sabato 22 agosto 2009

Tentativi di approccio

Non ho mai fatto mistero del fatto che il dubstep, la moda dell'anno scorso in Europa e dell'anno prossimo qui da noi, non mi piaccia.

Eppure, ci ho provato varie volte.

Però cazzo a me il bassone wonky pwawawawa da inglesone maranza proprio non va giu.

Per dire, le uniche tracce che riesco a farmi piacere sono del più overhyped in assoluto di tutta la scena dubstep, quello che passa per essere lo Sven Vath del dubstep (ovviamente nell'accezione negativa del termine "Sven Vath"), di cui si dice che faccia sempre lo stesso set da più di un anno e che è così sputtanato che è già venuto a suonare persino qui in itaglia :) e oltretutto una è un remix di una maranzata allucinante su Kitsunè e l'altra usa un sample vocale che definire "trito e ritrito" è un eufemismo:





(Però se tutto il remix di "In it for the kill" fosse come l'ultimo minuto sarebbe un missile terra-aria, eh, digiamogelo)

Edit postumo: evidentemente non sono il solo a pensarla così sul remix di "In it for the kill", visto che l'attuale Gran Visir del liquid funk (che per inciso invece mi piace un sacco), High Contrast, ha fatto un edit che, come dicono a Roma, crepa i muri:

4 commenti:

REV909 ha detto...

bbc è piu di un anno che ce lo fa a fette con sto rmx di la roux qualcuno ci salvi

ma c è da dire che la versione di high contrast è davvero potente sisi!

Raibaz ha detto...

Si be anche l'originale qua le radio lo hammerano peso, ormai di peggio c'è solo pokerfeis...meno male che c'è Contrasto alto sisisi :)

fede ha detto...

caro Ing guarda che Skream è esploso dal 2004...suvvia il dubstep ha tante di quelle forme che non per forza ti devi ascoltare le hits wonky...consigli spassionati: appleblim e la sua apple pips rec, kode 9, ramadanman, loefah, shackleton, scuba e 2562 per il momento può bastare...

cmq dire che il dubstep è una moda è una forzatura visto cheè bellamente ignorato da tutti i grandi club eccetto il panorama...

Raibaz ha detto...

Be oddio a me pare una forzatura continuare a sostenere che sia una cosa underground e per pochi eletti...a Barcellona il Moog ha un party dubstep settimanale e qua in itaglia, la patria dell'hype senza senso e delle mode sputtanate, le serate dubstep ci sono già sia a Torino che a Milano...semmai la questione è che il fenomeno era così overhyped che ha già stufato prima di esplodere :)

Di quelli che mi hai consigliato, conosco a dovere solo Shackleton, che è riuscito in più di un'occasione a vincere l'ambito premio "l'uscita su Perlon più brutta degli ultimi mesi" e il suo (ex) socio Appleblim di cui ho un paio di dischi che però sono troppo troppo loffi...fondamentalmente il dubstep con cui ho avuto a che fare finora si divide in dub techno rallentata a livelli da ketamina o trip hop col bassaccio wonky, e nessuna delle due cose fa per me.