domenica 25 settembre 2011

Un weekend di goduria, parte 2: i battimani dell'anima

Nel post precedente si è parlato del venerdì, ma il vero evento attesissimo del weekend era quello del sabato, con la miglior coppia di dj al mondo dallo scioglimento dei Whignomy Bros che tornava nella mia ridente cittadina dopo aver regalato il set dell'anno sul finire della scorsa stagione.

Ma come si dice sempre in questi casi, andiamo con ordine.

Partiamo quindi dal set di apertura del solito Lele Sacchi, su cui mi rendo conto di essere ripetitivo perchè dico sempre le stesse cose, ma non è comunque colpa mia se lui ha questo vizio di fare sempre e comunque questi set di apertura perfetti, adattando il suo sound a quello dell'ospite che lo seguirà ma mantenendo sempre il suo stile distintivo e il suo gusto raffinato che gli permettono di gestire alla perfezione l'inizio serata della quantità straordinaria di pubblico che affollerà il Tunnel nell'arco della serata.

Il piglio del grande resident
Per capirci, in questi tempi di moda del boogie in cui tutti si affrettano a saccheggiare il reparto "anni '80" degli scaffali di dischi, lui scava nel passato un po' più recente trovando questa chicca di pochi anni fa ma che si incastra alla perfezione con le cose nuove e fintonuove:



Insomma, mentre il Tunnel si riempie all'inverosimile lui scalda i cuori e gli animi con sapienza e maestria, ma stavolta il suo set dura meno del solito, perchè Charlie ed Eli prendono possesso della console già all'una e mezza, pronti a tenere le redini della festosità fino a chiusura.

Ora, è già la terza volta che li vedo nel 2011, e le prime due volte hanno fatto due set completamente diversi l'uno dall'altro: quella di cui ho già parlato era in modalità domenica pomeriggio cazzeggiona mettiamo su dei dischi e facciamo una festa, mentre al Sonar, per il party di ResidentAdvisor, era toccato a loro il set di apertura per dj Harvey e avevano dimostrato di saperlo fare alla perfezione....stavolta invece hanno fatto un set ancora diverso, interpretando il ruolo del grande guest che si prende il peaktime e arriva fino a chiusura dandoci dentro con gusto...e hanno dimostrato di saper fare alla grande anche questo.

Sarà la loro abilità nell'imprimere al party il loro caratteristico mood cazzeggione e festaiuolo senza troppe seghe mentali, sarà la loro enorme bravura nell'incastrare tra loro cose diversissime senza soluzione di continuità cambiando tempo e passo ogni 4-5 dischi al massimo, fatto sta che il loro è uno di quei set in cui guardi l'orologio una volta, poi lo riguardi la successiva convinto che siano passati cinque minuti e invece è passata un'ora e mezza.

Dalla foto non si direbbe, ma quello a sinistra è quello più scemo dei due

La prima parte di set è resa un po' più complicata dal fatto che al Tunnel è letteralmente impossibile muoversi per via della quantità spropositata di gente, per cui passiamo almeno la prima oretta a cercare di guadagnarci un minimo di spazio vitale ballicchiandocela moderatamente (per quanto possibile) a colpi di boogie e disco oldschool ma anche di house "classica" con la cassa in quattro e il feeling da sorrisone e grigliata domenicale al sole tipico dei due solclappi.

Tempo di ritagliarci uno spaziettino al fondo del club, e Charlie ed Eli regalano il primo dei numeri da circo di cui conservo memoria: la cassa in quattro viene interrotta da colpi di horns da maranzata inglese, e....bam! "I'm really hot" di Missy Elliott, e siamo a Miami, a un party sulla spiaggia, ma poi un minuto dopo Eli ci infila una cosa acidjazzeggiante spezzettata e siamo tutti a ballicchiare grattandoci il pizzetto da intellettuali, e poi ancora Charlie ci fa tornare a saltare durissimo suonando questo: 



Uno dei tanti motivi di stima che ho per Charlie ed Eli è questo loro gusto per la ricerca che li porta a suonare versioni misconosciute di grandi hit: escono i remix nuovi di "Feeling for you", carini ma nulla di più, e li suonano cani e porci? E loro invece risfoderano questo remix d'annata spettacolare. C'è il revival degli anni '90 e la gente fa a gara per trovare l'ennesimo classicone house da rispolverare? Loro suonano "l'altro" remix di uno dei dischi house più famosi di sempre:



Tra l'altro piazzandolo verso fine serata, quando ormai il Tunnel si va svuotando e rimaniamo ormai in pochi coraggiosi, sudati marci e allo stremo delle forze, ma immediatamente risvegliati da un vocal che tutti conosciamo a memoria e che cantiamo tutti assieme, di gran carriera, con un sorriso a trentadue denti e una goduria che lèvati.

E ancora: la moda del rilancio del boogie l'hanno praticamente lanciata loro e ora è pieno di loro epigoni che recuperano tutti gli stessi dischi producendo set fotocopia di fintorevival? Loro invece hanno sempre pronta la perla che non ti aspetteresti, quella da vero nerd grande intenditore che passa giornate intere a spulciare gli scaffali dei dischi ma che però sa perfettamente cosa ci vuole per ribaltare un dancefloor:



Tutto questo, ovviamente, mixato senza soluzione di continuità e senza che si percepiscano mai cambi di passo troppo netti o forzati, anche se in realtà la sensazione di ottovolante è fortissima e ogni volta che uno dei due inforca le cuffie ci si chiede che cazzo si inventeranno ancora.

E davvero Charlie ed Eli danno la sensazione di poter andare avanti all'infinito, col pubblico che ormai gli ha definitivamente consegnato le chiavi del proprio cuore e ascolta, rapito, qualunque cosa estraggano dal cappello a cilindro, conscio che di loro ci si può fidare ciecamente, ma purtroppo a una certa ora si deve chiudere, ed è allora che Eli mette sul piatto l'ultimo disco, un 7'' col buco largo come non ne vedevo da un sacco, con su questo:



E noi giovani ci sciogliamo, e mentre ci abbracciamo sudati fradici quasi quasi un paio di lacrimine le facciamo, perchè a sto giro i due nerd che scovano perle negli anfratti più remoti della discografia ci hanno veramente fatto divertire.

Ringraziamenti doverosi e sentiti, quindi, ai due Solclappi che sono sempre una garanzia, ma anche a tutti quelli che si fanno il culo per gestire Classic al Tunnel, che ormai mi fa sentire a casa come non succedeva dai tempi migliori degli ormai defunti Magazzini.

Nessun commento: