlar male della nazionale funziona, evidentemente :)

(Materazzi calciatore finito, Gattuso piedi quadrati, Grosso non sa difendere, Cassano è un tamarro)

(Così, giusto per fare un po' di scena, che a me Cassano come giocatore piace pure)

Fringe, la nuova serie di J.J. Abrams

Non posso non parlarne, sono un malato di Lost, dopotutto, per cui alla notizia di un nuovo progetto del mago JJ mi si sono subito drizzate le antenne :)

Partiamo forte, questo è il trailer:



Da qualche giorno nei migliori torrentcinema di tutto il mondo è disponibile un preair dell'episodio pilota da 2 ore, sul quale ovviamente mi sono fiondato al volo.

A giudicare dal pilota, la serie è molto (troppo?) x-files, con meno alieni e più scienziati ma con lo stesso feeling sotteso da teoria del complotto di una megaorganizzazione segreta che usa il mondo come laboratorio per i propri test.

E' vero però che, a giudicare dal pilota, Lost era una serie su un gruppo di naufraghi e poi si è rivelata essere....uhm....Lost.

Cosa mi è piaciuto del pilota:
  • Il cast: tra la gnocca protagonista, Pacey di Dawson's creek, Matthew Abbadon e il vecchio scienziato pazzo direi che le scelte sono praticamente tutte ottime
  • L'idea di fondo che esistano organizzazioni così avanzate tecnologicamente da trascendere l'immaginabile (e chissà che cazzo si inventa JJ, come inimmaginabile)
  • Uno dei personaggi principali fa il salto dai buoni ai cattivi e muore nella prima puntata
Cosa non mi è piaciuto:
  • La colonna sonora, piuttosto banale e riciclata da Lost
  • La troppa somiglianza con x-files: l'agente donna dell'FBI che all'inizio non vuole credere ma poi è costretta a rendersi conto è Dana Scully, niente di più e niente di meno, come pure il capo che sai che sa molto più di quello che dice è Skinner...a sto punto spero vivamente che JJ per spiegare le meraviglie tecnologiche non tiri dentro gli alieni, che sarebbe il massimo dello sputtanamento
La data ufficiale della season premiere è il 9 settembre, per cui tanto per cambiare mi toccherà passare qualche mese con la scimmia in attesa di vedere cosa si è inventato a sto giro JJ :)

mercoledì 18 giugno 2008

Mypersonality.info

Ho trovato questo siterello carino con un test abbastanza rapido della personalità e dei tipi di intelligenza più sviluppati...i risultati sono questi:

Click to view my Personality Profile page

Più in dettaglio, la mia personalità è quella del "Dreamer", di cui si dice:

"Highly creative, artistic and spiritual, they can produce wonderful works of art, music and literature. INFPs are natural artists. They will find great satisfaction if they encourage and develop their artistic abilities. That doesn't mean that an INFP has to be a famous writer or painter in order to be content. Simply the act of "creating" will be a fulfilling source of renewal and refreshment to the INFP. An INFP should allow himself or herself some artistic outlet, because it will add enrichment and positive energy to their life."

"Their job must be fun, although not racous, and it must be meaningful to them. They need a strong purpose in their work. They want to be recognized and valued, without undue attention given to them. They may become embarrassed when make the center of attention. As a result, they may undersell their strengths in order to avoid being singled out and made to feel conspicuous. They would rather have their worth be noticed gradually over time."
Che direi calzare abbastanza.

Sul fatto che i lati più sviluppati della mia intelligenza siano quello verbale/linguistico e quello musicale, non c'era alcun dubbio, come pure che il lato intrapersonale fosse più sviluppato di quello interpersonale...per cui direi che i risultati sono in linea con le previsioni :)

Il mio profilo dettagliato è qui, btw.

martedì 17 giugno 2008

Poo, po po po po pooo, pooo

Siamo un popolo di commissari tecnici, criticare la nostra nazionale è sport nazionale (e w le ripetizioni), per cui non posso assolutamente sottrarmi a un'occasione così ghiotta.

Come ho già ripetuto qualche migliaio di volte, alleno i bambini di 7 anni, per cui mi sento anche legittimato a farlo.

Il calcio che pratico abitualmente dalla panchina dei bambini, per forza di cose data la loro ggiovine età, è (o almeno dovrebbe essere) zero tattica e solo ed esclusivamente tecnica individuale: quello su cui mi concentro io è insegnare ai bambini a trattare il pallone a dovere, non a fare cose noiose tipo i movimenti della linea difensiva, la linea della palla, l'attacco degli spazi e blablabla.

A me, del calcio, interessano i controlli orientati, il dribbling, le finte, il gioco di prima e ogni altro virtuosismo col pallone, anche fine a sè stesso purchè, vedendo una partita, mi si faccia fare "oooooh".

Come posso essere soddisfatto di una squadra che passa il turno avendo segnato, in tre partite, un goal su calcio d'angolo, uno su rigore e uno su punizione?

Una squadra il cui giocatore più rappresentativo è il portiere (che pure è il più forte del mondo, non si discute) e che storicamente ha sempre puntato forte sulla difesa - e che difesa, tra Materazzi, Barzagli e Grosso - anzichè sull'attacco?

Una squadra che ha due giocatori e mezzo coi piedi veramente buoni (Camoranesi non è un giocatore intero coi piedi buoni, ma è comunque meglio di Gattuso) e che ciononostante gioca con un pennellone di 1.90 per 200 kg mobile come un paracarro in attacco?

Io non ce la faccio.

Io tifo per Cristiano Ronaldo, per Nani, per Quaresma.
Per Fabregas e Fernando Torres.
Per Sneijder, Robben, Van der vaart e Van persie.
Purtroppo anche se è un traditore di merda tifo per Ibrahimovic.

Per inciso: ho sempre avuto una passione per i giocatori giovani, e di quelli citati sopra il più vecchio è il traditore, che è dell'82.

L'Italia titolare di oggi aveva in campo 8 over 30 (tutti tranne Chiellini, De Rossi e El pibe de Bari).

Io proprio non ce la faccio a tifare per Materazzi e Gattuso: siamo conterranei, anche se quando parlano in tv non capisco la loro lingua, ma intendiamo il calcio in maniera completamente diversa.

Per tutti questi motivi, perchè l'allenatore è uno che quando ero piccolo faceva le magie in campo, perchè sono un popolo molto più civile e molto meno maranza e perchè interpretano il calcio come piace a me (tanti piedi buoni e pochi tatticismi) io tifo Olanda.

Per inciso: domenica l'Italia gioca contro una squadra che in amichevole l'ha già umiliata, quando ancora i giocatori chiave erano in buona condizione o non erano squalificati...all'italiano medio conviene cantare po po po po po po po e fare i caroselli ora, finchè si può.

I dischi dell'estate (chartino estivo)

Occhei che l'estate pare essere ancora lontanissima e sembra più novembre, ma a maggior ragione con sto tempo merdoso vien voglia di dischi festosi e da open air.

Tra l'altro la stagione estiva Beatbank, oltre alla festa della musica di sabato, non prevede ancora niente di ufficiale, per cui avviso ai naviganti: sabato potrebbe essere l'unica occasione "grossa" per vedermi sfogare tutto il mio mood estivo...cmq, al di là dei miei set, le mie tracce preferite e che probabilmente faranno il botto nella stagione estiva ormai alle porte sono:

01 - Kevin Saunderson feat. Inner City - Good love (Luciano rmx) (History elevate)
02 - Masomenos - Le poulet ep (Welcome to masomenos)
03 - Wink - Stay out all night (Ovum)
04 - Sven UK & Andomat 3000 - Tempora/Mores (Platzhirsch ltd)
05 - Laurent Garnier - Back to my roots (Innervisions)
06 - Hugo - The sloop / The siren (Tuning spork)
07 - Ramirez - Hablando (Radio slave rmx) (Hell yeah)
08 - Boola - No spam here (Lomidhigh)
09 - Dario Zenker - Sam und er (Vakant)
10 - Two-em - Manjala (Dekadent)

Soprattutto i primi 3 sono dischi che probabilmente consumerò, ma anche tra gli altri c'è roba che sto già suonando molto da qualche settimana e che mi dà gran soddisfazioni, tipo il remix di Ramirez o il Vakant di Dario.

A fine estate vediamo se avevo indovinato qualche megahit estiva...sul remix di Luciano scommetterei un eurino, almeno negli ambienti un po' più raffinati...negli ambienti maranza so già che tutti strasuoneranno quella porcata di Smith e Selway su Drumcode, ma a me fa lo stesso effetto che faceva l'anno scorso Mouth to mouth :(

Quei dubbi per cui non dormi la notte

Assomiglio di più a lui


o a lui?



In questo video in particolare, mi assomiglia un sacco...cambia solo la quantità di gente davanti :D

lunedì 16 giugno 2008

La mia prima conferenza stampa

Stamattina, come avevo già annunciato, sono stato alla conferenza stampa della festa della musica, a parlare in veste di artista assieme agli organizzatori e a un rappresentante delle 'istituzioni', ossia del consiglio di zona (il comune e la regione hanno dato il patrocinio ma non hanno presenziato).

La notizia nuova grossa della festa della musica è che sarà gemellata con la festa della musica di Atene, per cui Fabio, uno degli organizzatori, andrà da loro a suonare e da noi verrà un dj greco...che altri non è che G-Pal.

Quando si dice le coincidenze...negli ultimi giorni ho ripreso in mano qualche Global Underground vecchio e avevo voglia di dare una rispolverata ai dischi progressive di qualche anno fa, tipo gli Yoshitoshi o gli Shinichi e le cose proprio di quella cricca lì, Sultan & The greek e, appunto, G-Pal...non vedo l'ora di sentire cosa suona adesso :)

(Certo, fosse stato per me dal gemellaggio con la Grecia avrei portato Kreon & Lemos, ma mi fa molto piacere comunque sentire qualcosa di nuovo come G-Pal)

Sulla conferenza stampa in sè in quanto tale: io mi sono divertito un sacco, come sempre quando ho l'occasione di parlare di musica, che mi vengono gli occhi a cuoricino.

Ho trovato particolarmente bislacca, poi, la presenza di giornalisti estremamente eterogenei: c'era il nostro amico Zagor in rappresentanza di basebog.it, che è anche media partner dell'evento, c'era una tipa ggiovane di c6.tv che mi ha fatto raccontare un po' di cose nella webcam (tra l'altro, se qualcuno trova il video e me lo gira mi fa contento) e una serie di giornalisti discretamente più aged & ingessati che comunque ho visto annuire mentre parlavo e che mi sono parsi addirittura interessati - cose mai viste :D

Adesso nei prossimi giorni vedrò di scandagliare un po' la rete per vedere se trovo qualcuno dei presenti che oltre a venire, ascoltare e abbuffarsi al buffet post-conferenza stampa ne ha anche scritto qualcosa...in caso, ovviamente, lo linkerò qui, quindi stay tuned.

(E fate gli scongiuri che sabato non piova che se piove sono cazzi acidissimi)

domenica 15 giugno 2008

Personaggi storici

Harry "molla" e la regina s'infuria

Puzzetta durante festa di compleanno

La festa di compleanno della Regina Elisabetta nel castello di Windsor si è trasformata, è il caso di dirlo, in un soffio nella più banale riunione di famiglia di tutto il mondo. A riportare sulla terra i reali inglesi ci ha pensato quello scapestrato del principe Harry. Come? Facendo un peto. Una puzzetta che non è passata inosservata. Mentre il fratello William e nonno Filippo ridevano, la regina ha redarguito con uno sguardo il nipote.

"Tira una brutta aria al castello". "I reali hanno la puzza sotto al naso". E via discorrendo: i giornali inglesi non aspettavano altro che una puzzetta reale per sbizzarrirsi in giochi di parole e doppi sensi. Ma d'altronde la notizia non poteva passare inosservata (secondo alcuni testimoni era davvvero impossibile). Il principino Harry ha creato lo scompiglio nella famiglia reale che al gran completo assisteva dal balcone di Buckingham Palace alla tradizionale parata militare per il compleanno della Regina.

Al momento clou della parata ha fatto partire una grossa puzza. Il primo a sentirla è stato il fratello William, che stava impettito in piedi alla sua destra: è scoppiato a ridire e si è tappato il naso con la mano. Nonno Filippo - che era stato accusato due anni fa di aver fatto una puzza simile durante la stessa cerimonia - si è voltato tutto divertito verso il nipote Harry che se la rideva di gusto e anche lui si tappava il naso.

Fonte: TgCom

Non c'è niente da fare, fosse per me il trono alla morte della vecchia babbiona dovrebbero spartirselo equamente quest'uomo meraivlgioso e il fratello secchione, anzichè quel vecchio rimbecillito di Carlo.

Linkini di Feedburner su Joomla

Il sito che gestisco, www.beatbank.it, è basato su Joomla: inizialmente la scelta di usare Joomla è stata abbastanza obbligata perchè l'hosting con le braccine corte pialla via ogni altro CMS (la scusa è che consumano troppa banda, in realtà è che ti voglion vendere il loro), ma poi col tempo devo dire che mi ci sono affezionato e ora lo domino a mio piacimento.

Attualmente io e Naph stiamo lavorando a un pesante restyling di beatbank.it, dovuto anche alla necessità di upgradare Joomla alla 1.5 per una serie di bug nella versione vecchia...già che avevamo il cantiere aperto, quindi, abbiam deciso di dargli una risistemata grossa.

Nell'ambito di tutti questi lavoroni, abbiamo deciso di spostare su feedburner il feed del podcast, più che altro perchè Joomla 1.5 è ancora discretamente nuovo e non esiste ancora un'extension che supporti il podcasting in maniera nativa.

In realtà non esiste, tra le estensioni native per 1.5, neanche quella che mostri i linkini dei feed di feedburner, per cui, visto che questa era veramente semplice, ho deciso di farmi il modulino da solo in 10 righe scarse di php.

Poi però mi è venuto particolarmente carino, visto anche che Naph mi ha chiesto di mettere i parametri tipo il nome dei feed gestibili dalla GUI di amministrazione di Joomla, che Naph stesso mi ha suggerito di submittarlo sul sito ufficiale delle estensioni per Joomla.

Un 10 minuti fa, mi è arrivata la mail che diceva che me l'hanno approvato, per cui ora sono anche ufficialmente uno sviluppatore di estensioni per Joomla, come testimonia la pagina ufficiale del mio modulino.

Olè :)

sabato 14 giugno 2008

Su di me (nemmeno una nuvola)

Just to let you know che da oggi questo meraviglioso brog si è arricchito con una nuova paginettina che racconta in sintesi chi sono, da dove vengo, dove sono in grado di andare e dove mi piacerebbe andare.

Dato che, che io sappia, qui su brogspotte non si può fare le paggine statiche, ho usato il sagacissimo trucco di un post retrodatato, datato il giorno della mia data di nascita, in modo che non finisse in mezzo agli altri.

Inoltre, ho dato sfoggio delle mie esagerate capacità con Fotosciop disegnando il bottoncino qui di fianco, capacità che consistono in:
  • Prova a disegnare un bottoncino da solo
  • Chiedi alla tua amica designer cose vaghissime a cui nessun umano saprebbe rispondere
  • Cazziala perchè non sa rispondere e fai a Google la stessa domanda vaga
  • Approfitta del proverbiale culo del principiante e scarica la selva enorme di preset per il web duepuntozzèro che Google ti ha gentilmente sottoposto
  • Installala
  • Usa il preset per fare il bottoncino in 3 click contati
Et voila :)

Ordini di dischi, #3

Terza puntata del post seriale, che racchiude i dischi ordinati tra maggio e la prima settimana di giugno, dischi che realisticamente costituiranno l'ossatura del mio set di sabato prossimo alla festa della musica.

A sto giro l'ordine - e quindi anche il post di commento - mi è uscito veramente bello corposo (39 dischi, credo sia record), sarà perchè con l'inizio della stagione estiva ultimamente sono usciti un bel po' di dischi interessanti, su tutti l'Innervisions di Laurent Garnier di cui avevo già parlato in termini entusiastici e di cui non posso che confermare la prima impressione, visto che è veramente un capolavoro, una buona decina di minuti di traccia in cui succede di tutto, tra intermezzi spezzati e andamento variabile.

Altri due grossi highlights che aspettavo da tempo sono il 10'' dei Minilogue, Doiicie, che essendo la cosa più percussiva mai prodotta dal duo è un buon compromesso tra groove e melodia con molta classe (soprattutto sul lato b) anzichè la solita neotrance smielata e il Platzhirsch limited colorato di Andomat 3000 e Sven Uk, che avrebbe dovuto essere un album ma che poi è stato ridotto a sole due tracce (e quelle avanzate, a detta di Andi quando è venuto da noi, non si sa se verranno mai stampate :( ).

Il Platz ltd colorato in questione è praticamente "Andomat 3000 sulla spiaggia": ha meno percussioni secche e rotolanti e più feeling estivo, da open air, ma ha sempre l'atmosfera sculettona di tutti i dischi di Andi, che ormai compro veramente a scatola chiusa e che non mi deludono mai; il lato b potete aspettarvi con certezza di sentirlo al parco lambro sabato prossimo.

Altro disco che probabilmente suonerò sabato prossimo è un graditissimo ritorno di un artista che è stato il migliore al mondo e che ultimamente si era disperso in un baratro di noia e anonimato, Marco Carola: ero veramente dubbioso alla notizia della sua doppia uscita su Plus 8, visto che anche l'etichetta negli ultimi tempi sta nello stesso baratro di Marco, invece sono entrambi piuttosto bellini, anzi, diciamo le cose come stanno..."Sensation" è veramente una perla :)

Intendiamoci: non è Marco Carola del 2003 e non è un Plus 8 degli anni 90, ma è anche giusto che sia così...la bella notizia è che dopo lo smarrimento delle aberranti uscite su Minus o del maranzissimo remix di Kabale & Liebe, Carola sembra finalmente aver trovato la strada dando fondo alla sua vena funky napulilla e smollando i suoni cupi e ripetitivi e riscoperto la classe infinita che lo contraddistingue, per cui bentornato!

Parlando di 2003 e di funkiness, a proposito, ho preso un backstock, proprio del 2003, di un STX di Joey Beltram (mica uno qualunque) che però non è il solito vorticone oldschool a cui ci ha abituati, ma è molto più virato verso la tech-house: chiaro, è sempre bello spinto e attualmente penso lo suonerò almeno a -3, ma rispetto alle lavatrici che mi sarei aspettato da Beltram è bello frifri proprio quasi come un Napoli vecchia scuola (ha pure le finte pause con ripartenza a sorpresa quasi soulful :)), per cui penso che mi farà comodo, anche se alla festa della musica non credo lo porterò per via del fatto che suono a orario aperitivo.

E restando in tema di backstock, ovviamente non ho potuto fare a meno di prendere la ristampa bomba dell'ultimo mese, Make a move di Minimal man, che l'inverno appena suonato è tornato in auge in maniera prepotente e quindi è stato ristampato a furor di popolo, con massima gioia di chi l'ha preso a 50 euro su discogs; adesso che l'hanno ristampato (ed è già esaurito di nuovo) sarà un po' meno ricercato suonarlo, ma è cmq un disco esagerato e fa un gran piacere averlo in collezione.

Ancora backstock e dischi da collezione: ho preso anche una ristampa, su serious beats, con una collezione di tracce veramente vecchie & storiche, principalmente per 20 Hz di Capricorn, che però suona veramente male e quindi finirà su uno scaffale lontano dagli occhi e vicino al dimenticatoio tempo zero...nota mentale: mai più comprare ste compilation di ristampe.

Per fortuna c'è anche chi riprende la musica vecchia ma lo fa con criterio: il mese scorso avevo preso il remix di Sebastian Leger di Jaguar, a sto giro ho preso quello di Mark Knight & Funkagenda di un altro megaclassico, The man with the red face di Laurent Garnier.

Vinile rosso come l'originale e suoni molto più progressiveggianti e neo-Detroit, ma proprio come nel caso del remix di Leger, gli elementi principali della traccia originale sono stati mantenuti, per cui il risultato è - la sparo grossa! - quasi meglio dell'originale.

Si parlava di Andomat 3000, che compro a scatola chiusa: compro quasi a scatola chiusa anche i Cecille, per cui il VA nuovo con una traccia di Andi e Sven UK proprio non potevo risparmiarmelo, anche se, così a un primo ascolto, la traccia del disco è quella di un inaspettato Anthony Collins che si dimentica di essere il socio di quel maranza di Paul Ritch e sforna un bel tribalino estivo.

Altra gente di cui ultimamente so di potermi fidare: i ragazzi della Oslo e Markus Fix, che han stampato uno split ep con gli italiani Minimono sull'altro lato tanto per darmi anche la gioia nazionalista nell'acquisto e, soprattutto, nell'ascolto, visto che la traccia di Fabio Della Torre e Ennio Colaci è una spanna sopra quella di Markus Fix, che pure non è malaccio.

Sempre per la serie "vai sulla fiducia e non ti deluderò", poi, il Safari di Johnny D: la Safari conferma il proprio incredibile talento a pescare, anche dai produttori più in forma, le tracce più insignificanti, buone solo come riempitivo.
Tanto belli gli Oslo di Johnny D, quanto insulso l'original mix di questo Safari...per fortuna il remix di D'julz risolleva l'ep, completato da un remix di Delete che fosse uscito l'anno scorso avrebbe fatto un degenero mai visto e oggi invece è "solo" un'ottima minimalata (ma averne!)

Il paradosso di sto Safari è che ha una traccia brutta di un artista che di solito fa buone cose - Johnny D - e una traccia molto bella di un artista che ha sfornato una gran delusione, D'Julz: il suo Ovum, che ho comprato anche lui sulla fiducia, è una palla mortale, e nemmeno 2000 and one che di solito fa i miracoli riesce a risollevarlo col remix sull'altro lato, che anzi è quasi più noioso ancora ma almeno non ha la pausa con la sirena dei pompieri.

Fortuna che l'Ovum successivo del padrone di casa, Josh Wink, già ordinato per il prossimo mese, è veramente una chicca :)

Per un'etichetta blasonata che fa un passo falso come la Ovum, ce n'è una più recente che continua il proprio stato di forma eccellente: dopo l'ottima uscita di Seth Troxler, la Circus Company conferma il ruolo di punta nella nuova tendenza housettona con l'uscita di Sety e, soprattutto, con l'ottimo remix di Guillaume & The coutu dumonts sul lato b.

E ancora, per la serie "etichette in forma" la Vakant inaugura la serie limited con un Onur Ozer perfetto per le aperture, tranquillo ma non troppo ripetitivo e con una bella ripartenza a metà che lo rende adatto anche per orari più avanzati, mentre per la serie "esploriamo il passato di etichette e artisti in formissima" ho preso un backstock del 2006 di Ralph Sliwinski su Below (che non sapevo essere sublabel della Freebase che stampa i dischi davvero fichi di Luciano e degli RPR, tipo Rose rouge, e non li distribuisce al di fuori del proprio negozio online), molto carino su tutte e 3 le tracce come prevedibile.

Sempre della stessa cricca, un ottimo Be Chosen a cui hanno messo le mani Mirco Violi, Kreon, Lemos e Reboot...e direi che non serve aggiungere altro e bastano i nomi: discone.

Tra l'altro, vedi tu quante cose si imparano a leggere i centrini dei dischi...l'artwork del Be Chosen di cui sopra è di Masomenos, artista di cui ho comprato proprio in quest'ordine il primo disco, "Le poulet ep", sullo stesso stile e davvero carino, anche grazie ai remix a 4 mani con Chris Carrier sul lato b.

Per la serie "avevamo perso le tracce", un ep di remix del meraviglioso album di Joris Voorn, di cui si poteva forse fare a meno ma che magari mi torna utile quando mi sento veramente molto melodico (pure troppo) e, -udite udite - l'ep nuovo di Monika Kruse, che da quando si è messa a fare neotrance vale meno di un centesimo di quello che valeva prima a voler essere generosi, e questa traccia nuova non fa eccezione: per fortuna almeno ha culo nello scegliere i remixer, per cui il remix di Hemman sull'altro lato rende l'ep degnissimo dell'acquisto...peccato i synth coi peti che compaiono ogni tanto e che c'entrano veramente zero col resto della traccia e con Hemman in generale, ma d'altronde stai remixando un disco brutto, si fa quel che si può.

(Non sono neanche a metà del pacco e il post è già lunghissimo...madò)

Altro artista che non si sentiva da tanto, Fabrice Lig, che torna con un Versatile che ha una traccia di neo-Detroit bella sostenuta, una orrenda e una che potrei suonare quando voglio fare l'eclettico; etichetta che non compravo da tanto, invece, la Contexterrior...mi son fatto convincere da qualche demone malvagio a comprare il megaloop di Miss Fitz con l'abusatissimo acapella di Nina Simone...scaffale subito, prima che la noia mi assalga.

Uno che invece faceva meglio a restare nel letargo produttivo e a fare solo il dj, che comunque gli riesce davvero bene, è Valentino Kanzyani: hai sempre prodotto techno al limite dell'hardgroove, suoni techno bella carica...evita di stampare ste cose neo-Detroit veramente cheesy, che poi io le compro un po' convinto anche dal nome e rimango deluso.

Le cose neomelodiche è meglio lasciarle a chi le sa fare, tipo Daso che sull'ultimo Spectral prodotto assieme a un tal Pawas dà veramente lezioni di neotrance, neo-Detroit e neo-blablabla...roba "come sarebbe stata la Border Community se Holden non fosse stato tossicodipendente".

Etichetta partita col fischio e col botto con le prime due uscite ma poi sparita, forse perchè i tre responsabili sono i meglio dj del momento e hanno date dappertuttissimo, la Ar:pi:ar: dopo la partita noiosissima con la Romania di ieri ci voleva qualcosa di divertente e di rumeno, per cui sto Boola & Demos capita a fagiolo con la sua ottima neo-house percussiva e à la page.

Sparita era pure la Sthlm audio, di cui ho preso l'ultimo, di un tal Lazar, deep house bella tranquilla un po' tipo i Wasnotwas, Nacho Marco, The timewriter, i Plastic City...quella roba lì.

Ancora, etichette in forma: l'Opossum di remix dei Format:B non ha solo un remix di Broombeck clamoroso followup della sua mina sull'uscita precedente, ma anche un Moritz Piske in versione simil-Cadenza davvero valido e un Dub Taylor suonabilissimo...3 tracce valide su 4, ottimo acquisto, come il Diynamic di Stimming & Einmusik sicura hit estiva.

Gli artisti dell'Opossum mantengono lo stile, Martinez invece si è definitivamente evoluto come un Pokemon: faceva deep house, ora che è uscito su Drumcode fa della techno bella carica, come nel caso dell'ultimo Re:connected, primo dell'etichetta che compro e che userò solo in situazioni in cui c'è da spingere più del solito.

Stesso filone bello sostenuto ma un po' meno cupo, il Gecko nuovo (che ho scoperto essere Jorg Henze, e quindi capisci perchè è così movimentato) con un ottimo remix olandeseggiante di Daniel Sanchez & E-contact.

Finora, circa metà ordine, quindi, era tutta gente più o meno conosciuta: il resto sono invece semisconosciuti, tipo un fantomatico Milos Pavlovic su Momentum, minimale "tu vuò fa il napoletano" abbastanza stufosa, o un tal Fachmann che ha gran fantasia nei nomi, visto che si chiama Fachmann lui, Fachmann l'etichetta e Fachmann 02 il disco...e il disco infatti non brilla per originalità, visto che è una minimalata, a sto giro più verso la Spagna, con un bell'insertino di violini classicheggianti nella pausa e nulla di più.

Sconosciuto anche Michael Melchner, sulla Cargo edition sublabel della Moon Harbour, e credo che finchè produce dischi così nell'anonimato ci rimane bello comodo, visto che appena tolto dal piatto già non te lo ricordi più...scaffale.

La vera perla degli sconosciuti è il Dekadent 001 di un tal Two Em: ha dietro i remix di Someone Else e Spektre giusto per fare un po' di richiamo, ma l'originale è una bomba come ne escon poche, che rimbalza di qua e di là e fa venir voglia di saltare anche ai mobili della cameretta...decks.de credo lo definirebbe "huge peaktime monster", anche se cmq è roba di classe, non è la maranzata tipo il Drumcode di Smith e Selway :)

Ancora carneadi: un tal Tim Berner, su Outland Records, etichetta basata nel miglior negozio di dischi di Amsterdam in cui ho passato qualche oretta dopo l'Awakenings dell'anno scorso e di proprietà di Jerome e qualcun altro di quegli olandesi lì...il disco è sullo stile della cricca a cui appartiene, tech-house con un bel basso rotolante tipo i 100% pure ultimi o gli Area remote / Remote area, cose così, forse giusto un pelino più sostenuto...molto molto carino comunque.

E ancora: E-contact, che almeno ha già stampato su etichette olandesi, a sto giro su una mai sentita Suruba con remix completamente inutile di un tal Olene Kadar, ancora, bella tech-house da piena sufficienza.

Gran finale al massimo della raffinatezza, col remix nuovo di Mike Shannon per un ignoto Adam Marshall tra deep house e neotrance (la versione gay dei Kollektiv Turnstrasse, per capirci) e col Compost black label di un tal Jay Shepherd, filone neomelodico at its very best e classe come se piovesse, a cui fa da contraltare il massimo della grezzaggine dell'Adult di Carl Falk col remix di Dejan Milicevic, technaccia da reduci dell'hardgroove :)

Mazza se mi è venuto lungo sto post...un premio a chi lo legge tutto :)

venerdì 13 giugno 2008

Best. Videos. Ever.

Cosa fa il coniglio pasquale gli altri 364 giorni dell'anno?




Ennesima frustata di Google a Microsoft

Notizia bbòmba, l'annuncio da parte di Google della partnership con Yahoo che ha come scopo primario, ma non unico, la fornitura di contenuti pubblicitari tramite AdSense.

Motivi:
  • Anche se l'accordo è per una partnership non esclusiva, il fatto che Yahoo accetti di includere contenuto pubblicitario originato da una terza parte per affiancare il proprio sistema equivalente (un tal Panama) è un evidente riconoscimento della superiorità di AdSense come leader del settore della pubblicità online
  • In cambio dell'ammissione di inferiorità di Panama, Yahoo ci guadagna l'integrazione tra il suo messenger e Gtalk, che unita a quella già presente con MSN messenger apre la strada a un possibile client universale per l'instant messaging sviluppato in maniera decente e che non sia un progettino fatto in un pomeriggio da un paio di smanettoni come tutti i client universali attualmente esistenti
In realtà, però, la vera ragione per cui l'annuncio è così importante non può essere nessuna delle precedenti: guardiamo in faccia la realtà, Google non ha bisogno di mettere AdSense anche nelle pagine di Yahoo per farci dei soldi, ci guadagna già in maniera esagerata (ha il 90% del mercato della pubblicità online in Europa e in USA mostra AdSense, oltre che sulle proprie pagine, anche su quelle di AOL e Ask.com), per cui le impressions sulle pagine di Yahoo probabilmente non faranno fare un gran salto di qualità ai profitti già invidiabili della casa di Mountain View.

Cui prodest, allora?

La vera fatality dell'accordo è la clausola di rescissione dell'accordo, fissata attorno ai 250 milioni di dollari, che di fatto mette la parola 'fine' su ogni possibile mira espansionistica verso Yahoo rimasta da parte di Microsoft.

In pratica, quindi, chi viene veramente fustigato in tutto ciò non è la povera Yahoo che deve 'solo' subire l'umiliazione di riconoscere che il suo sistema di pubblicità è fuffa rispetto ad AdSense, ma è Microsoft che per l'ennesima volta deve ammettere la sconfitta nei confronti di Google.

Pare che ancora una volta, la filosofia del 'don't be evil' abbia avuto la meglio: invece che provare a cannibalizzare i concorrenti più piccoli comprandoli interamente, conviene integrarcisi rafforzando le reciproche debolezze.

giovedì 12 giugno 2008

Ma non ha senso!

Ieri discutevo su MSN di musica con una mia studentessa (nota: mai tirarmi in mezzo a parlare di musica, c'è il serissimo rischio che non riusciate più a farmi smettere) e la discussione mi ha dato uno spunto interessante.


Premessa: grosse seghe mentali nel resto del post, non dite che non avevo avvertito.


Premessa bis: nel seguito indico come musica da club un po' tutto quello che ascolto di solito, per i dettagli ci sono quintali di altri post in cui la descrivo in lungo e in largo, cmq a spanne siamo nel territorio dell'elettronica un po' più danzereccia.

Lo spunto di discussione è in realtà abbastanza usuale: un po' tutti "noi" dj o pseudo-tali, clubber o pseudo-tali ci siamo sentiti chiedere almeno una volta "ma che senso ha la musica che ascolti? non vuol dire niente".

La realtà, "noi" lo sappiamo perfettamente, è ben diversa.

La realtà è che un senso, un messaggio c'è eccome.

Anzi, la sparo: a voler vedere bene, nell'ottica del dualismo abbastanza trito e ritrito cantautore - musica da club, quella coi messaggi più "alti" è la seconda.

Intellettualmente, è più volgare (nel senso letterale del termine) qualcuno che ti dice in faccia quello che ti deve dire o qualcuno che te lo lascia intendere?

Siamo sicuri che la presunta chiarezza di messaggi di un testo scritto & cantato sia un plusvalore anzichè un limite per l'ascoltatore?

Facciamo un paragone in un ambito che c'entra poco e di cui so ancora meno, ma che mi pare comunque calzante: parliamo di pittura.

Un quadro figurativo, "classico", rappresenta quello che il pittore voleva rappresentare.

Con tutte le sfumature del caso, coi virtuosismi che il pittore è in grado di imprimere su tela per farmi fare "ooh" e scuotermi emotivamente.

Ma è quello che vuole dirmi lui.

Un quadro astratto, invece, mi dice quello che vuol dire il pittore se riesco a capirlo, ma altrimenti mi dice quello che ci vedo io: ha il grosso plusvalore della mia interpretazione personale, che oltretutto è anche soggetta a cambiamenti in base al contesto, al mio umore personale e a mille altri fattori.

Non sto dicendo niente di nuovo, me ne rendo conto, eh: riassumendo, un messaggio esplicito è qualcosa di statico, mentre un messaggio lasciato intendere è qualcosa di molto più variabile, aleatorio e dinamico.

Ma torniamo alla domanda iniziale: posto che non stiamo parlando di un unico messaggio ma di una gamma di significati, in cosa consiste dunque tutto ciò? Come possiamo interpretare la musica da club?

E qui si apre un oceano di possibilità.

Analizziamo la cosa da un punto di vista storico: in origine tutto nasce dalla parte house della barricata come un'evoluzione un po' più danzabile del soul per animare delle feste a forte orientamento gay (non è discriminazione, il fattore gay ha avuto un ruolo cruciale di cui parlerò volentieri quando finalmente mi deciderò ad esplorare la dicotomia techno vs. house) e, dalla parte techno della barricata stessa, come un'evoluzione un po' più sperimentaleggiante dello stesso discorso, ma sempre con una grossa matrice funk.

Quella frase famosa "George Clinton che incontra i Kraftwerk in un ascensore" è la techno in origine, per intenderci.

Quindi, come è abbastanza ovvio, i primi messaggi sono stati anche i più semplici, ancora validi: rispettivamente, "festeggiamo insieme e chi se ne fotte se ci discriminano" e "questa è la musica del futuro, guarda cosa sono in grado di fare".

Altro vantaggio della musica "indiretta" rispetto a quella esplicita è che, veicolando messaggi meno articolati riesce meglio a toccare le corde dell'emotività che, come è ben noto a chi fa pubblicità e si occupa di marketing emozionale, rispondono meglio a messaggi non troppo complessi.

La grossa differenza, quindi, è che la musica da club tipicamente non trasmette concetti, ma emozioni, e ci riesce molto meglio di un discorso articolato.

Posso capire che ci sia chi preferisca la comunicazione più articolata, ma per favore basta con questa storia che "non vuol dire niente", per cortesia :)

Dice eccome, e parla il linguaggio universale delle emozioni, diverse a seconda di chi ascolta.

mercoledì 11 giugno 2008

Certo che se non me lo dite...

Ho appena scoperto che il template di questo brog aveva un bacherozzo con IE: non ci avevo mai fatto caso perchè uso Firefox, come testimonia il bannerotto qui sulla destra e perchè se usate Explorer è un problema vostro e non mio, per cui mi ero ben guardato dal controllare che funzionasse tutto a dovere anche coi browser di serie b dopo l'ultima ravanata che ho dato alla grafica qui.

Ora cmq è a posto, testato con IE7 (se avete IE6 o inferiore, stavolta sono veramente cazzi vostri, io mi rifiuto).

Non so se gioire perchè vuol dire che tutti i miei avidi lettori usano browser seri o essere rattristato perchè ho così pochi lettori "mainstream" affezionati che nessuno si è degnato di farmelo notare.

Oggi c'era il sole, quindi facciamo che gioisco.

Momento vecchiaia

Oggi mi è toccato andare in ufficio in macchina anzichè in metro, which means che la scelta musicale è stata fortemente limitata dall'assenza del lettore mp3 usuale, forzatamente sostituito dal lettore cd della Raibazmobile.

Pescando a caso dal mio archivio di cd, che ormai non è più aggiornato con frequenza (o almeno, non come l'archivio di mp3), mi è capitato in mano questo:



Fa bene ogni tanto riascoltarli, per ricordare l'impatto rivoluzionario che hanno avuto dischi come Experience e Music for the jilted generation sia sulla scena rave inglese prima che, in seguito, sull'intera techno e sul filone degenerato e MTV-influenced del big beat.

E farebbe bene ascoltarli anche a tutti quegli artisti ggiovani che piazzano una hit uguale ad altre mille e vanno a TRL a farsi tirare i reggiseni dalle adolescenti, quando loro il giorno della consegna dell'MTV Music award hanno bellamente pisciato la cerimonia per andare in snowboard.

Fa bene a me riascoltarli, perchè mi ricorda di quando al liceo tutti i miei compagni ascoltavano i punkreas e i vallanzaska e io ero il tamarro che ascoltava la musica fatta col compiuter...la stessa gente che ora va in giro a dire che si è finalmente convertita alla techno perchè ascolta i Justice.

Fa anche male, però, ascoltarli, perchè il periodo rappresentato in questo video ormai è andato, io ero troppo piccolo (13 anni, more or less) e troppo poco inglese per viverlo:



Tra l'altro non son neanche mai riuscito a vederli live, e visto l'eclettismo di Liam Howlett sono convintissimo che se si mettesse lui a fare un live con Ableton mischiando looppini suoi e tracce altrui verrebbe una cosa veramente esagerata...alla fine lui faceva quello che fino a poco tempo fa facevano i 2manydjs in tempi non sospetti, quando sull'onda del successo MTVistico ha pubblicato The dirtchamber sessions vol.1, niente di più e niente di meno che un dj set mashuppeggiante come anni dopo avrebbero fatto i fratelli Dewaele, ma troppo in anticipo sui tempi e, all'epoca, bistrattatissimo.

Lo fai oggi, un dj set coi Chemical Brothers sopra Santana, e la scena fluo grida al miracolo.

Vabbè, per oggi basta passatismi, per fortuna ho un ordine di dischi nuovi in arrivo a giorni :)

martedì 10 giugno 2008

Airplay 02 - In order to dance, mixed by Afrilounge

Il dj set degli Afrilounge è stato una delle sorprese della stagione invernale 2007-2008: sentiti al Bitte in apertura a un live dei Kollektiv turnstrasse, i due tedescotti (che in realtà sono 3, al Bitte ne mancava uno...boh), da cui sinceramente non mi aspettavo niente di che, si sono dimostrati dei dj veramente coi controcazzi, riuscendo a tenere completamente in pugno la pista dall'inizio alla fine del set e sviluppando una progressione davvero degna senza però perdere la linea.

Quando il mio amico Fede Frequencies mi ha chiesto se avevo voglia di recensire un mixcd loro, quindi, non mi sono assolutamente potuto tirare indietro, anche perchè mi fa sempre piacere parlare bene di chi se lo merita.

Parliamo del mixcd in questione, quindi, iniziando dal titolo che riprende quello di una serie di compilation sulla storica R&S di cui non ero a conoscenza (ma Discogs mi è venuto in aiuto come al solito); da press release, la compilation è, un po' come le release su R&S, a veritable who’s who of quality 4:4.

E in effetti, a guardare la tracklist, i nomi sono così altisonanti che val la pena incollarla tutta:

1 – Marlow & Claudia Nehls – Water (Daniel Stefanik Rmx)
2 - Miguel Toro - Cure
3 - Christian Burkhardt - Kreiskollaps (Federico Molinari Remix)
4 – Martin Buttrich – Hunted
5 - Slutbox - Nitrogen 2 Oxygen 1 (Jason Emsley Remix)
6 – Nick Curly – Tele vision
7 – Huge Hepner – Just In Time
8 – Christian Burkhardt – Dragee
9 – Michal Ho – Take Away (Jona Mix)
10 – Sasse – Gravity (Peter Dildo Dirtymind Replay)
11 – Johnny D – Walkman
12 – Plasmik – Pitch It (Claude VonStroke Rmx)
13 – Afrilounge – Lux

Nick Curly, Michal Ho, Sasse, Rozzo aka Peter Dildo, Johnny D, Plasmik, Martin Buttrich, Burkhardt & Molinari, Stefanik...ce n'è veramente per tutti i gusti, compresi un po' di flash che sulla tracklist non ci sono, tipo l'hittissima Mumbling Yeah di Kabale Und Liebe e Daniel Sanchez in chiusura che normalmente non sopporto ma che qui dentro ci sta proprio bene.

E infatti l'andamento generale del mixato è bello variegato e oscilla senza soluzione di continuità tra momenti di minimale loopeggiante e deep house, mantenendo sempre un feeling generale che è quello di un club piuttosto che quello di un open air estivo: si scuote la testa e il culo di gusto piuttosto che fare i salti, ennesima dimostrazione della recente tendenza che preferisce esaltare il pubblico con la qualità della musica anzichè ricorrere alla strada più facile dei bpm esasperati e della pausa+ripartenza togli la cassa-metti la cassa che infesta un buon 90% dei live set che circolano attualmente.

Praticamente tutte le tracce presenti nella compilation sono di artisti noti per la massima cura che ripongono nella stesura delle proprie produzioni anzichè limitarsi a creare un loop carino con due bei suoni e insistere su quello per una traccia intera: penso soprattutto a Martin Buttrich, che dei live artist che dominano al momento è forse uno di quelli che più si avvicinano alla definizione di "musicista", ma anche a gente come Peter Dildo, che prima di essere un ottimo produttore è, soprattutto, un eccellente dj e quindi ha chiara in mente la necessità di variare costantemente i suoni per mantenere l'attenzione di chi ascolta.

In definitiva, il messaggio che possiamo ricavare da questo cd degli Afrilounge è proprio questo: a tirar fuori un buon loop da 4 battute non ci vuole poi molto, come pure a costruire un dj set di dischi banali e ripartenze scontate; la vera bravura è riuscire a costruire un'ora di musica che sia al contempo varia ma coerente, originale ma comunque coinvolgente.

E gli Afrilounge ci riescono in maniera eccellente.

In un mondo ideale

Si potrebbe realizzare tutto ciò di cui parla il signor Putthingsoff (aka Nick Cernis) in questo post: per salvaguardare la salute mentale e fisica di noi pendolari, le aziende dovrebbero concedere ai lavoratori un giorno a settimana (o almeno al mese) di lavoro da casa e pagare in base ai risultati anzichè alle ore di lavoro.

A quanto pare la cosa è di difficile realizzazione nei paesi civili, figurarsi qua in Italia dove vige la filosofia dell'impiegato statale pagato solo per le ore in cui è seduto alla sua scrivania, poco importa se sta lavorando o si sta facendo i cazzi suoi, magari bloggando come sto facendo io ora.

Uff.

lunedì 9 giugno 2008

Easter egg in google reader

La figata non è tanto il risultato, ma il modo in cui si attiva: su su giu giu sinistra destra sinistra destra b a...per l'utente medio sono "solo" dei tasti, per me che ho giocato a un sacco di giochi Konami (tutti i PES e i Castlevania, tanto per dirne alcuni) sono la porta verso un mondo nuovo :)

(via Googlisti)

Uno dei (tanti) motivi per cui schifo Apple

Tg5 delle 20.00, uno dei programmi più seguiti a livello nazionale, soprattutto dall'imbolsito & obsoleto target di mezz'età.

Servizio abbastanza banale di disagio ggiovanile, dei ggiovani che devastano un palazzo e si filmano col cellulare.

Fin qui niente di nuovo, ma il vero motivo del servizio è trainare il successivo, visto che Cristina Parodi dice che "per fortuna da uno studio del sfresnerd emerge che i ggiovani non sono solo dei perdigiorno ma hanno anche un'ottima dimestichezza coi mezzi di comunicazione".

E parte un servizio veramente ridicolo in cui si decanta l'esaggerato livello culturale del ggiovane nostrano, con numeri buttati a cazzo per esaltare la casalinga di Voghera che non ascolta con attenzione e per far inorridire l'ascoltatore attento (il 74% dei ggiovani legge un libro all'anno?? Ma mannaggiarcazzo, io sto abbondantemente oltre i 20)

Un sacco di fumo negli occhi della casalinga di Voghera, filmati tristissimi di ggiovani che digitano solo con gli indici su dei 286, parole complicate come Internèt (l'accento sull'ultima e è di rigore quando si è sopra gli 80) per scatenare il mood tecnologico dell'uomo di mezz'età e fargli rimpiangere di non essere più ggiovane e non poter godere di tutto ciò....

"Ma da oggi c'è un nuovo modo per godere di tutto questo ben di dio tecnologico".

Immagini di Steve Jobs.

Immagini dell'aifòn.

Marchettone colossale.

A me la gente che investe i propri soldi in queste cose invece che nello sviluppo di prodotti di qualità fa veramente schifo.

Edit: che poi, non avevo realizzato che il marchettone osceno arriva casualmente nel giorno del keynote di stefano lavori...babbo io che non me ne sono accorto, oggi la rete non parla d'altro ed è imballata di invasati che fanno "ooh" per un gadget esattamente (inutile) uguale a quello dell'anno scorso.

Imbarazzante, davvero imbarazzante...pure peggio di Materazzi.

venerdì 6 giugno 2008

We call it techno! - Un documentario sulle origini della techno in Germania

Ok che con la morte delle minimalate la scena tedesca non è più tanto à la page e che ormai gli unici posti al mondo infestati di italiani peggio di Berlino sono Londra e Barcellona, feudi storici del turista in cerca di "spaguetti bolognaise", ma l'importanza della Germania lungo tutta la storia della techno e della musica elettronica in generale, dai Kraftwerk in poi, non si discute.

Come High tech soul è stato un tributo all'importanza di Detroit, quindi, ecco un nuovo documentario dedicato alle origini della techno tedesca nel periodo tra la fine degli anni 80 e l'inizio dei 90, gli anni delle prime Love parade, dell'Omen di Francoforte e in cui ovviamente Sven Vath c'era già, ma suonava trance e aveva un look veramente ridicolo :D

Esce il 16 giugno, purtroppo solo in teutonico cum subtitula.

Di seguito il trailer, purtroppo solo in teutonico sine subtitula:



(Ovviamente, via ResidentAdvisor)

Guerrilla marketing all'itagliana

Pare che la flash mob organizzata martedì scorso dal marketing di Halifax (di cui non si parla mai male abbastanza) in occasione del lancio di Metal Gear Solid 4, previsto per settimana prossima, sia stata un'inculata di quelle con la sabbia e il sale, dice uno che c'è stato.

E ne ho avuto conferma anche da altre fonti che non c'entrano nulla con questa, per cui la cosa mi sembra attendibile.

La seconda fonte, poi, parla anche di eventi simili organizzati all'estero e riusciti sensibilmente meglio.

Morale, la solita cosa all'italiana organizzata col culo ma fatta perchè bisogna, perchè fa scena, perchè è di moda.

Io cmq MGS4 l'avrei preso lo stesso da play.com, eh, ma questa è stata veramente la goccia.

giovedì 5 giugno 2008

Due link tecnologicamente impressive

Il primo è una applet java che fa tutto quello che faceva il vecchio Rebirth della Propellerhead (si, quelli di Reason), una volta state-of-the-art e ora rilasciato come freeware: emula una 909, una 808 e due 303, con in più una bella serie di graziosi effettini tipo due delay diversi, flanger, reverb e compressore.

Se ci sivuol perder via un'oretta o più, è la diversion ideale per i noiosi&piovosi pomeriggi in ufficio (ovviamente io ho segnalato solo il link ma non ci gioco, perchè sono un lavoratore indefesso. Davvero, eh!), ed è tutto nel vostro brauser, anzichè un grasso et pesante programma stand-alone com'era Rebirth giusto un paio d'anni fa.

Il secondo invece è robba di Google, che non è nuova a stupire con delle meraviglie della tecnologia (io devo ancora riprendermi dalle demo di Google application engine) e ha aggiunto una nuova feature a Google Earth: oltre al cielo e alla luna, ora si può anche navigare in 3d all'interno di Disneyworld, riprodotta fedelmente con più di 1500 modelli poligonali.

Qui c'è un video in cui Pico de paperis (che non ho mica capito come si chiami in inglese ma ha un ridicolissimo accento da scienziato tedesco) mostra la novità a grandi e piccini :)

Fortuna che ogni tanto appaiono cose come queste a ricordarmi che meravigliose magie è in grado di compiere l'informatica, che altrimenti mi viene veramente la tristezza...

I principi chiave dell'MVC spiegati adeguatamente

Ho trovato su dzone questo post di railsenvy.com, con 4 video che spiegano un po' di linee guida da seguire implementando il pattern MVC in maniera veramente ottima, con tanto di sigla da sitcom anni 80 e, soprattutto, il personaggio chiave:

"Hi. I vaguely resemble TV's Burt Reynolds, which makes me kind of an authority."

Di seguito il video che suggerisce di mantenere il controller magro e far ingrassare a dismisura e a piacimento il model:

Bowser


(via Explosm.net, che di solito fa riderissimo per quanto è sgradevole ma oggi fa riderissimo e basta)

mercoledì 4 giugno 2008

Plurk, bleargh, puke

Un po' tutti quelli che followo su Twitter in quest'ultimo paio di giorni non parlano d'altro che di Plurk, che pare essere la moda del momento...ho letto quello che se ne diceva in giro, e non mi attraeva granchè...ciononostante, proprio grazie a un tweet, ho deciso di concedergli un quarto d'ora e provarlo.

Ok, la procedura di registrazione con tutorial annesso è molto carina...e poi?

Una volta creato l'account, cosa si ha a disposizione, di fatto?

Un Twitter "on steroids", con una serie di feature di cui grandi e piccini sicuramente sentivano la mancanza, come la possibilità di scegliere il verbo del proprio update da un elenco che contiene tipo "is", "will", "loves", "thinks", etc......wow.

Il sistema del karma per titillare l'istinto insito in tutti i veri blogger a fare a gara a chi ce l'ha più lungo...wow.

Mi pare di aver capito che c'è anche la storia per linkare i video di youtube in un plurk e vederli direttamente sul sito...wow.

Un sacco di spippacchi molto carini da vedere ma di utilità dubbia...e niente API pubblica nè client dedicati?

Per gustarmi Plurk devo per forza tenere aperta un'intera finestra del browser?

No twhirl, no gadgettino per iGoogle, no gadget per gDesktop, no API per farmi il mio client e imparare python nel frattempo?

Ahi ahi ahi ahi ahi...

Io vado avanti a usare Twitter, almeno per ora :)

martedì 3 giugno 2008

Ancora sulla festa della musica

Tanto perchè non ne ho ancora parlato abbastanza, e tanto per farvi capire che è veramente una cosa seria :)

Ieri sera c'è stato l'aperitivo di presentazione dei tanti staff coinvolti nell'organizzazione, e bisogna dire che c'è veramente dietro un sacco di gente valida, come testimoniato anche dai loghi presenti sui flyer: ci sono i BoxVision, responsabili del riuscitissimo party in Bovisa di venerdì scorso, ci sono i Lust Minute che ormai da N anni organizzano ottime serate in giro per milano, c'è tutta la gente dell'unico negozio di dischi valido rimasto a Milano, il Nika, c'è Sandiego...più un sacco di amici e qualche personaggio di spessore "storico" molto più grosso, tipo Bruno Bolla e Leo Mas, oltre a Coccoluto di cui ho già parlato ampiamente.

Ci sono tutte queste persone, assieme ai ragazzi di MusicPriority/11Nr con cui abbiamo già avuto il piacere di organizzare eventi l'anno scorso e di cui non posso che dire tutto il bene del mondo.

C'è il patrocinio del comune di Milano e della regione Lombardia.

C'è una location veramente meravigliosa, in mezzo al parco.

Ci sono 14 ore di musica aggratise.

Per me non si può paccare per nessun motivo al mondo :)

Ah, e c'è anche la conferenza stampa, il 16, alla Fnac di via Torino...alla quale parteciperà anche il tenutario del qui presente brog, per cui se volete venire a lanciarmi reggiseni e a strapparvi i capelli (per farmi invidia, ovviamente) siete ovviamente tutti invitati :)