venerdì 23 aprile 2010

Final fantasy XIII visto da un FFista di vecchia data

Nel vasto panorama dei videogiuochi di nome Final fantasy e dei vari epigoni e similari (tipo i capolavori dell'epoca d'oro dei jrpg su Super Nintendo) sono pochi quelli che mi sono sfuggiti, forse giusto i primi e qualche spinoff minorissimo, tipo i Crystal Chronicles per i rottami le console Nintendo di nuova generazione, ma ho nella mia collezione delle perle di rara bruttezza che mi consentono di fregiarmi del titolo di vero addicted, tipo il dvd originale di FFVII: Advent Children, o Final Fantasy X-2, o ancora un portachiavi a forma di Zell Dincht oltre, ovviamente, alla limited edition di quest'ultimo episodio.

(E si, prima o poi va a finire che rompo il porcellino e mi compro qualche action figure di quelle gigantesche, costosissime e completamente inutili tipo questa)

Morale, mi sono bullato per un cinque-sei righe solo per acquisire un minimo di autorevolezza nel parlare di Final Fantasy XIII, visto che sono d'accordo solo in parte con l'ignobile stroncatura che gli ha tributato praticamente tutta la rete.

Premessa: una serie che arriva con ottimi risultati al tredicesimo episodio rappresentando un caso (credo) unico lo fa perchè riesce a cambiare le carte in tavola ogni volta mantenendo sempre elementi comuni in grado di soddisfare l'utente affezionato e seriale, elementi che nel caso dei FF sono stranoti: i maledetti struzzacci gialli, un personaggio di nome Cid che pilota una nave volante, un protagonista misterioso che lungo la vicenda diventa un bonaccione e una serie di comprimari di lusso ben assortiti che fanno in modo che si riesca a sostenere la durata spesso enorme dell'intera vicenda.

FFXIII ha questi elementi? Si.

FFXIII è un Final fantasy nel vero senso della parola? No.

Non so dire se per via delle critiche al dodicesimo episodio, esagerato dal punto di vista ludico per via del combat system perfetto (e copiato pari pari anche da blockbuster western recenti, tipo Dragon Age: Origins) ma pessimo da quello narrativo, o se per via delle recenti tendenze in ambito videoludico secondo le quali raccontare bene una storia fa vendere molto anche se poi il sistema di gioco è quello di Dragon's Lair, fatto sta che pur mantenendo gli elementi tipici dei Final fantasy il tredicesimo episodio fallisce miseramente in quello che è più importante e meno visibile, quello ludico.

E' inutile che ce la raccontiamo, i Final fantasy non sono mai stati giochi "per tutti": Panariello in salotto con Juliana Moreira non si sognerebbe mai di passare nottate a far accoppiare quei cazzo di struzzi colorati per far venire fuori quello dorato e andare a prendersi la summon più fica di tutti i tempi, quella è roba da nerd giappi (io stesso, lo ammetto, lo struzzo dorato non l'ho mai avuto) per cui è assolutamente normale passare intere giornate a scoglionarsi di combattimenti casuali per poter finalmente battere cattivi vestiti da tamarri con personaggi vestiti ancora più da tamarri; la base di ogni FF è sempre stata la sfida, tipicamente nerd e alla base di ogni RPG, della ricerca dell'equipaggiamento perfetto, della combo di abilità devastante, del party assortito a dovere in grado di sconfiggere ogni avversario.

FFXIII tutto questo lo sfancula bellamente pur essendo il diretto successore del Final fantasy perfetto, dell'apoteosi di ogni nerd: in FFXII c'era un basilarissimo sistema di scripting del party che trasformava il giocatore in un programmatore in erba (con sommo gaudio del sottoscritto, sviluppatore sw ormai più neanche troppo in erba), in quest'ultimo pigiare attacco-attacco-attacco a ripetizione risolve il 99% degli scontri.

In FFVII c'era quel fenomenale sistema dei materia, con gli slot limitati da dividere tra abilità, potenziamenti e summon e la possibilità di combinarli tra loro (quasi) all'infinito, in FFXIII c'è uno slot per l'arma, uno (almeno all'inizio) per un accessorio, e la customizzazione del party finisce lì.

Sono poco oltre metà della vicenda principale, in FFXIII, e non sono ancora morto una volta che sia una.

Eppure, nonostante questa natura pesantemente "for dummies", FFXIII è un gran bel gioco: ovviamente non sotto l'aspetto strettamente ludico, vista la sfida quasi nulla che offre, ma sotto quello narrativo.

Per una volta, almeno finora, i clichè sono limitati e, soprattutto, ci sono molti riferimenti a uno dei picchi più alti della narrativa contemporanea: se dico che la storia è raccontata principalmente attraverso dei flashback legati a ogni singolo personaggio volti a dimostrare come tutti fossero già legati prima degli avvenimenti "presenti" forse il lettore più scaltro capisce già a cosa mi sto riferendo, ma se poi mettiamo a confronto due dei personaggi principali:



Ogni riferimento a Lost appare evidente.

Morale, finora sono molto soddisfatto dall'esperienza di FFXIII, forse solo perchè sono un fan sfegatato della serie e sono riuscito ad apprezzare merdacce come Advent Children e ormai mi va bene quasi tutto abbia il brand, ma in definitiva pur essendo tutto sommato un film interattivo dall'aspetto ludico piuttosto scarso secondo me vale l'acquisto, dato che come film è validissimo.

2 commenti:

alefkandro ha detto...

Su FFXIII non posso dire nulla dato che non ci ho mai giocato (e neanche ne ho voglia!), però qualcosa su FFXII e in generale sull'andazzo della serie posso esprimerla.
Innanzitutto concordo con te sul fatto che FFXII sia veramente perfetto dal punto di vista del combat system, il fatto di avere combattimenti a turni ma in real time e dinamici è veramente una gran bella cosa. Sotto questo punto di vista penso che FFXII sia il miglior capitolo della serie. Purtroppo i pregi di FFXII finiscono qua, perchè la storia (punto cardine di ogni FF passato) è un plagio malriuscitissimo di Star Wars, i personaggi sono di un anonimato osceno, le musiche (senza Uematsu) idem, e dulcis in fundo i dungeon, mamma mia se li ho odiati! Mai visti dei dungeon fatti così male, tali che la parola "ripetitivo" perde di significato. XD
In generale la serie ha preso un andazzo che non mi è piaciuto per niente, tanto che dopo FFXII ho deciso di mollare definitivamente la saga. Sarà perchè se ne sono andati via alcune delle colonne portanti di Squaresoft, quelli hanno costruito il mito FF (Sakaguchi, Uematsu, etc), sarà che son state affidate troppe responsabilità a quel truzzo di Nomura, che crea i personaggi usando il Giralamoda di sua sorella, sarà che il "pacchetto" si è sempre più "occidentalizzato" per meglio soddisfare le richieste del mass market... il risultato di tutto è che FF secondo me ha perso la sua identità e carisma. Secondo me la saga ha retto fino al decimo capitolo, dopodichè la parabola è iniziata a scendere. Boh, forse ho una visione troppo nostalgica io! Ma FF a me piaceva quando era più semplice, genuino, non adesso che è montato solo di hype e clichè.

Raibaz ha detto...

Ba guarda per me potresti provare a dare una chance a FFXIII, se non altro perchè è l'esatto opposto dell'episodio prima: combat system più no che si e storia fenomenale (almeno, fino a metà del nono capitolo, poi non garantisco che non crolli miseramente sul finale).

Sull'andazzo della serie non sono poi così tanto d'accordo, più che altro perchè disprezzo profondamente FFVIII che, essendo a metà serie, non giustifica la tesi del trend discendente :)

Più in dettaglio su XIII, è vero che non c'è più Sakaguchi (che però a vedere il nulla assoluto che sta facendo ora forse andrebbe rivalutato in negativo) nè Uematsu, ma è vero anche che ciononostante , la colonna sonora resta validissima, al punto che il cd con le musiche che c'era nella limited non è ricoperto di muffa e polvere come ogni cd di colonne sonore videoludiche ma ogni tanto lo ascolto pure, e stranamente pare che Nomura si sia un po' contenuto nel character design, dato che i personaggi rimangono su livelli di tamarritudine ancora appena appena accettabili (si è sfogato completamente con le summon, che invece sono quasi inguardabili, ma vabbè).

Che poi, a ben vedere, ok che lo vedo ancora con gli occhi dell'adolescente e per me sarà sempre il villain più figo ever, ma non è che Sephiroth sia molto meno tamarro dei tamarri di FFXII, eh :)