martedì 11 giugno 2013

Orchestraibaz, puntata #134 - Bassate

Stasera avevo voglia di bassate profonde, e così è stato per (quasi) tutto il set.

Non tutti i dischi sono nuovi e molti sono anche hittoni, ma chissenefrega: avevo necessità di bassone rotolone che ti scuote lo stomaco, per cui c'è tanto Maceo Plex, che i bassoni li sa fare proprio bene bene come nel caso dell'hittona di quest'estate, "Galactic cinema", e tante di quelle etichette che hanno dominato il suono dell'ultimo paio d'anni a colpe di bassate più o meno pop, quindi Crosstown rebels, Hot creations, Visionquest e Wolf+lamb.

C'è spazio anche per un paio di dischi un po' più oldschool ma sempre col bassone importante, come "Keep control" di Sono, di cui recentemente sono usciti dei remix nettamente inferiori all'originale, e il classicissimo remix con le percussioni zoppe dei Mood II Swing per gli Smoke city, gran capolavoro.

Alla fine, però, il mood delle bassate scema un po' perchè avevo voglia di suonare qualcosa dell'ottimo album dei Disclosure, per cui c'è una virata piuttosto netta verso cose garageose e mediovecchie, ma non vuol dire che non si goda: tutt'altro.

La chiusura, poi, è in mano a una via di mezzo tra i suoni garage e le bassate, impersonificata dal (boh?)step in voga l'anno scorso.

In sostanza:

Boris Dlugosch & Roisin Murphy - Look around you (Maxxi soundsystem rmx) (Golden city sounds)
Stee Downes final djs - One day in the sun (Teenage mutants rmxs) (Kiez beats)
Footprintz - Uncertain change (Maceo Plex rmx) (Visionquest)
Sono - Keep control (Code blue)
Tanner ross - Goodbye summer (!K7)
Art department - Without you (Crosstown rebels)
Hot natured - Forward motion (Hot creations)
Maceo Plex - Galactic cinema (!K7)
Rennie Foster - Heart shaped shadow (Gpal rmx) (Klik)
Ali Love feat. Kali - Emperor (Maceo Plex last disco rmx) (Crosstown rebels)
Slow hands & Tanner Ross - All the same (Baby Prince & The Bamboozla rmx) (Wolf + lamb)
Smoke city - Mr. gorgeous (Mood II Swing vocal mix) (Virgin)
Benoit & Sergio - Principles (DFA)
Benoit & Sergio - $100 bill (Hot creations)
Disclosure feat. Eliza Doolittle - You & me (Island)
Royksopp - 49 percent (Virgin)
Artful dodger feat. Craig David - Re-rewind (Public demand)
Shola ama - Imagine (Asylum rmx) (WEA)
La roux - I'm not your toy (Jackbeats rmx) (Polydor)


Se avete voglia di sentire lo stomaco vibrare a colpi di bassone, basta scarricare il set di stasera cliccando su qui, ma io non mi assumo responsabilità, mentre qui ci si può iscrivere al podcast per avere automagicamente le puntate nuove, (quasi) ogni lunedì.

martedì 4 giugno 2013

Orchestraibaz, puntata #133 - Personalità emergente

E' capitato spesso su queste paggine di iniziare un set con un'idea in mente e di finirlo in tutt'altro modo: questo è uno di quei set.

L'idea iniziale era di suonare tanti di quei dischi chiusoni e looposi, magari tre per volta tuttiassieme facendo del virtuosismo, e in effetti è così che s'è iniziato, a colpi di Happa e David Alvarado (sempre sia lodado), ma poi.

Poi come al solito succede che pensi "però, assieme a questo disco ci starebbe bene quest'altro, e poi ecco ora quest'altro", e la musica ti guida lei e ti porta un po' dove vuole, e i dischi si suonano da soli e tu non fai altro che incanalarne il volere.

Oggi è capitato che a fianco al Drumcode citazionista di Roberto Capuano ho pensato "però, qui ci starebbe bene quel vecchio Bryan Zentz", forse influenzato dall'aver sentito tutt'oggi il set per i 20 anni del Rex di Parigi con Carl Cox, che ai tempi lo strasuonava, e da lì in poi la musica ha preso il sopravvento.

Certo, partire con l'idea di suonare chiuso e looposo e trovarsi con le mani al cielo a cantare "Lie to me" degli Slam è una bella virata, però devo dire che non è venuta malaccio (e graziarcà, capolavori come "Lie to me" dove li metti li metti fanno la loro porchissima figura).

Sempre influenzato dal set del Rex di cui sopra, poi, il set si chiude con un disco di quelli da niente, uno di quelli che davvero bleah se ne poteva fare a meno, e in mezzo c'è tanto di saltellare gioiosamente, tanto gruvo rotolone come piace a noi giovani.

In rigoroso ordine cronologico, quindi, partendo oscuro e andando verso dischi sempre più protagonisti:

Deadbeat - Yard (Blkrtz)
Four tet - Jupiters (Happa rmx) (Text)
Joy O & Boddika - Dun dun (Sunklown)
Ricardo Villalobos - Hansup (Raum)
David Alvarado - Tiko (Estooj)
Joy O - Ellipsis (Hinge finger)
Mosca - Accidentally (Hypercolour)
Roberto Capuano - Vertigo (Drumcode)
Bryan Zentz - D-clash (Intec)
Eddie Amador - House music (Filterheadz rmx) (Yoshitoshi)
Shakedown - At night (Kid creme rmx) (Defected)
Dave Clarke - The compass (Wink south philly pass) (Skint)
Daft punk - Da funk (Armand Van Helden's 10 mins of funk mix) (Virgin)
Alex Kid - Don't hide it (F com)
Chemical Brothers - Saturate (Virgin)
Slam - Lie to me (Soma)
Octave one - Blackwater (430 west)
Los Hermanos - Quetzal (Los hermanos)
Joe Smooth - Promised land (DJ International)
Laurent Garnier - The man with the red face (Mark Knight & Funkagenda rmx) (Toolroom)

Come sempre, per chi volesse vedere cosa succede quando si resta in balia dei dischi, si può scarricare il set per risentirlo da qui, mentre qui ci si può iscrivere al podcast per avere automagicamente le puntate nuove, (quasi) ogni lunedì.

martedì 28 maggio 2013

Orchestraibaz, puntata #132 - Rasserenamenti

Di solito qui si parte festosi, o moderatamente allegri, per poi incupirsi strada facendo: oggi invece è andata al contrario, con una conclusione di quelle che più festose non si può.

E dire che la partenza era stata molto tranquilla, con due delle tracce più tranquillone e romanticone dell'album dell'anno intervallate da altre cosettine tranquille, di quelle adatte ai momenti in cui il sole non è ancora del tutto tramontato ma si sa già che lo farà a breve.

Poi, prevedibilmente, il sole è tramontato, e proprio sul crepuscolo mi è partito il disco da lagrimoni, quel "Sunset" degli XX su cui tutti ci abbracciamo fortemente e cantiamo a squarciagola con gli occhioni lucidi, e poi, per girare il coltello nella piaga, una delle tracce più lacrimevoli di quello che sarebbe stato l'album dell'anno se non fosse uscito RAM, Involv3r.

E poi ancora, tanta di quella roba nuova un po' garageggiante un po' 90s che tanto piace ai giovani d'oggi, capitanati da quel George Fitzgerald che è uno dei migliori breakthrough artists della stagione invernale ormai conclusa, ma non troppa, che poi si torna in zona lacrime con lo Speicher e-sa-ge-ra-to di Kolsch che farebbe tirare le mani al cielo pure ai cadaveri, e per poi chiudere, come si diceva, festosi come non mai, a colpi di cose davvero novanteggianti, cantatoni, abbraccioni, tutti a casa felici.

In ordine di apparizione:

Lendder - Everytime you cry (Satin Jackets rmx)
Daft punk - The game of love (Columbia)
Henry Saiz - All the end of this world (Hal incandenza rmx) (Natura sonoris)
Daft punk - Beyond (Columbia)
Hot chip - No fit state (Audion rmx) (Emi)
Bot'ox - The face of another (Tuff city kids) (I'm a cliche)
The XX - Sunset (Jamie XX edit) (Young turks)
Benjamin Damage & Doc Daneeka Feat. Abigail Wyles - Battleships (Sasha Involv3r Remix) (Ministry of sound)
Rennie foster - Heart shaped shadow (GPal rmx) (Klik)
Disclosure - Boiling (Medlar rmx) (Needwant)
Close feat. Charlene Soraia & Scuba - Beam me up (George Fitzgerald rmx) (!K7)
George Fitzgerald - Nighttide lover (Hotflush)
Kolsch - Der alte (Speicher)
Dave Angel - Harlequin (Bedrock)
Mariah Carey - Fantasy (Def club mix) (Columbia)
C'n'c music factory - Pride (A deeper love)


Vuoi essere festoso anche tu insieme a me? Scarrica il set di stasera da qui e gioisci e lagrima contemporaneamente, e poi clicca qui e iscriviti al podcast, in modo da avere le puntate nuove deliverate (brrr) direttamente a casa tua ogniqualvolta ne pubblico.

martedì 21 maggio 2013

Orchestraibaz, puntata #130 - Novità e poi Daft punk

Era un po' che non mi facevo vivo su queste paggine; ho avuto un po' di sbattimenti, senza contare che quando ho voglia di scrivere di musica lo faccio di là per cui le mie voglie di scrittura sono un po' placate.

Ovviamente, però, non lo sono quelle di ascolto, che nutro sempre con molto piacere, venendo quindi a presentarvi una serie di novità piuttosto interessanti che bla, bla, bla, chi se ne frega è uscito il nuovo Daft punk ed è bellissimoaoaoaoaoaoaoaoaooooo.

Io ci ho provato a suonare un po' di altre novità interessanti, poi però quel Tensnake lì aveva lo stesso giro di "Give life back to music", e allora vuoi non metterne una, dai, solo una, dell'album nuovo?

Vabbè dai mettiamone un'altra loro, da "Discovery", che ci sta sempre bene.

Ah però guarda, questo Ting tings ha la ghitarrina, quasi metto quello là con la ghitarrina festosa.

Magari provo a fare dei numeri coi cue points con quello di Moroder?

Vabbè dai allora vediamo se è vero che il grattone di "Contact" richiama quello di quando ero giovane, di "Rock'n'roll" (cazzo, sì).

E allora chiudiamo con la mia traccia preferita loro di sempre, suvvia, che è finita l'ora e bisogna staccare.

Hud mo - Pleasure (Pleasure principle)
Locked Groove - Do it anyway (Hotflush)
Phoenix - Entertainment (Hot natured rmx) (DFA)
FCL - It's you (MK Rmx) (Defected)
Deetron feat. Ovasoul7 - Out of my head (Music man)
Footprintz - Uncertain change (Maceo Plex rmx) (Visionquest)
Rachel Row - Follow the step (Justin Martin rmx) (Pets)
Flight facilities - I didn't believe (Future classic)
Shit robot - Feels real (Extended dance version) (DFA)
Sugardaddy - How long (Tensnake vocal mix) (EMI)
Daft punk - Give life back to music (Columbia)
Daft punk - Something about us (Virgin)
The ting tings - Shut up and let me go (Greg Wilson edit) (Not on label)
Daft punk - Lose yourself to dance (Columbia)
Daft punk - Giorgio by Moroder (Columbia)
Daft punk - Contact (Columbia)
Daft punk - Rock'n'roll (Virgin)
Daft punk - Phoenix (Virgin)

Sono un fanboy dei due robot, non ne ho mai fatto mistero.

Lo sei anche tu? Vorresti diventarlo? Scarrica il set di stasera e scopri solo alcune delle magie che si possono fare coi loro dischi!

Clicca qui, e portatelo a casa, e giacchè ormai qui non succedono cose tanto spesso, clicca pure qui e iscriviti al podcast, così saprai automagicamente quando esce qualcosa di nuovo senza dover venire qui periodicamente.

martedì 30 aprile 2013

Orchestraibaz, puntata #130: Tramonto deepeggiante

E insomma che finalmente sembra essere arrivata la stagione non del tutto merdosa, anche se il meteo mette pioggia anche per il resto di questa settimana, per cui finalmente ho potuto iniziare a suonare col sole che sta tramontando e finire col buio, che è un po' il contesto che preferisco in assoluto.

Si è partiti sul tranquillone andante, coi PBR streetgang che remixano Little boots e con Lauer, che è uno che pare fattapposta per il tramonto, poi si è andati verso della deep house abbastanza canonica anche se nuova, di quella da "sculetto moderatamente sorseggiando una roba e sorridendo gioiosamente", poi avevo voglia di suonare il remix nuovo, esagerato, di MK su Lana del Rey, e poi da lì sono successe cose.

Tipo che mi è partito un po' di mood anni '90, sia originali che rivisitati nuovi, e mi sono scappati due classiconi, uno sentito suonare da Nick Monaco a Elita qui qualche tempo fa e l'altro invece orgoglio italiano nel mondo; poi però ho guardato fuori, e il sole era definitivamente tramontato.

Ed ecco che le atmosfere si fanno più cupe, ma solo per poco, perchè parlando di orgoglio italiano nel mondo è stato un gran piacere suonare la nuova uscita di un gruppo di miei concittadini su Bosconi Extra, davvero lussuosa nel suo essere Aril-Brikheggiante, e dopo un disco così vuoi non suonare degli Aril Brikha?

In effetti no, non vuoi, ne vuoi suonare quattro tutti assieme, che tanto sono tutti meravigliosi e Aril non tradisce mai.

Inzomma:
Little Boots - Superstitious heart (PBR Streetgang rmx) (20:20 vision)
Touch Sensitive - Pizza guy (Lauer rmx) (Future classic)
Anthony Middleton - Till the end of... (Get physical)
Eli Escobar - Drifting (Nurvous)
Kraak & Smaak - The future is yours (Kraak & Smaak rmx) (Jalapeno)
Fort Romeau - Love (Dub) (Spectral)
Lemonade - Big changes (True panther)
Lana del Rey - Summertime sadness (MK feel it in the air rmx) (Polydor)
Prince Club, Poepon & Mars Volta - Before (Nurvous)
Crystal waters - 100% pure love (Mercury)
New jack city - Gimme that chance (Music is love)
Black Box - Ride on time (Out)
Chris Minus & Skai - High as a mountain (Mosca rmx) (Sirch)
Groove armada - Stevie latenight (Hypercolour)
Le macchine - Eternal sample (Bosconi extra)
Aril Brikha - Room 337 (Art of vengeance)
Aril Brikha - Palma (Art of vengeance)
Aril Brikha - Fuknit (Art of vengeance)
Aril Brikha - Groove la chord (Art of vengeance)

Ovviamente non è indispensabile il tramonto per godere di codesta musica, anzi, si può farlo over and over again a qualsiasi ora del giorno: basta scarricare il mixato da qui per averlo sempre con sè, come per avere sempre con sè tutte le puntate nuove basta cliccare qui e qui ci si può iscrivere al podcast per averle automagicamente, (quasi) ogni lunedì.

martedì 16 aprile 2013

Orchestraibaz, puntata #129 - Elita 2013 special

Puntata speciale, dedicata al festival che ha animato la mia ridente cittadina nella settimana appena passata e che la fa sembrare, per una settimana l'anno, una città europea e non il solito paesello di campagna.

Con la scusa del salone del mobile (che ogni anno è sempre più giusto un pretesto per fare roba che coi mobili c'entra niente), in questa settimana sono passati da Milano un sacco di artisti interessanti, la maggior parte dei quali raccolti sotto l'egida di Elita festival, ormai una vera e propria istituzione in ambito clubbing non solo italiano, al punto che persino ResidentAdvisor lo includeva nei festival migliori del mese di aprile.

Complici anche le prime giornate di sole dell'anno, è stata davvero una gran bella settimana, animata da set molto piacevoli, alcuni dei quali mi sono perso e alcuni dei quali non mi stavano nel set di stasera: mi pareva giusto però rendere un doveroso tributo a un'organizzazione che non solo in questa settimana dell'anno regala da sempre cose strafighe alla nostra cittadina.

In realtà non c'è stato solo Elita, alcuni eventi molto fighi ci sono stati anche al di fuori del festival "ufficiale", tipo Mano le tough e Jimmy Edgar venerdì sera, a cui ho presenziato, o lo showcase della Hessle audio che mi è scocciato un sacco perdermi ma era di mercoledì (WTF?).

Insomma, questa puntata è costituita solo da tracce di artisti che sono passati da Milano la settimana scorsa: non sono tutti perchè non ci sarebbero mai stati in un'ora o giu di lì e non sono tutti quelli che ho visto (anzi da alcuni, come Loco Dice, mi sono tenuto accuratamente alla larga), ma sono quelli che hanno costituito gli highlights principali del festival.

Oltretutto, mi ha fatto piacere non solo vedere i set esagerati di Lindstrom, John Talabot e James Holden, ma anche avere un pretesto per risuonare delle chicche che non riprendevo in mano da un po', e che col mio setup nuovo vengono proprio benino, tipo i quattro Villalobos assieme.

Bando alle ciance!

La tracklist di oggi è la seguente:

John Talabot feat. Pional - So will be now (Permanent vacation)
Esperanza - Aliante giallo (Gomma)
Four tet - Angel echoes (Jon Hopkins rmx) (Domino)
Mano le tough - Moments of truth (Permanent vacation)
Benoit & Sergio - Let me count the ways (Spectral)
James Holden - 10101 (Border community)
TEED - Household goods (Mano le tough rmx) (Greco-roman)
Ricardo Villalobos - Primer encuentro latinoamericano (Sei es drum)
Ricardo Villalobos - Fizheuer zieheuer (Playhouse)
Ricardo Villalobos - Enfants (Sei es drum)
Ricardo Villalobos - Dexter (Playhouse)
Loco dice - La esquina (Desolat)
John Talabot - When the past was present (Permanent vacation)
Lindstrom - Faar-i-kaal (Feedelity)
Lindstrom - Vor-sako-ov (Feedelity)
Benoit & Sergio - $100 bill (Visionquest)
James Holden - Nothing (Loaded)

Per rivivere almeno una parte della settimana appena passata si può scarricare il set da qui, ma io non mi assumo responsabilità, mentre qui ci si può iscrivere al podcast per avere automagicamente le puntate nuove, (quasi) ogni lunedì.

Orchestraibaz, episode #129 - Elita 2013 special by Raibaz on Mixcloud

martedì 19 marzo 2013

OrchestRaibaz, puntata #128 - Progressive vecchia e nuova

E' uscito uno dei dischi più attesi degli ultimi anni, più volte annunciato e rimandato e a un certo punto pareva pure cancellato, ma finalmente ce l'abbiamo: sto ovviamente parlando di Involv3r, l'ennesima manifestazione di quello che una volta la stampa specializzata chiamava "The son of god".

E quale occasione migliore per rispolverare un po' di progressivate vecchio stile?

Non che fosse previstissimo, ma quando ho messo su il remix di Sasha degli XX poi i due John Creamer e Stephane K uno dopo l'altro si sono praticamente suonati da soli, come pure l'inossidabile remix di Holden per Britney Spears, che come la cravatta grigia va su tutto e su una delle meglio tracce di Involv3r sta proprio daddìo.

Ma non è tutto, in realtà, ci sono un sacco di altre novità gustose che sarebbe ingiusto tralasciare per via dell'uscita di Involv3r: c'è il remix album degli Azari & III, qui presente con un interessante giochino di incastri originale/remix e che ha un po' di altre tracce interessanti che probabilmente capiteranno su queste paggine prossimamente, ma c'è anche il nuovo W+L che fa sempre il suo e un Lindstrom in grande forma in combo con l'altro svedese baffuto.

E c'è pure un remix nuovo di Moullinex, che continua a partorire materiale di altissimo livello dal suo album dell'anno scorso, a dimostrazione che era davvero un album della madonna, ma ora gradiremmo sfornasse qualcosa di nuovo.

Tra una cupezza e una melodia, mi è scappato anche un classicone made in Matthew Herbert, gentilmente suggeritomi dall'ottimo set di Jacques Greene di sabato scorso al Tunnel, anch'esso sempre elegante e sempre in grado di fare una figura eccelsa, seguito immediatamente da un altro giochino remix/remix in cui il buon Oneman si trova di fronte all'improbo compito di non sfigurare subito prima di un Sasha in gran spolvero, e bisogna dire che ce la fa ampiamente.

Riassumendo e mettendo in fila le cose una dopo l'altra:

Marc Romboy & Ken Ishii - Helium (Systematic)
Isolée - Allowance (Pampa)
Unkle - Invasion (Medway vs. Pete Gawtry rmx) (Global underground)
Moullinex - Darkest night (Xinobi rmx) (Gomma)
Kamp! - Melt (Midnight magic rmx) (Discotexas)
Azari & III - Into the night (Permanent vacation)
Azari & III - Into the night (Prince language rmx) (Permanent vacation)
Lindstrom - Faar-i-Kaal (Todd Terje edit) (Feedelity)
Lindstrom & Todd Terje - Lanzarote (Olsen)
Slow hands & Tanner Ross - All the same (Baby Prince & The bamboozla rmx) (Wolf+Lamb)
Moloko - Sing it back (Herbert's tasteful dub)
The XX - Chained (Oneman house edit) (Not on label)
The XX - Chained (Sasha Involv3r rmx) (Ministry of sound)
Moony - Dove (John Creamer & Stephane K rmx) (Positiva)
Satoshi Tomiie feat. Kelli Ali - Love in traffic (John Creamer & Stephane K rmx) (Sony)
Ananda project - Moment before dreaming (Sasha Involv3r rmx) (Ministry of sound)
Britney Spears - Breathe on me (Holden dub) (Not on label)

La combo "lezione di storia della progressive house" / "lezione di futuro della progressive house (ad opera di Sasha)" è liberamente scarricabile e riascoltabile cliccando su qui, mentre qui ci si può iscrivere al podcast per avere automagicamente le puntate nuove, (quasi) ogni lunedì.

martedì 5 marzo 2013

Orchestraibaz, puntata #127 - Lampi nelle tenebre

C'è forse ancora un po' di vita nella techno.

Ovviamente non mi riferisco a quelle palle allucinanti cariche di male di vivere e industrialità copiata dai primi Chris Liebing, ma a personaggi di lungo corso e grande esperienza come ATA e la sua Live at Robert Johnson (sul quale abbiamo in pentola di là delle cose), che ha recentemente rilasciato una compilation splendida, o Smith e Selway, che da soli o in coppia sono quasi sempre garanzia di qualità.

O ancora, a un geniaccio come Koze, di cui devo ancora sentire l'album che si preannuncia esagerato e che ormai ha trovato la sua dimensione perfetta, con quel clap croccantone che sa fare solo lui e che è solo una delle mille sfaccettature di uno dei dischi più belli dell'anno, il remix di "It's only" di un altro scarsone come Matthew Herbert.

Una volta che in un mixato infili queste cose qui, poi il resto come si suol dire vien da sè, tra giovani (relativamente) emergenti come Axel Boman e grandi vecchi come Heiko Laux, personaggi attualmente al top della forma come Martyn e figuri spariti come Donnacha Costello, di cui si sente la mancanza.

In tutto ciò, però, il meglio è forse la chiusura, con un Joris Voorn d'annata che non suonavo da tanto ma che è ancora tra i miei dischi preferiti di sempre, e non invecchia mai.

Riassumendo, in rigoroso ordine cronologico, stasera s'è suonata questa roba, a tratti cupa, a tratti viaggiosa e a tratti malinconica:

Roman Flugel - More is not enough (Live at Robert Johnson)
John Tejada - Sound of possibility (Immigrant)
Donnacha Costello - Olive (Minimise)
Marco Bernardi - Motorway (Futureboogie)
Trickski feat. Ernesto - Good time to pray (Axel Boman rmx) (Suol)
Herbert - It's only (Dj Koze rmx) (Pampa)
Aril Brikha - City Slicker (Art of vengeance)
Heiko Laux - Still lively (Kanzleramt)
Martyn - We are you in the future (Brainfeeder)
Shawn Rudiman - Uplink! (John Selway remix 2) (Art)
Carl Craig - At les (Christian Smith tronic treatment) (Tronic)
Roman Flugel - Brazil (Dial)
X-press 2 - Kill 100 (Lost heroes rmx) (Skint)
Joris Voorn - Blank (Green)

Come sempre, il tutto è risentibile over and over again, per perdercisi dentro come si può solo nella techno di qualità: basta cliccare su qui e scarricare il mixato, e invece cliccando su qui ci si può iscrivere al podcast per avere automagicamente le puntate nuove, (quasi) ogni lunedì.

martedì 19 febbraio 2013

Orchestraibaz, puntata #126 - Crescendone

Cosa succede quando hai svariate novità interessanti di tanti generi diversi e cerchi di metterle in fila seguendo un filo logico?

Succede che ne vien fuori un crescendo come non me ne uscivano da un bel po', di quelli che partono lentissimi, quasi midtempo con la vocina suadente della giovane Maya e arrivano, sforando di quasi venti minuti, a un po' di missilate di un certo spessore e di chiarissima impronta techno, per poi realizzare, mentre gli Octave one e Shed suonano assieme, che uno dei tuoi dischi preferiti di sempre (il remix di Chris Carrier di "Dog days") ci sta proprio bene, e infatti la combo è di quelle che spettinano.

Prima di lì, però, una serie di cose interessanti, tipo l'eccellente Louis la Roche che prende Kate Bush e la trasforma in una sorta di nu-french touch, o il disco di Mangiatutto e Justin Martin che è, assurdamente, per la prima metà Justin Martin e per la seconda metà Eats Everything e per tutto il tempo un trenone, o il remix nuovo meditativo di Aeroplane per l'eccellente gruppo rock della Diynamic.

Tanta roba di qualità insomma, tra la nudisco di Passaran non si può dire chi siano Tiger & Woods, è un segreto e lo UK bass di Oneman che riedita gli XX, passando per le francesate vere e d'annata e quelle d'importazione portoghese di Moullinex, per poi arrivare, come s'è detto, alla techno con la T maiuscola; il vero highlight, però, è forse la chiusa di Rennie Foster, da sempre sottovalutatissimo maestro della techno viaggiona, che a sto giro la butta verso il Giapponeseggiante.

In rigoroso ordine cronologico, quindi:

Maya Jane Coles - Back to square one (I am me)
Pool - Flex (Aeroplane rmx) (2Dyi4)
Wolf+Lamb & Soul Clap - Can't sleep (!K7)
Miguel Puente - Something going on (Akbal)
Matthew Dear - Fighting is futile (Benoit & Sergio rmx) (Spectral)
Tiger & Woods - Pitch (Editainment)
Moullinex - Deja vu (Club mix) (Gomma)
Kate Bush - Running up that hill (Louis La Roche rmx) (Not on label)
Daft punk - Aerodynamic (Virgin)
Eats everything & Justin Martin - Feather fight (Hype)
A1 bassline & Bobby Champs - Phobia (Source Unknwn)
The XX - Chained (Oneman 119 House edit) (Not on label)
Digitalism - Zdarlight (Chopstick & Jonjon rmx) (Toolroom)
Dusky - What i do (School)
Octave one - New life (Different world rmx) (430 west)
Wax - 50005 B (Wax)
Matthew Dear - Dog days (Chris Carrier rmx) (Spectral)
Bocca grande - Below my hands (Rennie Foster rmx) (Rebirth)

Siete sicuri di voler risentire tutto ciò, di partire prendendovela comoda e di ritrovarvi, dopo meno di un'ora, ad arrampicarvi sulle pareti?

Si può scarricare il set di stasera da qui, ma io non mi assumo responsabilità, mentre qui ci si può iscrivere al podcast per avere automagicamente le puntate nuove, (quasi) ogni lunedì.

martedì 5 febbraio 2013

Orchestraibaz, puntata #125 - Anni '80

Italodisco, synthpop, cose così: vuoi per via dell'album nuovo dei Footprintz in uscita il mese prossimo, che è praticamente un album di cover di roba anni '80, vuoi perchè semplicemente avevo voglia di farmi quattro risate a suonare cose italiane della mia infanzia che poi però, a risentirle, sono roba grossissima, il set di stasera è equamente diviso tra cose del decennio in cui sono nato e cose che ci si ispirano più o meno evidentemente.

Tra queste ultime, ci sono alcune ispirazioni davvero evidenti, tipo il remix di monsieur DFP per Little Boots che campiona "Into the groove" o i suddetti Footprintz che praticamente coverizzano "Enjoy the silence", o ancora l'ottimo Miami Nights 1984, un nome una dichiarazione d'intenti, ma alcuni lavori sono più sottili, tipo quelli di quel sant'uomo di Todd Terje che è sempre bravissimo a danzare sulla sottile linea tra il recupero del vecchio e le sonorità scuoticulo moderne.

E poi, parliamone, c'è Den Harrow e Sandy Marton, e l'Enrico Ruggeri missile che non ti aspetteresti.

Quindi:

Depeche mode - Shake the disease (Tiga rmx)
Imagination - Just an illusion (Lindstrom & Todd Terje rmx)
Matia bazar - Ti sento
Chromeo - Needy girl (Zdar dub)
Den Harrow - Mad desire
Modern talking - You're my heart, you're my soul (Rune Lindbaek & Todd Terje edit)
Madonna - Vogue
Footprintz - Heaven felt like night
Rufus & Chaka Khan - Ain't nobody (Hallucinogenic mix)
Den Harrow - Catch the fox
Raf - Self control
Little Boots - Headphones (Dimitri from Paris rmx)
Madonna - Into the groove
Harold Faltermeyer - Axel f
Corey Hart - Sunglasses at night
Footprintz - The fear of numbers
Depeche mode - Enjoy the silence
Sandy Marton - People from ibiza
Miami Nights 1984 - Early summer
Enrico Ruggeri - Polvere
Dave Clarke feat. Chicks on speed - What was her name? (Blackstrobe rmx)

Se non temete i capelli cotonati e le spalline, potete risentire il set - a vostro rischio e pericolo: se vi trovate con dei Wayfarer e una camicia hawaiana spalancata io non mi assumo responsabilità - cliccando qui, mentre qui ci si può iscrivere al podcast per avere automagicamente le puntate nuove, (quasi) ogni lunedì.

martedì 29 gennaio 2013

Orchestraibaz, puntata #124: House music e felicità

Stamattina qui ha nevicato: non c'entra niente col set di stasera, ma quando nevica tutti lo dicono sull'internet e non me la sono sentita di esimermi.

A differenza del solito, il mixato di oggi non ha un vero e proprio pretesto: semplicemente c'era un bel po' di dischi nuovi che avevo voglia di suonare, e come al solito di conseguenza ne sono venuti molti altri, più o meno nuovi.

Tra gli highlights principali di oggi, il disco di uno dei meglio italiani in giro, il sempre valido Spada che pare abbia in serbo cose grosse nel futuro prossimo, ma anche un sottovalutatissimo (nel senso che dovrebbe stare in tutte le chart del mondo e invece lo sentite praticamente solo qui) Ben Mono a cavallo tra l'house di ispirazione 90s e la bass music e tanto per cambiare un remix di TEED, uno che su queste paggine non s'è proprio mai mai mai visto.

Tra una storia e l'altra mi sono scappati un po' di classiconi vecchissimi (Strings of life), vecchiotti (Elena e Apparat o Tejada) e recenti ma già classici ("Howling"), ma in generale non direi che il set è giusto un'accozzaglia di disconi uno dopo l'altro, anzi sono piuttosto soddisfatto del flow che ne è venuto fuori.

Proprio da "Howling" in poi parte una chiusura a colpi di viaggioni lacrimoni e abbraccioni che mi ha portato ad andare lungo almeno di venti minuti, ma chissenefrega, avevo voglia di farlo ed è andata così.

Riassumendo:

Spada - Claire (Monique musique)
Oni Ayhun - Oar 003-B (Oar)
Waff - Eclipse (Hot creations)
Cloud9 - Do you want me baby (Dusky rmx)
TEED - Your love (Waze & Odyssey rmx) (Greco-roman)
Mathias Tanzmann - Rugby (Moon harbor)
Scuba - Talk torque (Hotflush)
Ben Mono - How it is (Plant)
John Tejada - Sucre (Palette)
Mountain people - 6.1 (Mountain people)
Tuccillo - Sabotage (20:20 vision)
The 2 bears - Ghosts & Zombies (Todd Terry dub) (Southern fried)
Soul central - Strings of life (Danny Krivit edit) (Whistlebump)
Inner city - Big fun (Just the funky beat mix) (KMS)
Ry & Frank Wiedemann - Howling (Ame rmx) (Innervisions)
Agoria - Panta rei (Jon Hopkins rmx) (Infinè)
Ellen Allien & Apparat - Jet (Bpitch control)
Nathan Fake - You are here (Four tet rmx) (Border community)

Sorpresa: nemmeno troppo nascosto nel set c'è un errore piuttosto evidente, a testimoniare che è tutto in diretta e quasi tutto improvvisato, e che il dj sono veramente io e non uno bravo: per scoprire dove, ma anche per risentire il set che è proprio bellino, basta scarricarlo da qui, mentre qui ci si può iscrivere al podcast per avere automagicamente le puntate nuove, (quasi) ogni lunedì.

martedì 22 gennaio 2013

Orchestraibaz #123 - Ipnotico e tranquillo

La settimana scorsa si è menato con gusto, gioia e revival, per cui questa settimana, forse per bilanciare, il mood è sensibilmente più rilassato, ma proprio molto.

Il pretesto della settimana (se siete passati da queste paggine più di un paio di volte ormai lo sapete, che ogni settimana più o meno c'è un pretesto da cui a catena discende l'intero set) è l'uscita prossima di due album che già ora si posizionano sicuramente tra i migliori del 2013: quello di Mano le tough su Permanent vacation e quello di Lusine su Ghostly.

In particolare, se il primo è una sorta di proseguimento ideale ed evoluzione del solco già tracciato dalla Permanent vacation con lo splendido album di John Talabot l'anno scorso, "The waiting room" (che ho già recensito di là, oltre ad aver intervistato il buon Lusine himself) è uno splendido esempio di quella roba che non è dance ma non è nemmeno pop, ma fatta bene sul serio, mica come quella roba che piace agli indie: qui non si scherza un cazzo, e le due tracce presenti nel set di stasera lo testimoniano ampiamente.

Partendo da lì, come al solito, il resto del set è venuto da sè, facilitato anche dall'uscita recente di autentiche perle come il remix nuovo di Koze su Pampa (quelle atmosfere magiche e quel clap che ti schiaffeggia dall'interno, solo lui riesce) o l'ottimo nuovo Benoit e Sergio, per poi chiudersi con un doveroso edit del baffuto norvegese che viene nella mia cittadina sabato e che non ho intenzione di perdermi per nulla al mondo.

Il mood, l'avrete capito, è dei più rilassati, e c'è una piacevole sensazione di viaggione che accompagna tutta l'ora e poco più di musica, anche se è un viaggione di quelli invernali, che si possono affrontare anche sotto il piumone: non è il viaggione con le mani al cielo degli openair, è una cosa più interiore, intimista, come quando i Pillowtalk dicono "You can stay all night, listening to the sound, of the lonely beating of your heart" in un classicone recente ma non troppo.

Insomma, in rigoroso ordine cronologico e in tutto il suo splendore, la tracklist di stasera dice così:

Mano le tough - Dreaming youth (Permanent vacation)
Herbert - It's only (Dj Koze rmx) (Pampa)
Lusine - First call (Ghostly)
The/Das - Keep this (Tale of us rmx) (Life and death)
Mano le tough - Nothing good gets away (Permanent vacation)
Pillowtalk - Soft (Life and death rmx) (Life and death)
Lawrence - Gardens of moss (Mule)
Joe Goddard - Gabriel (Greco-roman)
Aril Brikha - Definition of d (Art of vengeance)
Tuccillo - Kalimba (20:20 vision)
Benoit & Sergio - $100 bill (Hot creations)
ESP - It's you (Dj T 2012 edit) (Get physical)
Michael Jackson - I can't help it (Tangoterje edit)

Si può godersi l'ipnosi viaggiosa di stasera over and over again, scarricando il set da qui, mentre qui ci si può iscrivere al podcast per avere automagicamente le puntate nuove, (quasi) ogni lunedì.

martedì 15 gennaio 2013

OrchestRaibaz, puntata #122 - Oldskool rave!

Anno nuovo, dischi vecchi!

Sarà il set di Lone di sabato sera, composto quasi interamente da dischi rave dei primi anni '90, sarà che poi domenica pomeriggio ho trovato una bancarella di dischi e sebbene non ne comprassi più da un sacco non ho potuto resistere al richiamo del singolo di Smack my bitch up e del remix di Todd Terry di "Missing" degli EBTG, morale che stasera mi sono tuffato nell'archivio dei miei dischi vecchi e ne sono riemerso con un bel po' di perle, molte delle quali in solida plastica nera.

Il set di stasera, quindi, è composto in larghissima parte da alcuni dei grandi eroi e pionieri della scena techno, da Plastikman in versione intellettuale a Wink, dai primissimi Prodigy a Jeff Mills sotto falso nome: dischi quasi tutti di un periodo in cui io facevo si e no le medie, e che ho riscoperto e comprato diciamo "postumi", ma comunque capolavori in grado di resistere senza batter ciglio allo scorrere del tempo e di suonare ancora splendidi, anche vent'anni e passa dopo.

Alcune hittone colossali di quelle che conoscono anche grandi e piccini, tipo "Plastic dreams" o "Out of space", alcuni un po' meno noti come i due remix spettacolari di Dave Angel, tutti (o quasi) anni '90, tutti rave.

In rigoroso ordine di apparizione:

Fuse - Dimension intrusion (Plus 8)
Rhythm is rhythm - Strings of life (Transmat)
Jaydee - Plastic dreams (R&S)
Depeche mode - Free love (Wink vocal interpretation) (Mute)
Moby - Go (Barracuda mix)
True faith feat. Bridgett Grace vs. Final cut - Take me away (Network)
Prodigy - Charly (XL)
Altern8 - Evapor8 (Network)
Future sound of london - Landmass (Sony)
Ken Ishii - Misprogrammed day (Dave Angel rmx) (R&S)
Ken Ishii - Extra (Dave Angel rmx) (R&S)
Josh Wink - How's your evening so far (Ovum)
Underworld - Push upstairs (JBO)
Prodigy - Out of space (XL)
Underworld vs. Plump djs - Born sloppy (Not on label)
Dave Clarke feat. Chicks on speed - What was her name (Blackstrobe rmx) (Skint)
Jonny L - Hurt you so (Yo! yo!)
Plastikman - Krakpot (Moby rmx) (Plus 8)

Come sempre, si può scarricare il tuffo nella storia di questa settimana cliccando su qui, mentre qui ci si può iscrivere al podcast per avere automagicamente le puntate nuove, (quasi) ogni lunedì.

mercoledì 9 gennaio 2013

Tenax Exhibition: portare il clubbing a un livello superiore

Sono sempre un po' titubante quando si tratta di scrivere di cose fatte da persone che considero amiche, non tanto per il timore di essere tacciato di chissà che conflitto di interessi ma più che altro perchè temo di non riuscire ad essere obiettivo: è il motivo per cui rarissimamente parlo, qui e in giro, delle release su Exprezoo nonostante spesso e volentieri siano vere e proprie perle, e il motivo per cui ho atteso finora per scrivere qualcosa su questa iniziativa del mio amico Melkio in collaborazione col Tenax.

Alla fine, però, è una cosa così figa che nonostante molte delle persone coinvolte siano miei amici o almeno conoscenti non posso esimermi dal dargli quel minimo di risonanza che posso attraverso il mio miserrimo blogghettino: in buona sostanza, il concept è una cosa già vista altre volte, ossia un contatto tra il mondo del clubbing e quello del design (che poi sono i due mondi in cui vive il buon Melkio, a vederla tutta, quindi capisco che l'idea gli sia venuta semplicemente), ma sono gli attori in gioco e la realizzazione a renderla davvero speciale.

Le figure coinvolte, infatti, sono di grandissimo spessore su entrambi i fronti: se dal versante clubbing a tenere le fila del discorso e ospitare l'iniziativa è un pilastro della scena italiana come il Tenax, la parte design è invece in mano a un'altra autentica istituzione italiana del settore, lo IED.



Ma non solo: al di là delle istituzioni che ospitano e organizzano la manifestazione, molte delle persone in gioco fanno parte del gruppo di amici che ho conosciuto nell'arco di questi anni di clubbing: oltre a Melkio, infatti, anche la crew di Exprezoo al completo con Alexxei e Nig e Davem prenderà parte all'evento, sia al party di apertura che all'esposizione dato che proprio Davem è uno degli artisti che espongono.

Morale, l'idea di mettere insieme il mondo del clubbing non è affatto nuova, anzi, i due settori spesso e volentieri comunicano e si avvicinano (basti pensare anche solo al florilegio di eventi che popolano la mia cittadina durante la settimana del Salone del mobile e che sono cresciuti fino a diventare Elita, uno dei più importanti festival italiani), ma accoppiare i due mondi fuori dai club, in modo da mostrare anche all'esterno e con maggiore risonanza cosa significhi davvero vivere il clubbing, e farlo con protagonisti di questo livello, per me è un win assoluto.

E non solo perchè ci sono dietro (e dentro) molti miei amici.

martedì 8 gennaio 2013

Anno nuovo, parole nuove

Se siete passati da queste paggine in qualche momento della storia vi sarete probabilmente accorti che mi piace scrivere di cose della musica elettronica di noi giovani.

A furia di farlo, viene naturale fare amicizia con altri personaggi che condividono la stessa passione e che magari la mettono in pratica anche a livelli un po' più alti di quello, amatoriale e dilettantistico, a cui si è abituati qui, e siccome pare che le cose che scrivo abitualmente non siano del tutto folli (o almeno, non quanto sembrerebbe) a volte capita anche che si combini qualcosa insieme.

E' capitato quando alcune mie parole sono finite su un giornale cartaceo, capita spesso e volentieri con gli amici di zero.eu, e ora, sempre tramite quel sant'uomo di Damir Ivic che già mi aveva chiesto di scrivere sul Mucchio, è capitato con Soundwall, che volendola vedere un po' ottimisticamente e ad ampio respiro è una sorta di ResidentAdvisor italiano.

Alle volte sono stato un po' critico nei confronti di qualche errore di gioventù del team, ma ho avuto modo di parlare con i fondatori e il progetto che hanno in mente è piuttosto interessante, per cui mi fa piacere provare a dargli una mano, anche perchè dal mio punto di vista è anche un modo per accedere a un sacco di musica nuova e per avere la possibilità di parlare con alcuni dei miei artisti preferiti, tipo Lusine che adoro e che mi ha fatto un sacco piacere intervistare per il mio primo post.

"E questo blogghe?"

Continuerà a vivere la propria vita, coi podcast settimanali che (giuro) dovrebbero ripartire da lunedì prossimo e una serie di altre cose, ovviamente, visto che ormai ci sono affezionato, per cui i miei tre lettori abituali possono non aver nulla da temere.

Per intanto, io continuo a scrivere parole di musica, che mi piace, e spero non dispiaccia anche a voi che leggete; se dovesse dispiacervi, come si suol dire, zzivostri.

lunedì 7 gennaio 2013

Native Instruments Traktor Kontrol Z2: il mio giochino nuovo

Ormai è da qualche tempo che me lo sono portato a casa e ho avuto modo (e soprattutto tempo) di giocarci degnamente, quindi è il caso che ne scriva le mie impressioni.

I fatti: il mio vecchio mixer, un eccellente Nuo4 che avevo comprato usato un bel po' di anni fa (non saprei dire quanti, ma sicuramente più di 5, giacchè abitavo ancora nella casa vecchia), cominciava a mostrare i segni del tempo: canali che frusciano, rotelle che non girano più tanto bene e cose del genere, senza contare che recuperare un po' di spazio sulla scrivania passando da un mixer a 4 canali ciccionissimo a uno più snello non mi sarebbe dispiaciuto e, soprattutto, che ogni scusa è sempre buona per comprarsi un nuovo giocattolo.

Per cui, grazie anche alla sempre valida cooperazione dell'eccellente Strumenti musicali Palma, spacciatore ufficiale di giochini musicali, ecco arrivare a casa mia l'ingombrante scatolone dell'ultima diavoleria made in Native instruments:

Un sacco di tastini e luci colorate, il sogno di ogni nerd

La scatolona contiene, oltre ovviamente al mixer, due vinili e due cd timecoded per controllare Traktor e, soprattutto, la licenza per scarricare l'ultima versione di quest'ultimo, la 2.6.

Com'è ovvio che sia dato il marchio che porta, infatti, lo Z2 non è "solo" un mixer: questa funzione, a onor del vero, la svolge piuttosto bene, visto che la sensazione tattile è molto goduriosa come pure quella acustica e che c'è tutto quello che è lecito aspettarsi da un mixer "standard", ma ovviamente quello che lo rende speciale è ciò che fa in più rispetto ai mixer "standard", ovvero la parte di controller per Traktor.

I cursori e le rotelle del mixer, infatti, fanno anche da controlli per il software NI, come pure tutti i controlli sulla parte esterna, che sono proprio quelli che esulano dalla parte "standard" del mixer e fanno cose più specifiche da digital dj come piace ai giovani d'oggi: c'è il rotellone per controllare i loop, i quattro tasti programmabili per i cue points e i controlli per gli effetti.

In particolare, i tasti per i cue points e i controlli per gli effetti sono quelli che maggiormente traggono vantaggio delle features nuove di Traktor 2.6 di cui NI si bulla ampiamente, ossia il "Flux mode", controllato dall'ultimo tasto arancione in basso, e i "Macro effects".

Se i secondi sono facilissimi da spiegare perchè sono esattamente quello che dice il nome (più effetti combinati in uno solo, tipo un delay + un filtro con l'LFO + un riverbero tuttiassieme e controllati da un parametro solo), l'altra feature nuova si fa un po' fatica a capirla: in sostanza, se il flux mode è attivato, tenendo schiacciato il tasto dei loop o il tasto di un cue point Traktor suonerà il loop o il cue point selezionato, ma il flusso (appunto) della traccia rimarrà invariato, col risultato che al rilascio del tasto la traccia proseguirà come se non avessimo loopato o cuepointizzato (signore della lingua italiana perdonami) nulla.

Da spiegare a parole è un casino, da fare, da vedere e da sentire è molto più immediato, quindi o vi cercate uno dei tutorial che pullulano su Youtube o, meglio ancora, ne apprezzate l'utilizzo nel podcast settimanale, che riprenderà a breve dalla pausa natalizia, del tenutario del qui presente blogghe.

In definitiva, sono soddisfatto del mio acquisto?

Avoglia, soddisfattissimo, suona daddìo, ha aggiunto un sacco di possibilità e di luci colorate al mio arsenale di digital dj amatoriale e ha soddisfatto il mio desiderio di giocattoli tecnologisci nuovi, quindi total win.

L'unica cosa che non capisco, è come possa essere utile a dei dj più che amatoriali per suonare in contesti più evoluti della propria cameretta: da portare in giro è piuttosto ingombrante, non è esattamente come portarsi a spasso un X1, o uno X:one 1D dell'Allen & Heath (che possiedo ed è largo praticamente un terzo) e in ogni caso non è "solo" un controller, per cui non riesco a immaginarmi il dj famoso che se lo porta appresso andando a suonare nei locali; di contro, non riesco neanche a immaginarmi il locale che se ne dota come mixer, perchè alla stessa cifra si trovano dei "solo" mixer nettamente migliori e questo in più offre solo la parte di controllo per Traktor, che non è ancora uno standard de facto per il digital djing (a onor del vero, credo sia compatibile anche coi vari Serato e simili, ma è evidentemente disegnato per Traktor).

In sostanza, lo vedo come il giocattolo definitivo per i bedroom djs come me, ma non riesco a immaginarne l'utilizzo in contesti un po' più grandi.

Spero di sbagliarmi e che qualcuno mi illumini, perchè al di là di questo è un gran bello strumento.