domenica 25 novembre 2007

Presentazioni ispiranti

La presentazione di Marco Montemagno (boss di Blogosfere) all'Interactive Advertising Bureau Forum 2007, in cui racconta i tipici luoghi comuni di Infernet e le opportunità che offre, oltre ad essere estremamente interessante dal punto di vista dei contenuti, è genio puro dal punto di vista dell'abilità di presentazione "pura".

Lui ha dichiarato esplicitamente di essersi ispirato ai dettami di Presentation Zen, ed effettivamente si vede :)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Acc, Raibaz,...
A me sembra banale nei contenuti (si sentivano quegli argomenti - internet pericolosa, difficile, gente strana, etc. etc. - nel 1994, credo li abbia presentati direttamente Berners-Lee, insieme all'http) e un po' da mal di mare per quanto non sta fermo sul palco.

Sarò vecchio, ma non sono riuscito a vederlo tutto.

Diciamo che voglio pensare che tu abbia spinto parecchio sull'ironia, nel tuo post...

Raibaz ha detto...

Pensa che invece ero serissimo :)

Gli argomenti effettivamente, almeno per noi tecnici, sono cose già sentite, ma secondo me non sono ancora stati digeriti a dovere dalla gente "comune" (mia madre stessa è ancora convinta che la rete sia un covo di pedofili e di hacker), per cui parlarne a gente che si occupa di pubblicità e che quindi è in grado di influenzare pesantemente le percezioni della maggioranza delle persone fa probabilmente più effetto che spiegarlo ai tecnici a cui Berners-Lee ha presentto l'http, credo...

Per quanto riguarda lo stile di presentazione, probabilmente è una questione generazionale come dici tu, a me è piaciuto molto :)

Anonimo ha detto...

Pubblicità di pubblicità a pubblicitari? No, a noi, non ai pubblicitari: ai pubblicitari stava vendendo che la rete è un ottimo posto in cui investire in pubblicità, a noi che la rete è un posto in cui fidarsi, in fondo, della pubblicità.

La rete è tante cose, ci sono anche covi di pedofili e di hacker, come nel resto del mondo, forse un po' meno pedofili, un po' più hacker.

Fortunatamente è principalmente scambio di conoscenza e collaborazione, socializzazione e memoria di massa per la mia e tua cpu (che qualcuno si ostina a chiamare cervello).

Non credo che sia una questione generazionale, il fatto che a me non sia piaciuta e a te sì: penso, piuttosto, che sia una questione d'età (che è diverso, parecchio diverso).
Quando ero piccolo m'innamoravo di tutto correvo dietro ai cani [...] al dio degli inglesi non credere mai.

Bye
Depa