sabato 9 agosto 2008

Un mini recap friulano

Finalmente sono tornato in possesso di un'ADSL dopo qualche giorno di astinenza forzata causa permanenza in terra friulana; in rete durante la mia assenza non è successo praticamente niente (tranne Suzukimaruti che rende pubblica una verità nota, ossia che il vero motivo della stabilità dei prodotti Apple era che li usavano in 3 e ora che l'iphone lo usano in tanti cominciano a uscire le magagne), per cui posso fare questa cosa veramente duepuntozzèro che posto le foto delle mie vacanze.

Si diceva, Friuli.

Fondamentalmente, il Friuli è un paradiso incontaminato senza ADSL, senza Wifi, in alcuni posti senza telefono fisso e in molti posti senza copertura del telefono mobile; per me che abito nella grande metropoli, il concetto di digital divide sembrava roba da deserto del Sahara, per cui vedere che c'è vita anche senza connessione mi ha lasciato un po' basito.

Intendiamoci: la vita bucolica non fa per me, ma per 5 giorni all'anno si può fare di passare giornate in cui l'attività più faticosa è decidere cosa mangiare, anzi, è una cosa rigenerante che dà un po' di sollievo ai pochi neuroni superstiti dopo un inverno di fatica.

Se poi la scelta di cosa mangiare è articolata sull'ampio raggio di prelibatezze tipiche friulane, l'idea "prendi 5 chili in 5 giorni" non è poi così irrealizzabile: a parte che casa di Silvia è a 10 minuti da San Daniele, che significa prosciutto in quantità industriale e di qualità clamorosa, in generale il friulano è uno a cui piace mangiare bene, per cui in 5 giorni ho soddisfatto il mio palato in modi molto variegati e sempre eccellenti.

Tra questi, una menzione particolare la merita il frico, che già conoscevo e di cui ho sentito la mancanza per tutto l'inverno: si tratta di una specie di frittata di formaggio, di cui esiste la versione croccante, fatta solo di formaggio e che come consistenza ricorda un po' il pane casarau sardo, e quella morbida, che è una specie di tortino di patate interamente rivestito di formaggio fuso.

Coefficiente di pesantezza: altissimo.

Coefficiente di goduria per il palato: +infinito.

Oltre alla soddisfazione gastronomica, comunque, il Friuli offre anche dei posti interessanti dal punto di vista paesaggistico, che mi hanno consentito di sfogare il mio talento fotografico:


(la via principale di Spilimbergo)


(Silvia al tramonto sul Tagliamento)


(Un bellissimo ragazzo sui sassi dell'Arzino)

Il resto delle foto lo trovate qui.

Morale, sarà perchè Silvia ci ha fatto la tesi sopra e quindi è un argomento che conosco piuttosto bene di riflesso, ma credo che il Friuli potrebbe diventare una meta turistica per stranieri senza nulla da invidiare ad altre più famose tipo le colline toscane o il lago di Garda, solo che al friulano medio di tutto ciò non frega niente per cui le delizie gastronomiche e paesaggistiche rimangono perle nascoste per quei pochi eletti che le scoprono, e va bene così anche a me :)

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