martedì 30 dicembre 2008

In lode dei festeggiamenti estemporanei

Chi segue queste paggine con attenzione saprà per certo che le feste comandate mi stanno piuttosto sulle palle, principalmente per via di quella sensazione di incombenza che ti assilla nei giorni precedenti e ti fa sentire praticamente obbligato a fare qualcosa; tra tutte, quella che più ha questo look & feel è senza dubbio capodanno, visto che mi è capitato che amici mi chiedessero "allora, capodanno?" tipo a ottobre.

Alla luce dell'astio che provo per l'organizzazione così anticipata di una serata in cui dappertutto ci sono cani e porci e tutto costa il triplo, quest'anno ho optato per una strategia "wait & see": organizzare qualcosa io era troppo sbattimento, per cui ho atteso di vedere le opzioni offerte da tutti i gruppi di amici convinto di stabilire la sera del 30 o il 31 stesso quale fosse la migliore a cui aggregarsi.

In ordine crescente di sbattimento, le alternative al vaglio erano dunque le seguenti:
  • cena nella casa nuova per pochi intimi, forte del fatto che molti vicini ancora non si sono trasferiti e quindi ci sarebbe stato ampio agio per fare casino
  • trasferta con gli amici a trovare gli amici dello 010 di Genova, riaperto per l'occasione del veglione
  • trasferta lunghissima a trovare dei carissimi amici che avrei visto molto volentieri, in montagna in Francia, a 4 ore e mezza da qui.
Ora, esclusa l'ultima per cause di forza maggiore, ossia Silvia che lavora la mattina del 31 più una normale svogliatezza a fare 9 ore di macchina per festeggiare capodanno, rimangono al ballottaggio le prime due....se non che.....

Ieri mi chiama Fede per offrirmi un'ora in console al party dello 010.

Vittoria a mani basse per l'alternativa genovese, visto che lo 010, che ho visto di sfuggita l'altra volta che sono stato a suonare a Genova, è davvero splendido e, soprattutto, un capodanno suonando non si rifiuta quasi mai (chi suona a capodanno e blablabla)

Morale:


Se qualche affezionato lettore della terra di belandi soffre della mia stessa avversione nei confronti dell'eccessiva organizzazione delle feste comandate e quindi non sa cosa fare domani, o se qualcun altro è stato paccato all'ultimo e si ritrova a mani vuote per la sera di capodanno, o chissà che altro, noi allo 010 si fa della gran festa, e val la pena farci un salto non solo per quel tizio pelato & grassoccio da Milano che viene a suonare, ma anche perchè il posto è veramente veramente fiqo e non si sa se e quando riaprirà dopo il party di domani.

See you tomorrow, then! :)

domenica 28 dicembre 2008

Wiibaz!

Visto che oggi ho comprato il mobile da mettere sotto la tv nuova e che in un attacco di pigrizia non avevo voglia di portare la ps3 per riempirlo, ho colto al volo l'occasione per farmi un altro autoregalo natalizio che avevo in mente già da tempo, per cui da oggi sono un fortunato possessore di una Wii :)

Al momento sono veramente in modalità base, con un solo wiimote e solo wii sports, ma conto di rimpolpare la softeca a breve, per lo meno con mario galaxy, wii fit e wii music, ma probabilmente anche con zelda nonmiricordocomesichiamaquelloperwii...nel frattempo, visto che non ho ancora l'adsl nella casa nuova, non posso sfruttare le potenzialità online dello scatolottino Nintendo e quindi non ha neanche senso che pubblichi qui il mio codice amico, ma appena arriva l'adsl invito tutti i lettori del presente brog ad aiutarmi a testare a dovere l'online della Wii.

Nel frattempo, mi curo l'indolenzimento alle braccia che mi è già venuto dopo un pomeriggio di tennis, golf e boxe :)

sabato 27 dicembre 2008

Post post-natalizio

Negli ultimi giorni la frequenza dei miei post qui è crollata miserabilmente (era tipo una settimana che non postavo niente qui), ma credo che l'assenza da queste pagine sia più che giustificata visto il natale incombente e ormai passato che ha occupato il grosso del mio tempo tra pranzi, parenti, regali e cazzimme assortite e visti anche i lavori di assestamento della casa nuova che ormai procedono a gonfie vele rubando tempo prezioso al brog, anche se a breve conto di unire l'utile al dilettevole postando delle foto aggiornate della mia dimora.

Ad ogni modo, come l'anno scorso, è il momento buono per un recap post-natalizio: ho faticosamente digerito tutto il cibo che ho mangiato negli ultimi 3-4 giorni, per cui ho di nuovo la mente lucida per elaborare le idee.

Quest'anno, tanto per cambiare, sono molto soddisfatto di com'è andato il mio natale, sia in termini materiali di regali ricevuti che, soprattutto, in termini di regali fatti e di tempo passato con gente che non riesco a vedere abbastanza tipo mio cuggino treenne col quale ho passato una piacevolissima vigilia assieme al resto dei parenti.

Ad ogni modo, ogni anno a natale c'è chi dice "blablabla consumismo, blablabla io non faccio i regali, blablabla", ma come ogni anno anche quest'anno mi sono divertito un sacco a cercare i regali appropriati per ogni amico/parente meritevole e, il più delle volte, sono stato soddisfatto della reazione; non ho speso tanto, alla fine, a dimostrazione che natale non è tanto la festa del consumismo quanto piuttosto la festa in cui per tradizione si fa un regalo meditato a chi ci sta intorno abitualmente, dove l'enfasi è su "meditato" anzichè su "regalo".

Tra i regali fatti di cui sono più soddisfatto, per dire, ci sono delle ridicolissime babbucce a forma di testa di Homer Simpson, due peluches uguali di Winnie Pooh, che pure detesto (rispettivamente per il suddetto cugino treenne e per suo fratello trimese) e la macchina del pane per mia mamma: niente di altisonante o esagerato, ma tutta roba studiata a dovere in funzione del target e quindi di ottimo effetto.

Tanto per fare un po' di celopiulunghismo e bullarmi il giusto, poi, andiamo ora ad elencare i regali che ho ricevuto: l'anno scorso, come nel resto del 2008 a ogni possibile occasione, ho ricevuto quasi solo regali per la casa nuova, col risultato che ancora non mi sono trasferito ma ho già più tazze, bicchieri e coltelli di quanti una persona normale usa nell'arco di una vita intera, complice anche il fatto che sono smemorato forte e capita che mi compri anche cose che mi hanno già regalato.

Dato il ritardo cronico nella consegna di casa mia, per via del quale solo ora inizio a intravedere la luce alla fine del tunnel, tutti i suddetti regali, per quanto graditi, non facevano altro che alimentare l'irritazione latente, per cui la mia splendida metà quest'anno mi ha regalato non più un vaso ornamentale come l'anno scorso, ma...rullo di tamburi....i biglietti per Italia-Francia del 6 nazioni allo stadio flaminio.

Ok che è tutto l'anno che ogni volta che ricevo un regalo per la casa nuova, finiti i ringraziamenti di rito, smadonno, ok che è un po' che quando c'è il 6 nazioni sono quasi irreperibile, ma un regalo così è veramente tra i migliori che mi potessi aspettare, anche perchè non me l'aspettavo proprio.

Tutto il resto del natale di quest'anno, come si diceva, è stato per la casa nuova: dagli oggetti più o meno indispensabili e seriosi, tipo tv-microonde-asciugamani-tostapane, alle cose meno utili e proprio per questo più gradite, tipo delle splendide paperelle per la vasca da bagno, un vaso da fiori gonfiabile e una bellissima coppia tagliapizza-a-forma-di-piranha/pelapatate-a-forma-di-uccello-tropicale, più l'autoregalo della living colours di cui ho già parlato in uno degli ultimi post.

Morale, visto il tenore degli ultimi giorni il natale è stato più che altro un piacevole momento di svago nel fervore della sistemazione della casa nuova, forse non me lo sono goduto tanto come gli altri anni (ma è anche vero che le vacanze sono appena iniziate e finiscono tipo tra 10 giorni), ma come ogni anno è stato ottimo :)

lunedì 22 dicembre 2008

Raibaz @ Milk 20-12-08: il report

Per la serie "esercizi di scrittura", a sto giro mi cimento in un report assolutamente inusuale, dato che racconta un party vissuto dall'altra parte della console, quella divertente, che ho occupato sabato sera al Milk grazie all'ospitalità di Fede e compagnia dell'ex 010.

Ma andiamo con ordine, partendo quindi dall'ottima cena a base di ottimo pesce tipico genovese e di aneddoti di uno come Roby J che ha 20 anni netti di esperienza da dj alle spalle e proseguendo con un giro allo 010, eccezionalmente aperto sabato sera per una festa di compleanno dopo la chiusura forzata per problemi economici e col vicinato; al di là del danno musicale, tra l'altro, la chiusura dello 010 è una grave perdita anche in termini estetici, visto che il locale è bellissimo anche da vedere, labirintico come la città che lo ospita, scuro e molto curato.

Tra una storia e l'altra, si fa una cert'ora, per cui ci dirigiamo al Milk, che è pure lui molto molto carino, con più spazi, tutti non troppo grandi e la sala principale col palco da un lato e la console sopraelevatissima, raggiungibile solo con una scala a pioli per la gioia della borsa dei dischi, dall'altro; il programma della serata prevede concerti live fino alle 2 e i dj set di Roby J, mio e dell'altro resident 010 Giovanni Verrina fino alle 5, per cui faccio in tempo anche a gustarmi un concerto post-rock di un gruppo sloveno, che detto così pare una di quelle cagate fintointellettuali ma che invece è stato molto carino.

Alle 2, in perfetto orario, sale in console (letteralmente) Roby J, che dà una dimostrazione di come, per un dj, l'esperienza conti veramente molto: ho avuto modo di dare un'occhiata al suo Final scratch a cena e aveva solo tracce a me ignote o che mai avrei comprato, eppure sentite in pista suonavano ottimamente e, soprattutto, perfettamente accoppiate tra loro, con una linea davvero invidiabile.

In realtà del set di Roby sono riuscito a sentire solo la prima parte, visto che poi mi sono eclissato nel buio dell'ansia da palcoscenico, di quella mezz'ora prima di suonare in cui tutte le idee intelligenti che avevi per il set, ma anche tutte le idee in generale, spariscono nel nulla, lasciandoti il vuoto siderale in mente assieme a una sensazione generale di smarrimento.

Lo smarrimento, poi, è accentuato dal quarto d'ora immediatamente precedente all'inizio del set, in cui rovisti nella borsa dei dischi per ricordarti cos'hai portato, visto che ti sei appena dimenticato anche come ti chiami e scopri che, come una donna davanti al proprio armadio, "non c'è niente che mi stia bene", non c'è nessun disco che fitti a dovere il tuo stato d'animo attuale, e la situazione attuale del set di chi suona prima di te, della pista, del club e del contesto non c'azzecca quasi niente con quello che avevi in mente di comunicare prima che iniziasse il party.

Mi riprendo faticosamente dallo smarrimento grazie all'abbraccio attorno al collo e al maleodore caratteristico delle cuffie, in tempo per sentire Roby che mi dice "metto questa e un'altra poi vai tu", cerco il primo disco, l'unico che sapevo avrei sicuramente suonato anche prima del party, "Bloody cash" di Marco Carola, per poi virare dalle percussioni belle secche di Roby a ritmi un po' più soft col remix dei Kollektiv Turnstrasse su Balsaal, piuttosto tirato rispetto al loro solito ma anche molto melodico e 'mani-al-cielo-lacrimoni-e-abbracci' in pieno stile neotrance e poi ancora sterzare decisamente in direzione female con l'original mix di "Blackwater" degli Octave one, per la serie "mica pizza e fichi".

Tempo due dischi, però, e mi accorgo che la spia mi farà penare un po': è sul lato sinistro della console, quello su cui tengo la cuffia, ma soprattutto è altissima e il volume della cuffia, già al massimo, è bassissimo, per cui la mia percezione combinata cuffia + master non è delle migliori e i primi due passaggi fanno sinceramente cagare.

Panico.

Fortunatamente passa dalla console il fonico, a cui chiedo di abbassarmi un po' la spia e le cose migliorano, ma ormai il terrore cieco si è impossessato di me, anche se la pista per puro culo sembra non essersene accorta e ha reagito bene ai primi due dischi; in situazione di panico come questa l'unica soluzione è un disco sicuro, facile da mixare e che sia pure abbastanza catchy sulla pista.

Cerco l'Oslo nuovo di Guillaume & The coutu dumonts, che con quelle congas e quei bonghetti un po' frifri sarebbe assolutamente perfetto, ma ovviamente non lo trovo, eppure ero sicuro di averlo messo via...sono con la testa dentro la borsa dei dischi da un po', il disco dei Kollektiv Turnstrasse ormai è ben oltre metà, devo inventarmi qualcosa al più presto...ho il disco ancora di salvezza, quello che sta bene praticamente con tutti gli altri che ho in borsa ed è anche abbastanza affine allo stile che voglio imporre al set, ed è il primo Below di Reboot, che ha un effetto ancora migliore del previsto.

Ormai ho preso le misure alla spia e riesco anche a sfogare un po' della tensione sulle rotelle del mixer, per cui grazie anche alla pausona & ripartenza percussiva di Reboot ormai sono molto più tranquillo, per cui il disco successivo mi viene in mente immediatamente senza che debba stare a rovistare nella borsa, ed è il nuovo Kabale und Liebe su 100% pure, quello col sample vocale di Disco Circus, che ci sta proprio benino, come pure ci stava bene il disco dopo ancora, messo col chiaro proposito di attirarmi le simpatie del pubblico un po' acculturato: l'original mix di "Plastic Dreams" di Jay Dee.

Ormai è chiaro che il set ha preso una piega completamente diversa da quella che avevo previsto preparando la borsa, per cui i Mountain People resteranno a riposo come pure il drunken Shed mix di "Tantakatan" di Radio Slave, mi serve qualcosa di più sostenuto, per cui mi rifugio in un disco che già al Gasoline mi ha dato molta soddisfazione, l'edit di Paul Woolford del remix di Armand van Helden di "Professional Widow" di Tori Amos, che è praticamente uguale all'originale con intro e pausa un po' allungate; anche questo, effetto garantito a prova di bomba sulla pista.

Visto che gli ultimi due dischi sono stati dichiaratamente in direzione revival, sfodero il cd "oldies": il ballottaggio è tra il remix dei Different gear di "Drink to get drunk" di Sia e "Music sounds better with you" di Bangalter, che ha la meglio ed entra drittissimo sul white noise che introduce la pausa di "Professional widow", tanto lo conoscono tutti e non c'è verso di farci su un passaggio troppo lungo, visto anche che non mi fido della spia; il problema di suonare un disco così protagonista, però, è 'e adesso che cazzo suono?'.

Mi immergo nella borsa dei dischi, mi capita in mano "Turbo dreams" di Ellen Allien e Apparat, che sarebbe appropriato nell'ambito del set (dopotutto alla neotrance dei Kollektiv Turnstrasse hanno reagito bene) ma non c'entra un cazzo con Stardust, mi servirebbe un disco di transizione dal french touch alla quasi-idm di Apparat, e ovviamente ce l'ho: è una roba dei Soulwax prima che si chiamassero Soulwax, ha un po' di electraggine di troppo, ovviamente essendo roba dei fratelli Dewaele ma ha anche un bel giro di percussioni molto 909eggianti e un vocal che rimane abbastanza in mente (molti lo conosceranno di certo, è quello "it's 10 am, do you know where your children are, blablabla, drugs, dirty dancing and pounding techno music"), ma soprattutto è un disco che so per averlo provato in allenamento limona benissimo con "Turbo dreams" :)

Ha l'intro difficile, per cui entra un po' storto, ma per fortuna poi parte bello aggressivo a schiaffeggiare di piattini e clap per cui la pista non ne risente più di tanto, e quindi via, per due dischi sono a posto, visto che "Turbo dreams" come previsto entra liscio come l'olio.

Guardo l'ora, mi manca una decina di minuti, ormai è tutto il set che suono dischi di cui mi fido abbastanza ciecamente per cui mi sembra d'uopo suonare uno di quelli che ho usato di più in assoluto e che considero un po' il mio marchio di fabbrica, lo splendido Cadenza 004 di Luciano e Serafin, autentico capolavoro in cui succede qualcosa a ogni giro del disco, una pausa da una battuta, una percussione sbilenca, un colpo di snare in controtempo...ci manca solo che salti via dal piatto il disco e ti schiaffeggi lui direttamente e poi le fa tutte.

Mentre sono lì che mi diverto col mixer, arriva in console Giovanni, visto che è la sua volta e io ho tempo giusto per un ultimo disco e decido di chiudere strappalacrime al massimo con un disco che ho portato apposta per Fede perchè sapevo per certo che gli sarebbe piaciuto: un remix ignotissimo di gente ignotissima su un'etichetta ignotissima al limite del bootleg....di "Love will tear us apart" dei Joy Division, splendido nonostante l'ignotezza che lo circonda, a cavallo tra la neotrance e il balearic sound vecchia scuola.

Sudato marcio come ogni volta che finisco di suonare, quindi, lascio la console a Giovanni (bel set di techno rotolona, tra l'altro) e vado a recuperare le forze, assolutamente insoddisfatto del mio set, ma d'altronde, come mi ha giustamente fatto notare Fede, quale dj è mai soddisfatto appieno di un suo set? Per fortuna il fatto che la pista abbia retto piuttosto bene e un po' di gente che mi fa i complimenti, sia di persona che qui mi risollevano un po' il morale, ma la spia litigiosa e, soprattutto, il fatto che il panico mi abbia impedito di osare di più mi sono rimasti qui.

Sono ormai le 5, è ora di tornare a casa dopo essersi imbottiti a dovere di Red bull per guidare fino a Milano, ed è stata una gran bella festa per me ma credo anche per il resto dei presenti; l'unica cosa che mi rimane da fare è ringraziare ancora una volta, e lo faccio ancora qui, Fede, Roby e tutti gli altri dell'ospitalità :)

sabato 20 dicembre 2008

The Christmas good deed frenzy

Ok, è natale, siamo tutti più buoni e blablabla.

Io sono stato più buono con me stesso stamattina e ho deciso che dopo una mattinata passata a montare la libreria dell'ikea mi meritavo un regalo di natale, per cui mi sono comprato una living colours mini per la casa nuova:



In realtà, però, a natale siamo tutti soprattutto con gli altri, per cui oggi non solo ho comprato un sacco di regali per i miei parenti & ammisci più stretti, ma racconto al mio affezionato pubblico anche di una bella iniziativa, simile a quella a cui ho già partecipato per Savethechildren.

Ieri, infatti, mi hanno contattato i ragazzi di Promodigital chiedendo di parlare della loro iniziativa di promozione per CCS Italia, per cui come non mi sono tirato indietro prima non mi tiro indietro nemmeno ora, tanto più che il grosso dei progetti di CCS Italia riguardano la costruzione di scuole in Africa, per cui direi che il supporto ci sta tutto, come pure il banner :)

giovedì 18 dicembre 2008

Genovesi, liguri tutti e resto del mondo

E' con somma gioia che vi annuncio che questo sabato (aka 'dopodomani') il tenutario del qui presente brog sarà ospite degli amici dell'ex 010, che attualmente organizzano party al Milk di via Mura delle Grazie 25.

Se qualcuno vuole passare a trovarmi/ci, noi si farà un bel po' di festeggiamenti, anche natalizi, si sentirà della buona musica e si cazzeggerà in buona compagnia come al solito :)

mercoledì 17 dicembre 2008

Fur TV

Normalmente non vedo MTV, ma questo video postato da Fede è genio puro:



Non so se i tizi di Fur TV sono così colti che il cubetto magico del dj ipertecnologico ma senz'anima sia una citazione del cubo di Hawtin, ma sembrerebbe proprio di si...comunque tutto il video è una genialata dopo l'altra, merita una visione completa e approfondita :D

martedì 16 dicembre 2008

Le migliori compilation del 2008 secondo ResidentAdvisor

Quello che ho fatto io con gli album ieri, l'ha fatto anche RA, coi risultati di un sondaggio che ha coinvolto tutta la sua vastissima community; i risultati dicono così:

20. Carl Craig – Sessions
19. Adam Beyer - Fuse Presents...
18. VA - Circoloco @ DC10 - 10 Years Anniversary
17. Matthew Dear - Body Language Vol. 7
16. Dave Clarke - Back in the Box
15. Basic Channel - BCD-2
14. Stefan Goldmann - The Transitory State
13. Sascha Funke - Watergate 02
12. Wighnomy Brothers - Metawuffmischfelge
11. VA - Soundboy's Gravestone Gets Desecrated by Vandals
10. Andy Stott - Unknown Exception: Selected Tracks Vol. 1 (2004 - 2008)
09. Âme - Fabric 42
08. Robert Hood - Fabric 39
07. Gas - Nah und Fern
06. Luciano - Fabric 41
05. DJ /rupture - Uproot
04. Metro Area - Fabric 43
03. Appleblim - Dubstep Allstars: Vol. 06
02. Efdemin - Carry On, Pretend We're Not in the Room
01. Marcel Dettmann - Berghain 02

Condivido pienamente la prima posizione, visto che ho sentito a dovere la compilation di Dettmann ed è una gran enciclopedia del "nuovo" filone dub techno, allo stesso tempo di gran classe per piacere alle donne e movimentatissimo (che è un eufemismo per dire che Dettmann mena come un fabbro).

Molte delle compilation di cui parla RA non le ho ancora sentite a dovere, soprattutto quelle dubstep di cui credo che farò a meno, ma quelle che ho sugli scaffali, come quella di Matthew Dear o il sestuplo cd del Circoloco, sono veramente fighe; di quella technopop della Get Physical ho parlato in un altro post, mentre di quella di Raresh-Pedro-Rhadoo-Sossa-Tania Vulcano-Thomas Melchior-Mathias Tanzmann mi ero ripromesso di scrivere qualcosa ma non l'ho mai fatto, anche perchè non è banale raccontare sei cd in un post solo (comunque, giusto for the record, i due cd degli Arpiar sono i più brutti, i migliori sono quelli di Melchior e Tanzmann e quelli di Tania Vulcano e, soprattutto, di Sossa sono sorprendentemente belli).

Gravissima dimenticanza da parte mia nel post dei migliori album del 2007, invece, è la compilation dei Whignomy Brothers, metawummi-comecazzosichiama, che è un esempio di come aggiungere del valore a una compilation, rendendola un'opera d'arte anzichè una sequenza di tracce: fondamentalmente è lo stesso concept del DE9:Transitions di Richie Hawtin, "suoniamo 5 tracce per volta con l'accento su come limonano tra loro", però interpretato in chiave classy e IDM alla Whignomy bros...e il risultato è prevedibilmente un gioiello, tra beat spezzati e melodie strappalacrime, oltre al fatto che sentire "Les violons ivres" di Agoria in una compilation di Robag Wruhme e Monkey Maffia mi fa tornare in mente quando gliel'ho sentita suonare live, all'Awakenings 2007, in uno dei set migliori che abbia mai visto.

Di quelle che ci sono nella lista di RA ma che non ho ancora sentito, mi aspetto molto da quella di Efdemin su Curle, di cui ho letto la tracklist e mi piace già, oltre che dai due Fabric nuovi degli Ame e dei Metro area e da quella di Andy Stott che so già che sarà sul confine tra classy e ambient dubbeggiante :)

Traguardi

Da ieri sono ufficialmente proprietario di una casa, e da oggi sono ivi residente.

Si brindi, allora!


Adesso prima che riesca a trasferirmi definitivamente manca ancora qualche dettaglio, però si vede la luce alla fine del tunnel :)

lunedì 15 dicembre 2008

I migliori album del 2008

L'anno volge al termine, per cui come l'anno scorso e come ogni anno è ora di guardarsi indietro e tirare le somme di un anno che dal punto di vista musicale ha visto la morte annunciata di un filone che dominava praticamente tutta la scena e l'inizio di una transizione verso un numero più esteso e variegato di tendenze diverse: nel mio elenco di album del 2008, rigorosamente in ordine sparso, c'è quindi un sacco di varietà...ma andiamo senz'altro a incominciare.

1 - Deadbeat - Roots & Wire (Wagon Repair): una delle parole chiave del 2008, ma soprattutto del 2009 è "dub", con attaccato di fianco "-step" o "-techno" a seconda della metrica e dei bpm, ma sempre comunque dub. Deadbeat fa dub praticamente da sempre, e il loro album sull'etichetta di Mathew Jonson è un ottimo Bignami del genere da Maurizio (che sta meglio, fortunatamente) a oggi, tra richiami reggae forse eccessivi nelle due tracce con Paul St. Hilaire, le due peggiori, tante belle percussioni dritte e senza fronzoli e qualche synthone bello profondo che ti vibra nello stomaco accompagnato da qualche bassata di quelle veramente possenti che lo rendono ottimo anche nei club; tra l'altro, Grounation, la traccia migliore, vede la collaborazione anche di Guillaume & The coutu dumonts, uno degli artisti più in forma dell'anno, che non compare in questo post solo perchè non ha stampato un album :)

2 - Loco Dice - 7 Dunham place (Desolat): già recensito ampiamente qui, è per la nuova scena house quello che l'album di Deadbeat è per la nuova scena dub: riprende molti degli stilemi tipici del genere, tipo il piano della traccia migliore dell'album, "La esquina", gli dà una passata di swiffer e li porta, spolverati e ripuliti, nel 2008, mantenendo parte di quel bagaglio minimale che ha reso Dice famoso e integrandolo con lo spirito nuovo-vecchio del revival house che ha dominato il 2008 prima che il filone dub apparisse prepotente a coabitare la scena.

3 - Moby - Last night (Mute): già dai due album precedenti si intuisce che il 2008 è stato un anno di revival, e tra questi il revival degli anni '90 è quello che farà più notizia nel mainstream e quello di cui ho parlato più diffusamente qui; in quest'album, pure lui già recensito qui , è evidente che Moby ha capito prima di molti altri l'andazzo e ha sfornato uno splendido album di dance, appunto, anni '90 orecchiabile e catchy come lui sa fare, tanto da finire immediatamente negli stacchetti delle veline, ma senza sbragare assolutamente mai e mantenendo sempre una classe fuori dal comune.

4 - Robert Hood - Fabric 39 (Fabric): tecnicamente non è un album, visto che è una compilation mixata dal buon Roberto Cappuccio, ma visto che quasi tutte le tracce sono sue, in maniera simile a quello di Villalobos dell'anno scorso, si può fare un'eccezione, anche perchè eccezionale è il cd in questione: techno di grandissimo spessore "alla Robert Hood", con quel suo stile personalissimo che fonde il lato funky e "nero" di Detroit con l'algido rigore minimale. Splendida techno, punto.

5 - Chemical Brothers - Brotherhood (Virgin): (vedi qui) non è "solo" un greatest hits, anzi, la compilation di tracce vecchie e famose dei due fratelli è la parte meno interessante del doppio cd; il vero motivo per cui vale la pena di comprarlo è il secondo cd, quello con le 10 battle weapon, e l'inedito, 'Midnight madness', che è una gran bella traccia (oltre al packaging molto molto bello).

6 - Sasha - Invol2ver (Global underground): ancora un altro revival di un artista che si era perso cercando di adeguarsi alla massa e di suonare un genere non suo nel periodo minimale, finalmente Sasha torna a fare Sasha con un album di remix gioiello, tra atmosfere ambientose, beat tranquilli ma neanche troppo e vocal spezzettati,  ridotti all'osso e trasformati in sussurri appena accennati che creano ancora di più quell'atmosfera ovattata tipica della progressive di cui Sasha stesso è uno dei maestri indiscussi.


7 - Luciano - Fabric 41 (Fabric): ancora, non un album ma un cd mixato, a sto giro l'apporto del baffuto cileno come produttore è piuttosto scarso se non per quella che è comunque una delle tracce migliori del pacchetto, ma come avevo già scritto all'epoca il bello di questo cd è che è uno snapshot di quel sottofilone neohouse coi bonghetti che ha dominato il 2008, soprattutto in estate; potrà piacere o meno il genere, potrà aver già stufato o no, ma nel suo genere è assolutamente perfetto.

Per fare cifra tonda avrei voluto arrivare a 10 come l'anno scorso, ma purtroppo non ci si riesce, anche perchè molti degli album usciti di recente e che potrebbero finire qui, tipo quello di Dinky o quello di Renato Figoli di cui Fede parla benissimo , non ho ancora avuto modo di sentirli, per cui direi che 7 possono bastare.

venerdì 12 dicembre 2008

B-trail, dove tutte le notizie arrivano prima o poi

Non sono assolutamente pratico di aggregatori di notizie tipo Digg, Reddit, Wikio, Oknotizie o simili: non li ho mai usati, visto che tra Google Reader, Friendfeed, Facebook, Dzone, qualche forum e qualche altro social network ho già abbastanza roba da leggere accumulata.

Se non che, un bel giorno Paulthewineguy chiede aiuto a testare un suo progetto nuovo, e vuoi non dargli una mano, anche solo per l'onore di finire nella pagina dei ringraziamenti ?

Il risultato (più del suo lavoro che dei miei test, of course) è come da titolo, b-trail.com, che in realtà è aperto già da tipo una settimanina buona ma non ne avevo ancora scritto causa periodo davvero pessimo.

Come funziona?

In pratica, aggrega tutti gli elementi condivisi su Google reader dagli utenti registrati e consente, sempre agli utenti registrati, di apprezzare tramite cuoricino elementi condivisi da altri o di commentarli; in prima pagina finiranno le notizie condivise e apprezzate da più gente e nella pagina "recenti" quelle condivise più di recente (ma va?).

Il progetto è ancora in fase molto sperimentale, per cui nuove features vengono aggiunte di continuo, tipo la possibilità di aggiungere come amici altri utenti e vedere solo le notizie condivise dai nostri amici; inoltre, Paul è veramente rapido a sistemare i bug che gli vengono segnalati, per cui dovesse capitare che trovate qualche cazzimma, se gliela segnalate in maniera urbana si può avere fiducia che la metta a posto in tempi rapidissimi per un progetto individuale sviluppato a tempo perso come questo :)

mercoledì 10 dicembre 2008

Minimalia - In loving memory

Diciamocelo (da pronunciare à la La Russa, "digiamogelo"): il 2008 è stato l'anno che ha sancito in maniera definitiva la morte del filone minimale come fenomeno mainstream, l'anno in cui Matias Aguayo ha cantato "basta ya de minimal", non è dato sapere se letteralmente o in modo sarcastico oltre che l'anno in cui molte delle label storiche del panorama minimale hanno cambiato orientamento in maniera più o meno radicale e più o meno riuscita.

Tanto per non fare sempre gli italiani che appena qualcosa passa di moda si affrettano a sputarci sopra, ho pensato che siccome negli ultimi 2-3 anni sono usciti dischi davvero molto validi ed era un peccato riporli sullo scaffale più alto per fare spazio alle novità, magari poteva essere una buona idea farci un mixato "commemorativo" di un periodo musicale con un'identità molto ben definita.

Idealmente, quindi, è una specie di foto ricordo, una cosa che la risenti tra 20 anni e dici "ah, ecco cosa si ascoltava nel 2005-2006-2007"...in realtà sono un paio d'ore in cui mi sono divertito con dei dischi che non usavo da tempo, rispolverando alcune delle mie etichette preferite che ultimamente mi sembrano un po' in crisi creativa tipo Minus, Perlon o Pokerflat e andando a pescare nel loro recente e gloriosissimo passato.

Il grosso dei dischi ha quindi almeno un anno e mezzo sulle spalle, se non di più, ma c'è anche qualcosa di un po' più nuovo, anche se sempre nello stesso mood: niente trombe, niente richiami house, solo tanta minimale di quella che abbiamo tutti tanto apprezzato negli ultimi anni.

Siccome la tecnica è quella che è ci sono un paio di cappelle di quelle che ti fan venire voglia di tirare ortaggi in console, ma ci sono anche un paio di passaggi di cui sono soddisfatto, grazie anche (ma non solo, dai) all'amico Soundbite, unico supporto tecnologico affiancato ai Technics, chè qui si è dei romantici e quelle tecnologie nuove degli mp3 non le si usa mica, si preferisce il plasticone nero vecchiascuòla.

Ad ogni modo, visto che era anche un po' di tempo che non offrivo al mio affezionato pubblico un mixato mio e visto che alla fine il livello è anche abbastanza decente (considerando che su due ore di mixato un paio di cagate ci possono anche stare), voila il link per scaricarlo :)

Ovviamente, gradisconsi feedbacks.

martedì 9 dicembre 2008

Le migliori label del 2008 secondo ResidentAdvisor

20.Mule Electronic
19.Spectral Sound
18.Innervisions
17.Workshop
16.Hyperdub
15.Kompakt
14.Smallville
13.Circus Company
12.Oslo
11.Diynamic
10.DFA
09.Cécille
08.Dial
07.Rekids
06.Cadenza
05.Wagon Repair
04.Skull Disco
03.Perlon
02.Modern Love
01.Ostgut Ton

Su RA c'è anche la spiegazione dettagliata di ogni etichetta e dei motivi per cui è stata inclusa nella classifica...classifica di cui condivido i componenti ma non l'ordine.

Capisco che la Ostgut Ton sia stata una delle etichette principali della rinascita del filone dubbeggiante della seconda metà del 2008, ma elevarla a miglior label dell'anno mi pare sinceramente eccessivo, come pure mi pare un'esagerazione bella e buona mettere sul podio una Perlon che nel 2008 ha sfoderato solo ep deludentissimi di grossi nomi, tipo il Vasco ep di Villalobos o quello di Gerald Donald.

Evidentemente, RA crede molto nel dubstep, visto che la Perlon è così in alto per la comparsa, proprio nel Vasco ep, di Shackleton e vista la posizione altissima della Skull disco di Shackleton stesso: staremo a vedere se si rivelerà una fiducia ben riposta o se, come immagino, il fenomeno si rivelerà un fuoco di paglia come quello, a suo tempo, del trip hop, con cui per me condivide molti elementi.

Tolte alcune etichette che sono state messe evidentemente per dovere di fama e che non potevano essere omesse anche se nel 2008 non hanno fatto nulla (DFA e Kompakt) o che compaiono solo per fare gli alternativi ma che non hanno alcuna reale utilità (davvero qualcuno suona i Workshop?), la maggior parte sono effettivamente le etichette più importanti del 2008: le due che hanno influenzato la maggior parte del sound di quest'anno, Cecille e Oslo, stagnano nell'anonimato di metà classifica, mentre l'unico piazzamento alto condivisibile è quello della Wagon Repair.

Vuoi per lo splendido album di Deadbeat, o per aver ospitato il ritorno sulle scene di Ryan Crosson, o per le solite, validissime uscite dei vari Luca Bacchetti (orgoglio italiano), Hrdvision e Mathew Jonson, la Wagon Repair zitta zitta non ha praticamente sbagliato un'uscita quest'anno, regalando sempre gran classe.

Piazzamenti più alti sarebbero stati meritati, a mio avviso, anche per Cadenza e Rekids: la prima si è definitivamente confermata come una label del giro delle più grandi, al confine tra pop e dance, al livello di colossi come Get Physical, Minus e Cocoon, mentre la seconda, zitta zitta pure lei come la Wagon Repair, ha sfornato una perla dopo l'altra tutte sempre rigorosamente presenti nelle borse dei dischi più importanti del globo.

Inoltre, due gravissime assenze nella chart di RA: c'è veramente bisogno di piazzare così in alto la Modern love che ok, bei dubboni, ma è un riciclo di uno stile vecchio e soprattutto è roba solo ed esclusivamente da ascolto sul divano, per poi ignorare etichette come la Ovum, che almeno una citazione senza infamia e senza lode se la meritava e, soprattutto, la Desolat, uno dei best breakthrough del 2008 tra il rispolvero di Maurizio, lo splendido album del labelowner Loco Dice, la megahit di Dubfire e il bellissimo ep di Jay Haze?

sabato 6 dicembre 2008

Psolenoid: collega tra loro post e blog

Figurati se mi perdo la possibilità di provare un nuovo cazzettino duepuntozzèro :)
Siccome non sono molto talkative oggi, copincollo dalla faq:
What is Psolenoid?
Psolenoid [so'le-noid'] is an intuitive, easy-to-use linking tool that allows bloggers to connect their posts to other, related posts. When activated on a blog, Psolenoid allows bloggers to create a two-way, reciprocal link exchange between their blog post and another relevant post, connecting the related posts on both blogs. We call this process “wiring” and it automatically creates a “rabbit hole” or two-way link for audiences of both blogs to visit the other blog post.
Visually, Psolenoid appears at the bottom of a blog post and looks similar to a comment, but is richer in appearance. It includes a preview of the wired blog post, a short comment introducing the other site, and a user profile image.
As the blogosphere continues to evolve, two-way connectivity is the next step. Psolenoid operates across blogging platforms and aims to manifest connections between related blog posts that would not otherwise be connected.
In buona sostanza: se un blog ha Psolenoid attivato, è possibile collegare ai suoi post quelli di un altro, anch'esso con Psolenoid attivato, e il collegamento tra i due post apparirà in coda a entrambi, in maniera simile a quello che nei blog oldschool era il trackback dei link.

Come al solito coi servizi duepuntozzèro, si fa prima a provare che a parlarne, per cui io posso al massimo invitarvi a sperimentare il funzionamento di Psolenoid da soli, toccandolo con mano, magari dopo aver visto il video di presentazione:


Psolenoid from psolenoid on Vimeo.

giovedì 4 dicembre 2008

BuzzParadise e Save the children

Di BuzzParadise ho già parlato altre volte: in buona sostanza, funziona che loro ti mandano prodotti da provare e tu ne parli sul tuo blog, generandoci sopra del buzz, appunto.

A me è successo con l'ultimo libro di Nick Hornby, che mi hanno gentilmente regalato, appunto, in cambio di un post, che ho scritto più che volentieri; a sto giro, però, il post lo scrivo ancora più volentieri.

La campagna di questo mese, infatti, è a supporto di Save the children, la onlus che si occupa di salvaguardare i diritti dei bambini che sicuramente i più conosceranno perchè ha come testimonial Giobbe Covatta, e dell'iniziativa "La lista dei desideri":



In sostanza, la storia funziona così: si va a www.desideri.savethechildren.it, si sceglie il regalo, che va dalla copertina in cui avvolgere i neonati allo yak, si sceglie il proprio amico a cui regalare un gesto concreto in aiuto di chi ne ha bisogno anzichè la solita cravatta o la combo bagnoschiuma-shampoo-saponetta, et voila :)

Save the children si occuperà di regalare il regalo che abbiamo scelto a persone di paesi in via di sviluppo tipo il Tibet, in cui uno yak è una fonte di sostentamento enorme.

Oltre a ciò, per questo mio post BuzzParadise devolverà 10 euro a Save the children, ecco quindi che da parte mia era il minimo :)

martedì 2 dicembre 2008

Immagini importanti

E' con sommo onore e massima gioia, che sono qui a presentare al gentile e affezionato pubblico lettore di questo brog...rullo di tamburi...le prime, meravigliose immagini di casa Raibaz!

In realtà meravigliose è una parola grossissima; casa Raibaz è ancora lungi dall'essere completata & abitabile, per capirci l'imbianchino ha finito oggi di imbiancarla, settimana prossima mi consegnano i mobili principali (cucina-letto-armadio-divano) e entro poco prima di natale dovrei avere l'allacciamento del gas, con conseguente riscaldamento & acqua calda e inizio delle operazioni di trasferimento del sottoscritto da un'abitazione all'altra.

Anyway, le foto che vado a mostrarvi a breve rivestono particolare importanza perchè sono le prime a documentare l'effettiva esistenza di una mia prossima abitazione e quindi testimoniano che le mie bestemmie degli ultimi tempi erano per qualcosa di reale e non mi sono inventato tutto :)

Ad ogni modo, nell'atroce splendore della mia macchina fotografica fuffissima, ecco a voi:


L'ingresso di casa Raibaz, con un delizioso particolare del tubo viola dell'elettricità penzolante dal soffitto a cui appendere qualche fonte di illuminazione in futuro.


Lo splendido verdino delle piastrelle della parete della cucina, riprese circa dalla porta che conduce alla zona notte.


Una visione d'insieme della camera da letto, scattata dalla porta della stessa, che consenta di vedere il caldissimo parquet sul pavimento (caldissimo si fa per dire, senza riscaldamento).


Un'indispensabile panoramica della coppia water+bidet, con la sede dell'ufficio personale in cui ricevere gli ospiti che fa capolino da sinistra.

Last but not least, la splendida vista a perdita d'occhio nella nebbia sui campi di Bussero che si gode dal balcone, con annessa fanghiglia tipica dei campi in queste piovose giornate autunnali.

Questo è quanto per ora, il prossimo aggiornamento fotografico, realisticamente, arriverà la settimana prossima insieme ai mobili...so che non ne vedete l'ora :)