giovedì 6 agosto 2009

Christian Frascella - Mia sorella è una foca monaca

Non mi era mai successo, e si che di libri non ne ho letti pochissimi.

Inizi un libro la mattina, seduto su quel sedile su cui l'umanità si accultura leggendo qualsiasicosa, e ti tira in mezzo così tanto che all'ora di pranzo l'hai già finito.


Ce l'avevo in casa da un bel po', scoperto grazie a Paulthewineguy che ne aveva scritto un post estasiato, ma vuoi per un motivo vuoi per l'altro era finito in coda alla coda di libri da leggere, in attesa soltanto del soggiorno marittimo e di una sdraio all'ombra che gli facesse da sottofondo e sottoculo.

E cazzo, PTWG aveva ragionissima, è un gran romanzo: per riassumerlo in brevissimo, è come sarebbe dovuto essere veramente "Il giovane Holden" se non fosse stato un libro da insegnare nelle scuole.

Il protagonista è un perdente cronico e recidivo tantoquanto, ma che per ovvi motivi anagrafici (è più giovane di quel babbo di Holden di una buona sessantina d'anni) e, appunto, di non necessità di accattivarsi gli insegnanti, è molto più sboccato, sfigato, violento, trash e, in definitiva, perdente.

La vicenda alla fine non è il massimo del verosimile nè, a conti fatti, dell'interessante - uno sfigato le prende praticamente da tutti quelli con cui ha a che fare, donna di cui è innamorato compresa, in un panorama di sfighe assortite e abbrutimenti non indifferente - ma è raccontata così bene che va a finire che ti emoziona, che ti fai qualche grassa risata e che nelle ultime venti pagine un po' di groppoingola & lacrimuccia che fa capolino ce li hai.

Se ti hanno fatto leggere quel babbo di minchia di Holden a scuola e ti ha fatto schifo perchè è un libro pesantemente demodè e invecchiato male, questo libro è perfetto per te.

Se ti hanno fatto leggere quel babbo di minchia di Holden a scuola e ti è piaciuto, questo libro è perfetto per te, perchè racconta la stessa vicenda in un mondo più vicino a quello reale.

Se sei uno di quei fortunati che sono riusciti a sfuggire a Holden, cazzo cambia, leggilo lo stesso, che è uno dei migliori libri che ho letto quest'anno.

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