martedì 27 settembre 2011

Orchestraibaz, puntata #86 - Morbidezze

Dieci piani di morbidezza per noi oggi!

Sarà stata la giornata un po' pigra, sarà il cambio di stagione, fatto sta che stasera avevo voglia di suonare persino più tranquillo del solito (non che ultimamente stia legnando in particolar modo, tra l'altro): al solito, il set è costruito assieme a un paio di dischi cardine che volevo assolutamente suonare e il resto gli è venuto attorno da sè partendo da un po' di cosine interessanti recenti.

I dischi cardine in questione sono la nuova meraviglia di Miguel Campbell su Hot Creations, sentita suonare sia da Michele stesso venerdì che dai Soul clap sabato, il remix nuovo dei Tale of us che è un po' sempre la solita solfa ma almeno ha dei gran bei pad viaggioni in più e, a fare da intro, una delle tracce più belle del mixcd meraviglioso di Dixon (sul quale ho scritto cose per il mucchio, ma siccome è stuplendido magari ci scrivo qualcosina pure qua).

Assolutamente imprescindibile, questa settimana, anche il remix di Steve Clash, che ha suonato dopo di me al Forevergreen due sabati fa e ha fatto un set veramente ottimo, impreziosito da questa perla così bella che mi ha costretto ad andare a chiedergli "o zio, ma cos'è sta figata?" per riempirlo d'orgoglio mentre mi rispondeva "zio, è mia, è pure rilasciata sotto creative commons, pigliatela dal mio soundcloud": accattatevillo pure voi dal suo soundcloud, che il ragazzo è meritevole.

Il resto, come si diceva, è venuto praticamente da sè, ma non stiamo comunque parlando di riempitivi, visto che in giro per la tracklist si trova comunque il disco dell'anno, il gioiellino dei miei amichetti Ale e Nig su Exprezoo, o artisti di scarso livello come i Depeche Mode, qui in versione balearica e Lovebirds, che non ne sbaglia una.

Insomma, oggi è venuta così, bella tranquillona, e ce la teniamo benvolentieri, da ascoltare e riascoltare nei momenti di stress per ripristinare un sorriso soddisfatto.

L'elenco cronologico quindi oggi dice così:

Dominique - He said (Dial)
Tape3000 - Film (Steve Clash rmx) (Not on label)
Daso & Ofrin - Time for decisions (Club mix) (Conaisseur)
Sally Shapiro - I'll be by your side (Tensnake rmx) (Permanent vacation)
Lovebirds - Running backwards (Teardrop)
Sally Shapiro - Miracle (Bogdan Irkuk rmx) (Permanent vacation)
Depeche Mode - World in my eyes (Mode to joy) (Mute)
Okee Ru - Detroit touch (Alexxei'n'Nig rmx) (Exprezoo)
Miguel Campbell - Something special (Hot creations)
Maceo Plex - Falling (Visionquest)
Bananarama - Cruel summer (Rayko edit) (Not on label)
Frankie Knuckles pres. director's cut feat. Jamie Principle - I'll take you there (Nocturnal grooves)
Martin Dawson - Is this goodbye (Tale of us rmx) (Mood music)

Ovviamente, come al solito, il set è scarricabile da qui, mentre per essere sempre aggiornati con le puntate nuove, qui c'è il feed RSS del podcast da incragnare nel vostro iTunes/Winamp/Google reader/quant'altro.

domenica 25 settembre 2011

Un weekend di goduria, parte 2: i battimani dell'anima

Nel post precedente si è parlato del venerdì, ma il vero evento attesissimo del weekend era quello del sabato, con la miglior coppia di dj al mondo dallo scioglimento dei Whignomy Bros che tornava nella mia ridente cittadina dopo aver regalato il set dell'anno sul finire della scorsa stagione.

Ma come si dice sempre in questi casi, andiamo con ordine.

Partiamo quindi dal set di apertura del solito Lele Sacchi, su cui mi rendo conto di essere ripetitivo perchè dico sempre le stesse cose, ma non è comunque colpa mia se lui ha questo vizio di fare sempre e comunque questi set di apertura perfetti, adattando il suo sound a quello dell'ospite che lo seguirà ma mantenendo sempre il suo stile distintivo e il suo gusto raffinato che gli permettono di gestire alla perfezione l'inizio serata della quantità straordinaria di pubblico che affollerà il Tunnel nell'arco della serata.

Il piglio del grande resident
Per capirci, in questi tempi di moda del boogie in cui tutti si affrettano a saccheggiare il reparto "anni '80" degli scaffali di dischi, lui scava nel passato un po' più recente trovando questa chicca di pochi anni fa ma che si incastra alla perfezione con le cose nuove e fintonuove:



Insomma, mentre il Tunnel si riempie all'inverosimile lui scalda i cuori e gli animi con sapienza e maestria, ma stavolta il suo set dura meno del solito, perchè Charlie ed Eli prendono possesso della console già all'una e mezza, pronti a tenere le redini della festosità fino a chiusura.

Ora, è già la terza volta che li vedo nel 2011, e le prime due volte hanno fatto due set completamente diversi l'uno dall'altro: quella di cui ho già parlato era in modalità domenica pomeriggio cazzeggiona mettiamo su dei dischi e facciamo una festa, mentre al Sonar, per il party di ResidentAdvisor, era toccato a loro il set di apertura per dj Harvey e avevano dimostrato di saperlo fare alla perfezione....stavolta invece hanno fatto un set ancora diverso, interpretando il ruolo del grande guest che si prende il peaktime e arriva fino a chiusura dandoci dentro con gusto...e hanno dimostrato di saper fare alla grande anche questo.

Sarà la loro abilità nell'imprimere al party il loro caratteristico mood cazzeggione e festaiuolo senza troppe seghe mentali, sarà la loro enorme bravura nell'incastrare tra loro cose diversissime senza soluzione di continuità cambiando tempo e passo ogni 4-5 dischi al massimo, fatto sta che il loro è uno di quei set in cui guardi l'orologio una volta, poi lo riguardi la successiva convinto che siano passati cinque minuti e invece è passata un'ora e mezza.

Dalla foto non si direbbe, ma quello a sinistra è quello più scemo dei due

La prima parte di set è resa un po' più complicata dal fatto che al Tunnel è letteralmente impossibile muoversi per via della quantità spropositata di gente, per cui passiamo almeno la prima oretta a cercare di guadagnarci un minimo di spazio vitale ballicchiandocela moderatamente (per quanto possibile) a colpi di boogie e disco oldschool ma anche di house "classica" con la cassa in quattro e il feeling da sorrisone e grigliata domenicale al sole tipico dei due solclappi.

Tempo di ritagliarci uno spaziettino al fondo del club, e Charlie ed Eli regalano il primo dei numeri da circo di cui conservo memoria: la cassa in quattro viene interrotta da colpi di horns da maranzata inglese, e....bam! "I'm really hot" di Missy Elliott, e siamo a Miami, a un party sulla spiaggia, ma poi un minuto dopo Eli ci infila una cosa acidjazzeggiante spezzettata e siamo tutti a ballicchiare grattandoci il pizzetto da intellettuali, e poi ancora Charlie ci fa tornare a saltare durissimo suonando questo: 



Uno dei tanti motivi di stima che ho per Charlie ed Eli è questo loro gusto per la ricerca che li porta a suonare versioni misconosciute di grandi hit: escono i remix nuovi di "Feeling for you", carini ma nulla di più, e li suonano cani e porci? E loro invece risfoderano questo remix d'annata spettacolare. C'è il revival degli anni '90 e la gente fa a gara per trovare l'ennesimo classicone house da rispolverare? Loro suonano "l'altro" remix di uno dei dischi house più famosi di sempre:



Tra l'altro piazzandolo verso fine serata, quando ormai il Tunnel si va svuotando e rimaniamo ormai in pochi coraggiosi, sudati marci e allo stremo delle forze, ma immediatamente risvegliati da un vocal che tutti conosciamo a memoria e che cantiamo tutti assieme, di gran carriera, con un sorriso a trentadue denti e una goduria che lèvati.

E ancora: la moda del rilancio del boogie l'hanno praticamente lanciata loro e ora è pieno di loro epigoni che recuperano tutti gli stessi dischi producendo set fotocopia di fintorevival? Loro invece hanno sempre pronta la perla che non ti aspetteresti, quella da vero nerd grande intenditore che passa giornate intere a spulciare gli scaffali dei dischi ma che però sa perfettamente cosa ci vuole per ribaltare un dancefloor:



Tutto questo, ovviamente, mixato senza soluzione di continuità e senza che si percepiscano mai cambi di passo troppo netti o forzati, anche se in realtà la sensazione di ottovolante è fortissima e ogni volta che uno dei due inforca le cuffie ci si chiede che cazzo si inventeranno ancora.

E davvero Charlie ed Eli danno la sensazione di poter andare avanti all'infinito, col pubblico che ormai gli ha definitivamente consegnato le chiavi del proprio cuore e ascolta, rapito, qualunque cosa estraggano dal cappello a cilindro, conscio che di loro ci si può fidare ciecamente, ma purtroppo a una certa ora si deve chiudere, ed è allora che Eli mette sul piatto l'ultimo disco, un 7'' col buco largo come non ne vedevo da un sacco, con su questo:



E noi giovani ci sciogliamo, e mentre ci abbracciamo sudati fradici quasi quasi un paio di lacrimine le facciamo, perchè a sto giro i due nerd che scovano perle negli anfratti più remoti della discografia ci hanno veramente fatto divertire.

Ringraziamenti doverosi e sentiti, quindi, ai due Solclappi che sono sempre una garanzia, ma anche a tutti quelli che si fanno il culo per gestire Classic al Tunnel, che ormai mi fa sentire a casa come non succedeva dai tempi migliori degli ormai defunti Magazzini.

Un weekend di goduria, parte 1

Finalmente si torna a fare un weekend come si deve, con un sacco di musica, un sacco di eventi, di amici, di situazioni, di cose, di croccantezza: ma andiamo con ordine, partendo dall'inizio dell'inizio, dalle (molte) note stonate e dalle idee interessanti di venerdì sera.

Venerdì sera apertura di una serata nuova in un locale nuovo con un ospite interessante: Miguel Campbell all'ex Pulp, serata che si prospetta ricca di sorprese e che per questo si presenta carica di aspettative.

La prima delle sorprese della serata ci accoglie subito pimpumpam all'ingresso del locale, che è esattamente uguale a come me lo ricordavo ma con in più, rullo di tamburi.......un Funktion one.

Ora, facciamo una minipremessa per chi non fosse completamente esperto in materia: Funktion one è un brand di impianti audio disegnati specificamente per l'uso clubbistico che ha del leggendario, dato che è installato in tutti i club più rinomati dell'universo a partire proprio da quel Berghain abbiamorimbalzatoRichiespacchiamodibrutto che ormai detta qualunque moda.

La peculiarità più importante del Funktion one è che fino a qualche anno fa era impossibile comprarlo "stand-alone", ma veniva venduto solo in combinazione con un tizio che si presentava da te e ti tarava & configurava l'impianto a regola d'arte, il che ha contribuito in maniera pesantissima ad alimentare la leggenda dato che praticamente ovunque lo si trovasse suonava alla perfezione, col sub che ti scuote lo stomaco, i medi che ti spettinano e gli alti che ti schiaffeggiano: io ho suonato con un Funktion one tarato da un signor Funktion one solo una volta nella vita e me lo ricordo ancora come una cosa di massima goduria, con le rotelle dell'eq del mixer - Funktion one anche quello, mica il primo Behringer del cazzo che trovi per strada - che davano la sensazione di cambiare realmente qualcosa girandole anche solo di un grado.

Ebbene, ora il signor Funktion one deve aver capito che abbassando di un tantino l'asticella e sfruttando la crescente popolarità del suo brand poteva arricchirsi in maniera pesante, visto che nell'ultimo paio d'anni la storia del consulente venduto assieme all'impianto è decaduta e i Funktion one ormai li trovi anche nelle peggio bettole di periferia, che però ancora si bullano "ao noi c'abbiamo il Funktion one, come il Berghain che ha rimbalzato Rici Otuin".

Bene, l'ex Pulp che non mi ha mai dato l'impressione di un posto particolarmente audiofilo (è uno di quei locali squisitamente italiani in cui il privè è più grande della pista) venerdì sera montava anche lui il suo bel Funktion one, ovviamente tarato col culo e che ovviamente suonava peggio delle casse della playmobil in cameretta, con tutte le frequenze impastate tra loro e un generale feeling di "tutto troppo alto" che rende l'acustica veramente pessima, e perchè me ne lamenti io che di solito sono di bocca buonissima sull'argomento vuol dire che suonava davvero male male male, molto peggio dell'ottimo impianto col brand qualsivoglia che c'era prima (però aò noi c'abbiamo il Funktion one, eh).

La questione acustica, come se non bastasse, non è granchè aiutata dai due resident che fanno apertura, che hanno, per così dire, ampi margini di miglioramento: ogni tanto qualche disco carino lo infilano (il 2diy4 di Solomun, per dirne uno che si vede spesso anche qui si queste paggine), ma si percepisce per tutta la durata del set una certa qual voglia di strafare tipica del resident alle prime armi, che li porta a squadernare ripartenze impazzite inferocite all'una e dieci di sera e in generale a una specie di gara a chi spacca di più, che per carità ci può anche stare, ma non se stai facendo apertura e non se si presuppone che quello a spaccare di più sarà l'ospite che hai pagato per portare in Italia.

I danni di questo gioco al massacro sono evidenti dopo neanche un'ora dall'inizio del set di Miguel Campbell, che poverino prova a fare il suo set con la sua musica (interessantissima, more on this later) ma dopo la fiera della cassa ignorante disposta dai suoi predecessori il suo set pare una grossa frenata, col risultato che tempo neanche tre dischi e la gente in pista si è già più che dimezzata.

Ed è un grosso peccato, perchè Michele fa delle cose molto molto interessanti, visto che rivisita la moda boogie di questi ultimi tempi alla Jamie Jones, Lee Foss e compagnia cantante con una sensibilità squisitamente inglese, che lo porta ad accostare a queste (pseudo) novità delle metriche spezzettate e molto vicine a quelle classiche degli Uk breaks, producendo un risultato molto molto affascinante e d'impatto, ma non pressante come quello che lo ha preceduto di poco, il che manda nel panico più totale il povero Miguel che dopo 4-5 dischi vede la pista svuotarsi e in preda al terrore cerca di rifugiarsi nelle hit salvaculo ad opera dei soliti Visionquesti e Hot natured, appiattendo un po' il set verso cose già sentite e senza risultato, visto che la pista ormai è praticamente deserta (ma il privè è imballato di gente a cui non frega niente di cosa stia suonando Michele, siamo pur sempre in Itaglia).



Morale, un po' a malincuore perchè ormai in pista c'eravamo quasi solo noi, ce ne andiamo discretamente presto anche perchè il giorno dopo ci aspetta un evento bello grosso, che sarà oggetto della parte due di questo post: rimane la sensazione di dispiacere per una serata che avrebbe potuto dare molto di più, ma anche di curiosità per una serie di potenzialità che comunque si intravedono e che motivano a dare un'altra chance, in futuro, al neonato venerdì del Life (ex Pulp)...staremo a vedere.

mercoledì 21 settembre 2011

Un nerd musicale felice

Ieri ho saltato la musica del martedì perchè sono andato alla presentazione del nuovo libro di Simon Reynolds, Retromania, sul quale sono tuttora un po' dubbioso nonostante alcuni spunti siano validi e molto interessanti; il vero motivo di gioia, comunque, è che mi sono goduto un'ora di pipponi musicali da nerd ottimamente orchestrati da Carlo Antonelli valido interlocutore del Reynolds (ho pure fatto domande a fine presentazione, come i veri nerds) e mi sono portato a casa una copia del libro firmata con dedica, oltre ad aver fatto firmare anche la copia di Energy flash che già avevo.

Purtroppo essendo infrasettimanale mi sono perso il dj set di Simone la sera, ma il mio cuoricino è già colmo di gioia così, in attesa di leggere il libro e capire cosa contiene di condivisibile e cosa no (a giudicare dalla presentazione di ieri, molto di entrambi).

martedì 13 settembre 2011

Orchestraibaz, puntata #85 - Un po' più di techno

A noi qui nel quartier generale della musica del martedì (già musica del lunedì) piace variare, si sa, ed era un po' che si suonava cose tranquillose: bellissime, per carità, altrimenti non le suonerei, ma ogni tanto c'è bisogno di un po' più di spinta.

Nel mio quotidiano peregrinare per le novità del mercato discografico mi capita di scovare qualcosa di un po' più techneggiante e ancora valido, che esuli dai due sottogeneri che stanno monopolizzando la scena (la fintohouse piccheppacche à la Remote area e la merdaglia stile Berghain che pare gli Stigmata di 10 anni fa suonati a -8): in generale c'è un po' di stagnanza e di mancanza di inventiva, cosa che invece riscontro nelle produzioni un po' più morbide, ma ogni tanto qualcosina da salvare si trova.

E' raccogliendo queste poche chicche qua e là che ho assemblato il set di stasera: in realtà di nomi mai sentiti non è che ce ne siano granchè, anzi molti, come Kink, Maya Jane Coles e quel sant'uomo di Andre Rozzo, li si vede spesso comparire su queste paggine, ma personaggi come Thinkfreak o Egal 3 fanno pensare che forse la techno non è agonizzante come sembrerebbe a una prima occhiata.

Vero è che, se bisogna affidarsi a grandi veterani come Hakan Lidbo, che faceva techno quando io facevo le elementari, o Mathew Jonson che è sempre una garanzia, non è un gran bel segnale, ma tant'è: i dischi di stasera sono più spinti di quelli che suono ultimamente ma ugualmente goduriosi, e lungi da noi lamentarcene :)

In rigoroso ordine cronologico, quindi, le cose di stasera sono le seguenti:

Audiofly feat. Flora - 6 Degrees (Tale of us rmx) (Get physical)
Hakan Lidbo - Meatmatching summer (Brendon Collins rmx) (High jack)
Maya Jane Coles - Little one (20:20 Vision)
Mihai Popoviciu - View from the inside (Highgrade)
Gusgus - Over (Sasse rmx) (Kompakt)
Federico Molinari - Chucking express (Rozzo rmx) (Love letters from oslo)
Chymera - Wish (Peter Dildo rmx) (Nrk)
Kink - Trevoga (Kolour)
Shlomi Aber - Slow dancer (Josh Wink interpretation) (Ovum)
Piek - Please listen (Cray1 labworks)
Johanna Knutsson - Heavy baby (Klasse)
Egal 3 - Feeling (Monique musique)
Leif - Almost invisible (Kink live dub) (Liebe detail)
Agaric - Who made up the rules? (Josh Wink rmx) (Ovum)
Dj Sodeyama - Life (Radio slave rmx) (Arpa)
Thinkfreak - Overpower (Soniculture unlimited)
Mathew Jonson - Learning to fly (M_nus)

Ovviamente, come al solito, il set è scarricabile da qui, mentre per essere sempre aggiornati con le puntate nuove, qui c'è il feed RSS del podcast da incragnare nel vostro iTunes/Winamp/Google reader/quant'altro.

Cambiamenti, notizie, eventi, avvenimenti

La stagione autunninvernale sta iniziando ad entrare a regime, cominciano ad apparire eventi interessanti e ad affastellarsi gli impegni che terranno compagnia a grandi e piccini da qui a maggio-giugno: è il caso, quindi, di un breve post di aggiornamento.

La prima, interessante, notizia è che finalmente dopo millenni ritorno a mettere dei dischi davanti a delle persone reali, in compagnia di Fede, a questo festival qua:


Tutte le info del caso le trovate sul sito ufficiale, oltre a noi due che suoniamo dalle 17 alle 18 c'è pure Trish Van Eynde che non dev'esser mica male, poi c'è il caro Gandalf e poi c'è un altro quantitativo di gente.

L'altra notizia importante è che causa impegni sportivi che senza dubbio mi porteranno ad avere un ruolo da protagonista a Londra 2012 (visto che col calcio quest'anno ho avuto brutte esperienze, ho iniziato a giocare a pallavolo senza esserne capace), la musica del lunedì e il podcast associato si spostano al martedì, stesso orario per chi volesse seguire la diretta.

Morale, il set che non ho fatto ieri lo farò stasera, nulla di grave :)

lunedì 5 settembre 2011

Orchestraibaz, puntata #84 - Novità sexy e gustose

Set ricchissimissimo di cose nuove stasera, ma proprio ricco ricco ricco: ho passato l'ultima settimana a scavare tra le uscite del periodo estivo e questo è un primo distillato di ciò che ne ho ricavato, alla faccia di chi dice che il mercato discografico è in crisi e non esce più roba degna di nota, c'è un gran bel po' di materiale gustoso.

In realtà molti nomi fanno parte del mio personalissimo novero di artisti preferiti recenti e meno recenti, tipo Alex Celler o i Chromeo e tipo John Talabot e Greg Wilson (di cui non ho ancora avuto modo di scrivere niente ma che è uno dei miei eroi del 2011), ma c'è anche qualche nome che non compare spesso qui, come Shonky che eccezionalmente è riuscito a fare qualcosa di non banalissimo o Tornado Wallace, scoperto grazie a un podcast di ResidentAdvisor e che merita di essere tenuto d'occhio.

Si diceva, "alla faccia della crisi del mercato": in realtà alcuni dischi prendono molto spunto da cose vecchie e meno vecchie, tipo Argy che campiona il classicone di John Creamer e Stephane K o il disco di Lee Foss che in realtà altri non è che un reedit di "You used to hold me so tight" di Thelma Huston, di cui tra l'altro esiste un altro reedit di Deep & Disco che suona spessissimo proprio Greg Wilson, anche questo molto bello (e vorrei ben vedere, visto cotanto materiale di partenza), ma non riesco a prenderlo come un segno di scarsa creatività, anzi: quando i reedit sono fatti bene come quello di Greg Wilson per i Ting tings, danno nuova vita a dischi vecchi e mostrano creatività e inventiva pari a quella di una produzione originale.

C'è spazio, in mezzo a tante novità, anche per un doveroso omaggio al grandegenio che avrebbe compiuto gli anni oggi: non è bellissimo come il doodle di Google, ma devo dire che il basso rotolante di "Invisible man" si è incastrato proprio benino tra il cantatone di Moonbeam e le percussioni di Shonky.

Insomma, nell'oretta di musica di oggi c'è un sacco di quel feeling raffinato e tranquillone che ultimamente mi fa impazzire, ma sul finale c'è anche dello spazio per un po' di sculettamento coi Ting tings e per un finale "mani al cielo vogliamocibbene" ad opera del breakthrough talent del 2011, Maya Jane Coles, che a parere non solo mio è la miglior artista nuova dell'anno.

Per riassumere e passare alla musica, la roba di stasera è questa qua:

Lovebirds feat. Stee Downes - Want you in my soul (Winding road)
Teengirl fantasy - Cheaters (John Talabot's Classic vocal refix) (Hivern)
Argy - Wish you were here (Permanent vacation)
Vincenzo & Elon - Yarra valley (Bedrock)
Moonbeam pres. Illuminant for fancy feat. Pryce Oliver - No regrets (H.o.s.h. rmx) (Neurotraxx deluxe)
Queen - Invisible man (EMI)
Alex Celler - Blue vaudeville (Shonky rmx) (Cecille numbers)
Modern amusement aka Lee Foss - Use to (Hot natured rerubs)
Death on the balcony - A simple express (Air drop)
Cut copy - Blink and you'll miss a revolution (Tornado Wallace rmx) (Modular)
Chromeo - When the night falls (Lifelike) (!K7)
Ting tings - Shut up and let me go (Greg Wilson reedit) (Not on label)
After hours - Feel it (The Salso mix) (Strictly rhythm)
Tricky - Time to dance (Maya Jane Coles rmx) (Domino)

Per godersi i frutti delle mie ricerche recenti, il set si può scarrricare da qui, mentre per essere sempre aggiornati con le puntate nuove, qui c'è il feed RSS del podcast da incragnare nel vostro iTunes/Winamp/Google reader/quant'altro.