mercoledì 25 aprile 2012

Orchestraibaz, puntata #106 - Sbilenco e ipnotico

Non saprei dire bene perchè, ma oggi avevo voglia di suonare un po' di cose di uno dei miei artisti preferiti, forse il mio preferito in assoluto.

Forse perchè ho scoperto che un mio amico va a vederlo a NYC, nella rarissima veste di Horror inc., mentre io non l'ho mai visto live, o forse perchè stamattina mi è capitato per caso nel lettore mp3 un suo remix nuovo, fatto sta che avevo voglia di suonare un po' di cose di Akufen.

Stavolta, però, non le sue cose belle secche e col groovone rotolone, tipo "Quebec nightclub" o il lato "solito" delle sue "reinterpretations" su Minus, ma, appunto, il suo lato "Horror inc.", quello un po' più intimista e rarefatto, abbastanza affine se vogliamo al clima piovoso che affligge l'itaglia in questi giorni.

Insomma, Marc Leclair questa settimana occupa quasi un terzo del set, ma il resto degli artisti non è certo composto dagli ultimi degli stronzi: possiamo forse ignorare personaggi come Koze, Anthony Collins o Chymera?

Possiamo forse lasciar passare sotto silenzio etichette come la Perlon o la Dial?

Ovviamente no, per cui per stavolta la tracklist arriva così, subito, senza indugi:

Dj Koze - Let's love (International records)
Anthony Collins - Reeves (Curle)
Maximillion Dunbar - Polo (Lauer rmx) (Play at robert johnson)
Plej - Blue (Akufen's different shade of blue rmx) (Exceptional)
Chilly Gonzales - Knight moves (Lone rmx) (Boysnoize)
Chymera - Umbrella (Ovum)
Loco Dice - Paradiso (Cadenza)
Guillaume & The coutu dumonts - They only come out at night (Musique risquee)
Roman Flugel - Damn whistle (Dial)
Mark E - Call me (Dixon edit) (Merc)
STL - Lost in brown eyes (Perlon)
Horror inc. - A dream within a dream (Perlon)
Richie Hawtin - Forcept 01 (Akufen reinterpreation) (M_nus)
Akufen - My way (Daniel Bell rmx) (Force inc.)
Todd Terje - Snooze 4 love (Running back)

Insomma, c'è un sacco della classica "sbilenchità" di Akufen, ben rappresentata anche da Guillaume & the coutu dumonts (che proprio sull'altro lato di quel disco, bellissimo, ha un remix di - guardacaso - Horror inc.) e da "grandi vecchi" della techno come Roman Flugel, che dove lo metti lo metti sa fare sempre praticamente tutto.

Meno danzabilità per oggi, quindi, ma più introspezione, più melodia, più musica da ascolto, anche se ovviamente lo sculettamento e l'ondeggiamento della testa sono, come al solito, inevitabili.

Quando non sono molto convinto dei miei mixati immagino traspaia da queste paggine, ma a sto giro è venuto davvero bene, per cui vi consiglio caldissimamente di scarricarlo da qui e sentirlo e risentirlo N volte come farò io, mentre qui c'è il feed RSS del podcast da incragnare nel vostro iTunes/Winamp/Google reader/quant'altro, per essere sempre aggiornati con le puntate nuove.

mercoledì 18 aprile 2012

Orchestraibaz, puntata #105 - Discoball porno

Pim, pum, pam, cambio radicale di mood rispetto all'ultima puntata!

Nella puntata precedente ci eravamo lasciati con quel malanimo mogio e piovoso di personaggi come Burial e Martyn, oggi invece si spariglia lo sparigliabile e si fa un set, se possibile, agli esatti antipodi.

L'opposto dell'oscurità dell'ultima volta è la frivolezza sconfinata che solo la disco è in grado di offrire, tra paillettes, sax e cantati da diva, oggi rappresentati più che degnamente da due delle voci più importanti della storia della disco come Loleatta Holloway e Thelma Houston, ma non è tutto: a completare il mood frivolo e gioioso settantaottanteggiante del set di stasera c'è anche della roba italica, fatto piuttosto raro su queste paggine, ma è roba italica di un certo spessore.

Se la scelta di "Splendido splendente" è forse un po' scontata (ma che cazzo me ne frega, alla fine, è comunque un capolavoro), devo ammettere che Alan Sorrenti è una bella curveball di quelle che non te le aspetteresti ma seminano goduria in grandi e piccini, per cui mi dò una bella pacca sulla spalla da solo :)

La seconda metà del set, dopo l'esplosione di grandi classici, è invece dedicata a cose un po' più nuove, tipo il mashup esagerato di Jamie Bull che è in giro da più di un anno ma fino a pochi giorni fa era in mano solo a pochi selezionati e che poi Jamie stesso, forse per via delle enormi pressioni (anche mie) a cui era gentilmente sottoposto, ha deciso di rilasciare for free, o l'eccellente nuovo Kraak & Smaak, o ancora il solito Dimitri da Parigi che non sbaglia mai un colpo anche quando remixa i soliti ottimi Holy Ghost.

Insomma, c'è un sacco di felicità (vogliamo parlare dell'Herr styler buffissimo scoperto grazie a quel grosso di Aeroplane?) e di gaiezza, che alla fine è arrivata la primavera ed è ora di esser gioiosi.

Riassumendo e andando con ordine:

Sister Sledge - Lost in music (Dimitri from Paris rmx) (Rhino)
Teenade DJ aka Greg Wilson - Time and place (Not on label)
Ed Wizard & Disco double dee - Flip da beat (Greg Wilson rmx) (Editorial)
Loleatta Holloway - Love sensation (Salsoul)
Donatella Rettore - Splendido splendente (Ariston)
George Michael - Outside (Epic)
Alan Sorrenti - Figli delle stelle (Carrere)
Thelma Houston - You used to hold me so tight (MCA)
Lovebirds - Tuesday (Jamie Bull mashup re-edit) (Not on label)
Moon Boots - Got somebody (French express)
Herr styler - Zero ghosts out the door (Eskimo)
Kraak & smaak - Runnin' (Jalapeno)
Sare Havlicek - 12 fingered chime (Nang)
Holy ghost! - It's not over (Dimitri from Paris erodisco rmx) (DFA)
Joe Smooth - Promised land (BCM)


Alcuni passaggi, soprattutto nella prima parte coi dischi che hanno la batteria suonata a mano e quindi spesso e volentieri vanno fuori tempo da soli, sono un po' così, ma si può comunque risentire tutto sto ben di dio scarricando il set di stasera da qui, mentre qui c'è il feed RSS del podcast da incragnare nel vostro iTunes/Winamp/Google reader/quant'altro, per essere sempre aggiornati con le puntate nuove.

lunedì 16 aprile 2012

Una nuova avventura

C'è aria di novità in casa Raibaz.

Non è per via della settimana del fintointellettuale in occhiali grossi che inizia oggi, su cui potrei anche decidere di scrivere qualcosa più in là, ma perchè ho cambiato lavoro.

Non è stata una scelta facile per certi versi, soprattutto perchè ha comportato l'abbandono di un team con cui mi sentivo a casa, ma sotto altri punti di vista è stata una decisione inevitabile e doverosa, per cintinuare a cercare gli stimoli e le possibilità di crescita individuale che sono indispensabili nel mio mestiere (ma un po' in tutti, in effetti).

Che lavoro faccio, ora?

Non sono ancora in grado di descriverlo molto bene, ma credo che sia un problema comune a una buona parte dei knowledge worker: so per certo però che lavoro per OpenKnowledge, il cui core business è la consulenza strategica alle aziende mediograndi su temi come le dinamiche social interne all'azienda e l'innovazione, ma che fa anche un sacco di altre cose, tipo organizzare il Social business forum.

Quello che faccio io con e per loro, in dettaglio, è forse ancora presto per dirlo, dato che la mia avventura qui è ancora agli inizi: so però che, nonostante la tecnologia e il software abbiano un ruolo centrale in quello che facciamo, il grosso delle competenze interne era legato ad altri ambiti, anche molto diversi tra loro: basta dare un'occhiata alla sezione 'chi siamo' del sito per rendersi conto dell'eterogeneità delle persone che compongono il mio nuovo team.

Qui è dove entro in gioco io, col mio sapere non solo di sviluppatore ma di esperto di tecnologia a tutto tondo: questo significa che, realisticamente, dal mio lavoro nuovo mi aspetto di non dover solo scrivere del codice meraviglioso, che è la cosa che so fare meglio, ma anche di usare e condividere il mio sapere IT in ambito più vasto, dalla gestione dei progetti alla scrittura di documenti di specifica (l'incubo di ogni sviluppatore!) all'uso creativo della tecnologia per risolvere problemi diversi da quelli con cui sono abituato a confrontarmi.

"Quindi, in sostanza, hai lasciato un lavoro in cui facevi quello che sai fare meglio per andare a fare un'altra cosa che non sai se sai fare e, soprattutto, se ti piace?"

Sì.

Spaventoso, vero?

Non nego di essere un po' spaventato io per primo, ma è vero anche che uscire dalla propria comfort zone è il modo migliore, se non l'unico, per imparare cose nuove e, in definitiva, crescere personalmente e professionalmente: inoltre, l'industria del software ha quella grave malattia per cui l'evoluzione naturale della carriera di uno sviluppatore è il manager (detto in altre parole, se sei bravo a scriver codice finisci a fare un lavoro in cui non si scrive codice), per cui tanto vale iniziare a variare un po' l'insieme delle mie competenze prima possibile.

Se questa sia stata la scelta giusta o se avrei fatto meglio a trovarmi un altro lavoro qualunque da sviluppatore (cosa che avrei potuto comunque fare, visto che siamo piuttosto richiesti sul mercato), lo scopriremo solo vivendo, nel frattempo penso stamperò e mi appenderò da qualche parte questo post di Jeff Atwood, scritto quando ha deciso di mollare Vertigo e mettersi a fare il blogger e l'imprenditore a tempo pieno, attività da cui è nato StackExchange e che ha, di fatto, rivoluzionato la gestione della conoscenza tra sviluppatori e non solo.
the way I look at it, if it's not a little scary, then it's not the right choice. Failure is always an option.

martedì 3 aprile 2012

Orchestraibaz, puntata #104 - Cupi spezzettamenti

Oggi è una giornata uggiosa, di quelle in cui non si ha troppa voglia di suonare cose festose e sorridenti, ma anzi si ha più il bisogno di sfogare un po' di cupezza.

Non c'è niente di male a indugiare nel malanimo una volta ogni tanto, per cui eccoci qui, oggi, con un po' di sassate spezzettate e sbilenche ad allietare (si fa per dire) la giornata.

A farla da padrone nel set di oggi è l'album di Martyn uscito in inverno, presente con ben tre tracce, e che se non l'avete ancora sentito siete delle brutte persone: ora che il dubstep "puro" è morto, finalmente tutta la gente che arriva da quella scena lì la pianta di fare gli hipster con la puzza sotto il naso e si mette a fare della roba che si riesca a sentire davvero, e "Ghost people" è uno dei migliori esempi della rinascita di un genere che ha avuto ben poco di interessante da offrire fino a un annetto fa.

Vuoi perchè, a conti fatti, in realtà è un album techno, vuoi perchè Martyno comunque è assolutamente capace, le sue tracce qui presenti (e non solo) sono meritevolissime perchè menano con quel poco di ignoranza che basta a renderle catartiche ma senza scadere nel vergognosamente becero o nel troppo incazzato per essere interessante, cosa che spesso rischia chi si avventura in questi territori.

Un altro che di classe ne ha da vendere, ma non lo scopro certo io, è Burial, che nonostante un minimo di sovraesposizione recente (non mi stanco di ripetere che i dischi con Thom Yorke e Four tet sono dimenticabilissimi) è sempre in grado, con giusto un paio di suoni, di tratteggiare paesaggi come il migliore degli impressionisti, appena accennati ma percepibili nella loro interezza.

In mezzo tra tutto ciò c'è un po' di roba dubbeggiante vecchia e nuova, tipo il classicone di Deadbeat su Wagon repair o la roba sulla sottoetichetta più incazzata della Delsin, ma in generale oggi c'è dell'uggio a fare da contraltare alla solita festosa goduria.

E' andata così, e non è detto che sia un male, anzi.

I dischi, in sequela, sono questi qui:

Gold panda - An iceberg hurled northward through clouds (!K7)
Burial - Stolen dog (Hyperdub)
Wighnomy bros. - Bobb (Freude am tanzen)
Burial - Near dark (Viers rmx) (Not on label)
Martyn - We are you in the future (Brainfeeder)
Deadbeat - Grounation (Berghain drum jack) (Wagon repair)
Ozka - Square beauty (Ann aimee)
Martyn - Ghost people (Brainfeeder)
Radiohead - TKOL (Objekt rmx) (Ticker tape)
Locked groove - Drowning (Hotflush)
Underground resistance - Hardlife (Aaron Carl rmx) (Underground resistance)
Mike Dehnert - Pneumatic (Ann aimee)
Chris Colburn - Wide awake (8 sided dice)
Joy O & Boddika - Mercy (Sunklowun)
Martyn - Horror vacui (Brainfeeder)
Bonobo - Eyesdown (Floating points rmx) (Ninja tune)

Per sentire tutto ciò e sfogare anche voi come me il vostro uggio da primavera piovosa qui, mentre qui c'è il feed RSS del podcast da incragnare nel vostro iTunes/Winamp/Google reader/quant'altro, per essere sempre aggiornati con le puntate nuove.