lunedì 22 giugno 2009

Bloggando di ritorno dal Sonar

Ovvero, "il ritorno alla vita normale avendo dormito in quattro giorni le ore che normalmente dormi in uno".

Al momento mi trovo in una condizione pietosa: tra privazione del sonno, astinenza da red bull da cui sono diventato pesantemente dipendente in questi giorni, la tristezza del ritorno e l'atroce notizia che ci han smarrito la valigia contenente tutti i gadget e i souvenir faticosamente raccolti in quattro giorni (e per fortuna solo quelli, sono stato lì lì per metterci dentro anche le chiavi della macchina) non piango solo perchè non ne ho le forze.

Ad ogni modo, iniziamo da dove avevamo finito la volta scorsa, dalla fine dell'ultimo giorno di Sonar by day e prima dell'inizio dell'ultima notte di Sonar de noche, al quale ci siamo presentati giusto in tempo per la seconda metà del live degli Orbital: sarà che molte tracce loro le sentivo quando ero un pischello che muoveva i primi passi musicali, sarà che hanno trasformato il gigantesco capannone del SonarClub in un rave inglese di metà anni '90, fatto sta che mi hanno veramente fomentato nonostante riconosca, col senno di poi, che non erano affatto sto granchè.

Purtroppo nonostante la location fosse veramente enorme (ma proprio ENORME) era enorme anche la quantità di presenti, per cui non siamo riusciti a sentire Jeff Mills nè Shed&Marcel Dettmann ma abbiamo dovuto ripiegare su Tadeo e la prima mezz'oretta del live dei Moderat (avevo letto che il Sonar funziona che vai per sentire qualcuno e senti sempre tutt'altra roba, ma non pensavo così tanto :)) e poi siamo andati a casa prestino chè il giorno dopo si dovevva fare il checkout dell'appartamento alle 11 am.

L'idea era "facciamo il checkout e poi andiamo al SonarKids a collassare sul prato in attesa del live di Garnier", ma avevamo sottovalutato il fatto che per entrare al SonarKids ci volessero dei kids, di cui noi eravamo ovviamente sprovvisti e che eravamo impossibilitati a procurarci così al volo su due piedi: morale, alle 12 della domenica mattina, con alle spalle quattro giorni da quattro ore di sonno ciascuno, scopriamo che dobbiamo stare in giro per la città fino alle 19, orario del pullman per Girona.

Panico.

Parco!

Con delle energie residue pescate non si sa dove riusciamo a percorrere l'allucinante salita che porta a parc Guell per poi morire temporaneamente su una panchina ciascuno fino alle 15, ora in cui mi viene l'idea geniale: "andiamo a fare un giro alla Fnac, così passiamo un paio d'ore!"

In tutto il mondo la Fnac è aperta la domenica pomeriggio.

A Barcellona no.

Lo shock è tale che siamo rimasti un'ora sulla panchina di fronte alla Fnac per riaverci dallo shock.

Comunque, in un modo o nell'altro siamo riusciti a sopravvivere al sonno allucinante e a rischiare di perdere il pullman per Girona, con in più la beffa dell'amico malvagio con l'accredito stampa che mentre metto piede sul bus mi manda un sms che recita "ti dico solo the bells e famiglie in delirio", riferendosi al set di Garnier al SonarKids che ci siamo persi.

Morale, tiriamo le somme di questo weekend lungo massacrante:


Shinedoe è bellissima (l'avevo già detto?)



I frisbee Exprezoo di plastica riciclata coi centrini avanzati dei dischi erano il gadget più figo di tutto il Sonar (e l'unico che sono riuscito a portare a casa)



Barcellona è una città bellissima, a patto di andarci fuori stagione: già a metà giugno era così piena di italiani da risultare invivibile in alcuni momenti, non oso pensare cosa sia in agosto, ma comunque potrei seriamente valutare di tornarci.

Nonostante l'invasione di italiani (comunque più limitata che nel resto della città), il Sonar rimane un festival straniero e in quanto tale ad alto tasso di civiltà e rispetto reciproco: tanto per capirci, questa era la coda per prendere i taxi all'uscita del Sonar de noche:





Questo invece l'informe ammasso di cristiani in attesa del bus per Girona in corrispondenza per un volo verso l'Italia:



Quando si dice che gli italiani all'estero li si riconosce immediatamente...

5 commenti:

fede ha detto...

no, i gadget perduti no!!!!

sto male per te!!!!

Ma per il sonarkids potevate usare il metodo del Conte Mascetti: affittare uno zingarello :D

Raibaz ha detto...

Taci cazzo che avevo tipo una splendida spilla dell'Allen&Heath e gli adesivi dell'Ecler, oltre a tre o quattro cd sparsi...anche se la cosa peggiore in assoluto è aver perso le borse Adidas del sonar :(

misi ha detto...

in effetti anche io sono rimasto colpito dalla civiltà. bus organizzati e razionali per arrivare. biglietti fattibili a bordo e nessun problema ad avere il resto se davi cinque euro anziche i due necessari; gia mi vedo in italia un autista che grida "non ho resto! solo monete!"...
gente che dormiva per terra si, collassati no. energia tanta, escandescenze violente no.
fenomenali gl'autoscontri e cibo (dentro) fino praticametne alle sette di mattina.
mi è sufficiente la musica e quindi non mi drogo, ma il banchetto che testava la qualità delle pasticche mi è sembrata un'altra cosa estremamente civile.
coda per autobus e taxi ragionevolissima. bar ovunque, eccessibili con una coda mai superiore a qualche minuto, prezzi ragionevoli ed un numero di baristi appropriato.
vabbeh tutta roba scontata in un posto normale come la spagna. prossimo anno sonar con figli!

Raibaz ha detto...

Il banchetto che testava le pastiglie me l'ero perso (visto che neanche a me interessa), è roba che non avevo mai visto neanche in nordeuropa, dove pure non si risparmiano :D

La sparo grossa: la vera differenza tra i festival esteri e quelli italiani non è tanto legata alla mentalità diversa della scena elettronica o clubbistica, ma più a una mentalità di più ampio respiro riguardo la gestione del turista straniero, che spesso in Italia è visto come un fastidio e/o come un portafoglio che cammina anzichè come una risorsa preziosa, il che fa sì che quando ci capita di mettere piede fuori rimaniamo stupiti da tutti questi piccoli dettagli che sono quello che poi ci fa passare la voglia di andare a eventi simili in Italia e fa ingrassare le casse di Ryanair :)

A proposito di sonar con figli, comunque, già quest'anno ho visto molti bambini, anche piccolissimi...altra cosa che in Italia nessuno si sognerebbe mai...

misi ha detto...

allora sarò lungimirante io... che gia l'ano scorso me lo sono sognato al festival della musica, eccoci :)
http://www.youtube.com/watch?v=PjEWXdE5riA