lunedì 21 febbraio 2011

Orchestraibaz, puntata #69 - Underworld

Set tributo, come ne mancavano da un po' su queste pagggine!

Gli artisti onoratissimi di ricevere il prestiggggioso riconoscimento tributatogli dall'orchestrina questa settimana sono due inglesi che una volta erano tre, che di recente hanno stampato il loro quinto album, nel complesso piuttosto insignificante ma con due tracce meravigliose: loro sono, come da titolo, gli Underworld, l'album si intitola "Barking" e le due tracce sono, casualmente, i primi due singoli, rispettivamente "Always loved a film" e "Scribble", che vede come coproduttore nientepopodimeno che il capo assoluto del liquid funk e della dnb un po' più yèyè di recente, High contrast.

Morale, un po' per festeggiare l'uscita di questo ultimo album e un po' perchè ce l'avevo in mente da qualche tempo, voila un set composto interamente di dischi di Karl Hyde e Rick Smith: il grosso arriva dal secondo album, "Beaucoup fish" e dal terzo, "A hundred days off", che sono i due che preferisco perchè quando è uscito "Dubnobasswithmyheadman", nel '94, ero troppo piccino e perchè "Oblivion with bells" fa sinceramente cacare, è il loro "Always outnumbered, never outgunned".

Ho cercato di mettere assieme le cose che non possono essere trascurate in un set tributo agli Underworld, tipo "Born slippy" e "Rez", con qualche chicca un po' meno famosa, come la traccia d'apertura "Cups" o "Luetin", che ricordo di aver sentito suonare in radio, ai tempi, da un'autorità come Bertallot, che raccontano di un lato più tranquillone del gruppo, non necessariamente sempre votato alle missilate come-se-non-ci-fosse-un-domani (non che ci sia qualcosa di male nelle missilate come-se-non-ci-fosse-un-domani, eh, anzi); ovviamente avendo a disposizione solo un'ora ho dovuto per forza di cose lasciar fuori qualcosa, su tutti "King of snake" o il loro remix di "The beauty and the beast" che è un capolavoro di technona vecchissimo stampo, ma tutto sommato ce n'è a sufficienza perchè chi non li conosce si faccia un'idea del loro sound e perchè chi già li apprezza se ne spari una dose bella grossa.

Praticamente tutte le tracce, come nello stile degli Underworld, sono protagoniste, non ci sono tool, per cui i passaggi sono spesso un po' tagliati con l'accetta visto che le tracce per loro natura non permettono di fare i passaggi lunghissimi, ma poco male: l'idea di stasera non era di fare sfoggio di tecnica ma semplicemente di onorare uno dei gruppi storici della musica elettronica, e direi che mi è riuscita discretamente.

Tracklist:

Cups
Dark & long
Luetin
Beautiful burnout
Cowgirl
Two months off
Always loved a film
Dinosaur adventure 3d
Rez
Born slippy
Push upstairs
Scribble

Per sentire e risentire tutto sto popò di Underworld, basta scarricare il set da qui, mentre, al solito, per essere sempre aggiornati con le puntate nuove, qui c'è il feed RSS del podcast da incragnare nel vostro iTunes/Winamp/Google reader/quan'altro.

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