Se siete passati da queste paggine in qualche momento della storia vi sarete probabilmente accorti che mi piace scrivere di cose della musica elettronica di noi giovani.
A furia di farlo, viene naturale fare amicizia con altri personaggi che condividono la stessa passione e che magari la mettono in pratica anche a livelli un po' più alti di quello, amatoriale e dilettantistico, a cui si è abituati qui, e siccome pare che le cose che scrivo abitualmente non siano del tutto folli (o almeno, non quanto sembrerebbe) a volte capita anche che si combini qualcosa insieme.
E' capitato quando alcune mie parole sono finite su un giornale cartaceo, capita spesso e volentieri con gli amici di zero.eu, e ora, sempre tramite quel sant'uomo di Damir Ivic che già mi aveva chiesto di scrivere sul Mucchio, è capitato con Soundwall, che volendola vedere un po' ottimisticamente e ad ampio respiro è una sorta di ResidentAdvisor italiano.
Alle volte sono stato un po' critico nei confronti di qualche errore di gioventù del team, ma ho avuto modo di parlare con i fondatori e il progetto che hanno in mente è piuttosto interessante, per cui mi fa piacere provare a dargli una mano, anche perchè dal mio punto di vista è anche un modo per accedere a un sacco di musica nuova e per avere la possibilità di parlare con alcuni dei miei artisti preferiti, tipo Lusine che adoro e che mi ha fatto un sacco piacere intervistare per il mio primo post.
"E questo blogghe?"
Continuerà a vivere la propria vita, coi podcast settimanali che (giuro) dovrebbero ripartire da lunedì prossimo e una serie di altre cose, ovviamente, visto che ormai ci sono affezionato, per cui i miei tre lettori abituali possono non aver nulla da temere.
Per intanto, io continuo a scrivere parole di musica, che mi piace, e spero non dispiaccia anche a voi che leggete; se dovesse dispiacervi, come si suol dire, zzivostri.
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