La cosa bislacca è che quando i Pendulum si sono accorti di questa somiglianza e hanno stampato un album, il precedente "In silico" con un sacco di riferimenti al mondo delle chitarre, a partire dal titolo evidente rivisitazione in epoca digggitale di "In utero", hanno preso una selva allucinante di insulti dai dienbisti più true che "che cazzo è sta merda, non è dnb, bleah" e, paradossalmente, hanno avuto un successo commerciale esaggerato che li ha portati, tra le altre cose, a mettere a segno remix di altissimo pregio tipo quello, famosissimo, di "Voodoo people" dei Prodigy.
A questo punto però, al momento di stampare l'album successivo, i ggiovani australiani sono davanti a un bivio: cercare di recuperare i fan più "true" risvoltando verso la d'n'b più pura o cavalcare il successo ottenuto in precedenza snaturando ulteriormente la propria anima e mischiandola ancora di più con della roba "altra"?
Come era prevedibile, la risposta è un ambiziosissimo "entrambe le cose", ma era meno prevedibile che il risultato fosse così sconvolgentemente figo.
"Immersion", infatti, oltre a essere un albumdellamadonna è anche un esempio di eclettismo come se ne vedon pochi, visto che non è da tutti infilare nello stesso album una traccia con gli In flames di vero "true metal" col doppio pedale, la chitarra inferocita e tutte quelle cose lì che fanno felici quelli vestiti di nero coi mutandoni di peluche, l'ascia bipenne e la barba lunga da eroe medievale assieme a un paio di momenti di hittoni commerciali eurodance vecchia scuola col cantatone da mani al cielo ("The island pt. 1"), una traccia assieme a Liam Howlett, evidentemente soddisftto del lavoro fatto in precedenza con "Voodoo people", che manco a dirlo spettina persino me che sono pelato, della fidget house ("The island pt. 2") e, ovviamente tanta tanta d'n'b di altissimo livello, anche questa molto variegata e in grado di spaziare dall'epico di "Under the waves" alle catenate senza compromessi di "Salt in the wounds" e "Comprachicos"; per la serie "non ci facciamo mancare niente", a chiudere il cerchio c'è anche qualche momento di techno, dritta e semplice ma incastrata a dovere in mezzo alle metriche sbilenche.
Morale, dentro "Immersion" c'è veramente un sacco di roba ed è tutta di ottima fattura, per cui se non vi piace o siete degli ottusi dienbisti "true" che se una traccia non ha l'amen break allora è fuffa, o vi piacciono gli Aventura, e in tal caso non c'è nulla che possa salvarvi.
In tutti gli altri casi, l'acquisto è fortemente consigliato, sia perchè è un album che schiude nuovi orizzonti su scene musicali che uno magari ignora (per dire, io la fidget house la schifo dal profondo del cuore ma i Pendulum riescono a farmela piacere quasi al punto di documentarmici su un po' meglio), ma anche, soprattutto, perchè è un albumdellamadonna che fomenta come non succedeva da anni.
Per me si piazza in alto nei meglio album dell'anno, lo dico già da ora.
3 commenti:
Me lo sentirò volentieri, grazie per la recensione.
Però cazzo una delle copertine piu brutte mai viste, cioè battono a mani basse molte copertine epic metal con i draghi ahahah.
Be anche quello è un grosso punto di contatto tra dnb e metal :D
Bravissimo, hai colto alla grande!
Hanno dato alla musica una svolta "evolutiva"
che va sottolineata.
Credo di averlo fuso immersion e ho ancora i brividi a pensarci..
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