lunedì 7 gennaio 2013

Native Instruments Traktor Kontrol Z2: il mio giochino nuovo

Ormai è da qualche tempo che me lo sono portato a casa e ho avuto modo (e soprattutto tempo) di giocarci degnamente, quindi è il caso che ne scriva le mie impressioni.

I fatti: il mio vecchio mixer, un eccellente Nuo4 che avevo comprato usato un bel po' di anni fa (non saprei dire quanti, ma sicuramente più di 5, giacchè abitavo ancora nella casa vecchia), cominciava a mostrare i segni del tempo: canali che frusciano, rotelle che non girano più tanto bene e cose del genere, senza contare che recuperare un po' di spazio sulla scrivania passando da un mixer a 4 canali ciccionissimo a uno più snello non mi sarebbe dispiaciuto e, soprattutto, che ogni scusa è sempre buona per comprarsi un nuovo giocattolo.

Per cui, grazie anche alla sempre valida cooperazione dell'eccellente Strumenti musicali Palma, spacciatore ufficiale di giochini musicali, ecco arrivare a casa mia l'ingombrante scatolone dell'ultima diavoleria made in Native instruments:

Un sacco di tastini e luci colorate, il sogno di ogni nerd

La scatolona contiene, oltre ovviamente al mixer, due vinili e due cd timecoded per controllare Traktor e, soprattutto, la licenza per scarricare l'ultima versione di quest'ultimo, la 2.6.

Com'è ovvio che sia dato il marchio che porta, infatti, lo Z2 non è "solo" un mixer: questa funzione, a onor del vero, la svolge piuttosto bene, visto che la sensazione tattile è molto goduriosa come pure quella acustica e che c'è tutto quello che è lecito aspettarsi da un mixer "standard", ma ovviamente quello che lo rende speciale è ciò che fa in più rispetto ai mixer "standard", ovvero la parte di controller per Traktor.

I cursori e le rotelle del mixer, infatti, fanno anche da controlli per il software NI, come pure tutti i controlli sulla parte esterna, che sono proprio quelli che esulano dalla parte "standard" del mixer e fanno cose più specifiche da digital dj come piace ai giovani d'oggi: c'è il rotellone per controllare i loop, i quattro tasti programmabili per i cue points e i controlli per gli effetti.

In particolare, i tasti per i cue points e i controlli per gli effetti sono quelli che maggiormente traggono vantaggio delle features nuove di Traktor 2.6 di cui NI si bulla ampiamente, ossia il "Flux mode", controllato dall'ultimo tasto arancione in basso, e i "Macro effects".

Se i secondi sono facilissimi da spiegare perchè sono esattamente quello che dice il nome (più effetti combinati in uno solo, tipo un delay + un filtro con l'LFO + un riverbero tuttiassieme e controllati da un parametro solo), l'altra feature nuova si fa un po' fatica a capirla: in sostanza, se il flux mode è attivato, tenendo schiacciato il tasto dei loop o il tasto di un cue point Traktor suonerà il loop o il cue point selezionato, ma il flusso (appunto) della traccia rimarrà invariato, col risultato che al rilascio del tasto la traccia proseguirà come se non avessimo loopato o cuepointizzato (signore della lingua italiana perdonami) nulla.

Da spiegare a parole è un casino, da fare, da vedere e da sentire è molto più immediato, quindi o vi cercate uno dei tutorial che pullulano su Youtube o, meglio ancora, ne apprezzate l'utilizzo nel podcast settimanale, che riprenderà a breve dalla pausa natalizia, del tenutario del qui presente blogghe.

In definitiva, sono soddisfatto del mio acquisto?

Avoglia, soddisfattissimo, suona daddìo, ha aggiunto un sacco di possibilità e di luci colorate al mio arsenale di digital dj amatoriale e ha soddisfatto il mio desiderio di giocattoli tecnologisci nuovi, quindi total win.

L'unica cosa che non capisco, è come possa essere utile a dei dj più che amatoriali per suonare in contesti più evoluti della propria cameretta: da portare in giro è piuttosto ingombrante, non è esattamente come portarsi a spasso un X1, o uno X:one 1D dell'Allen & Heath (che possiedo ed è largo praticamente un terzo) e in ogni caso non è "solo" un controller, per cui non riesco a immaginarmi il dj famoso che se lo porta appresso andando a suonare nei locali; di contro, non riesco neanche a immaginarmi il locale che se ne dota come mixer, perchè alla stessa cifra si trovano dei "solo" mixer nettamente migliori e questo in più offre solo la parte di controllo per Traktor, che non è ancora uno standard de facto per il digital djing (a onor del vero, credo sia compatibile anche coi vari Serato e simili, ma è evidentemente disegnato per Traktor).

In sostanza, lo vedo come il giocattolo definitivo per i bedroom djs come me, ma non riesco a immaginarne l'utilizzo in contesti un po' più grandi.

Spero di sbagliarmi e che qualcuno mi illumini, perchè al di là di questo è un gran bello strumento.

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