martedì 28 agosto 2012

Lauer - Phillips

Una delle conseguenze quella storia della virata verso il pop di tutti quelli che fanno techno o simili è la riscoperta del formato album, che par strano in questi tempi di Beatport, Itunes e di acquisto di tracce singole, ma tant'è: solo nel duemiladodici sono già usciti due album coi controcoglioni come quello di John Talabot e quello di TEED, e ora questo di Lauer si aggiunge al novero.

Baffo da hipster: check. Sopracciglione da tedescone: check.

Il buon Phillip Lauer è già noto ai più (o almeno, al sottoscritto) per un bel po' di cose carine su etichette della cricca del Robert Johnson e per essere metà degli Arto Mwambe e dei Tuff City Kids, tutti nomi che su queste paggine hanno ricevuto apprezzamenti spesso e volentieri, e quest'album non fa eccezione: come ci si aspetterebbe da una roba RobertJohnsoneggiante l'atmosfera è di quelle molto da after, da sole alto nel cielo ma senza il fomento di un party openair, è un mood molto più rilassato, tanto che la recensione di RA la definisce "yacht rock house" perchè è quella roba che avrebbe senso ascoltare svaccati su uno yacht, al sole.

In realtà la definizione calza piuttosto stretta, nel senso che alcune tracce, tipo "Trainmann" sono veri e propri dancefloor killers di quelli che se suonati al momento giusto ti fanno scoppiare in lacrime e abbracciare il tuo vicino, chiunque sia, sudato e squagliato, come se fosse un tuo fratello che non vedi da vent'anni e credevi disperso, mentre alcune altre sono ottimi strumenti da apertura per trascinare in pista i primi coraggiosi, tipo "Hafflinger" col suo giro simile a quello di "Big fun" degli Inner city, alcune altre ancora sono ottime per rilasciare la tensione (ma non troppo) a fine set, come "Coppers" già comparsa in una recente puntata della mia orchestrina, e alcune, è vero, sarebbero goduriosissime da sentire su uno yacht, sia che si tratti di un boat party o che si stia semplicemente svaccati.

Promosso a pieni voti e dritto dritto nella ristretta cerchia dei meglio album dell'anno.


Nessun commento: