lunedì 15 febbraio 2010

Josh Wink - When a banana was just a banana - Remixed and peeled

Qui non s'è mai fatto mistero di essere fan sfegatati di Josh Wink e della sua Ovum, che zitto zitto è in giro da qualcosa come 20 anni e non sbaglia (quasi) mai un colpo, dove il quasi della frase precedente è rappresentato proprio dal suo ultimo album, "When a banana was just a banana", che pur avendo al suo interno una hittona come "Stay out all night" strasuonata da cani e porci all'uscita non mi ha per niente impressionato ma anzi secondo me è stato un enorme passo indietro rispetto all'album precedente, quel capolavoro di "20 to 20".



Il buon Josh, però, non è uomo da ripetere gli errori, per cui constatato il periodo di forma non proprio eccellente della propria spinta creativa, testimoniato anche dalla povertà delle ultime uscite su Ovum - si salva solo lo splendido "It's jazzy" di Luca Bacchetti - che hanno di recente cambiato copertina e perso un sacco di qualità, decide di circondarsi di molti dei nomi più pesanti che ci sono in giro al momento per l'album di remix di "When a banana blablabla".

E in effetti basta leggere i nomi dei remixer per fare un bel po' di bava: tra Radio Slave, Slam, Mathias Tanzmann, Martin Buttrich ma anche Agoria, Sneak e D'julz la tracklist è praticamente un parterre de roi della techno di stampo housettone degli ultimi tempi; significativo, tra l'altro, il fatto che Wink nella scelta dei remixer abbia completamente ignorato tutta la cricca berlinese del Bergaine che attualmetne va per la maggiore e spacca-di-brutto-zio-hanno-pure-rimbalzato-Hawtin, quasi a dire "dovete ancora farne di strada, pischelli, prima di poter uscire su Ovum".

Morale, nell'album di remix ce n'è davvero per tutti i gusti (tranne che per i tedesconi quadrati e cupi): Tanzmann ci mette i bonghetti, dimostrando in effetti un po' poca originalità e poco mordente ma comunque una discreta classe, Radio Slave rivisita il lead di "Stay up all night" trasformandola in un vero e proprio open air anthem che di sicuro sentiremo in lungo e in largo con l'avvicinarsi della primavera, gli Slam ci mettono l'accetta e il white noise che farà la gioia di tanti dancefloor non troppo raffinati, ma soprattutto tutti quanti ci mettono il proprio talento e il risultato è una compilation di quindici tracce tutte suonabilissime, ognuna col suo perchè e ognuna in grado di fare danni se contestualizzata a dovere ma comunque ognuna in grado di fare la sua porca figura ovunque la si piazzi.

Dovessi scegliere, è evidente che il remix di Radio Slave è una spanna sopra gli altri e per questo probabilmente stuferà nel giro di poco tempo perchè lo suoneranno davvero tutti, ci metto la mano sul fuoco, per cui in seconda battuta credo opterei per l'atmosfera vecchissima scuola del remix di Sneak, anche se trovare una sola traccia che spicchi in cotanto ben di dio è davvero ostico.

6 commenti:

noto ha detto...

"che attualmetne va per la maggiore e spacca-di-brutto-zio-hanno-pure-rimbalzato-Hawtin"

Ahahah, mai descrizione fu più precisa :)

emilianorusso ha detto...

da acquolina in bocca...ma esce solo in digitale o anche vinili e cd??

Raibaz ha detto...

Vinili di sicuro anche se esce diviso come l'album di remix di 2000 and one, credo siano tipo N vinili da due tracce ciascuno a 7 euro l'uno...se uscisse un cd con tutte le tracce lo comprerei al volo, anzi vado a vedere se decks ce l'ha :)

Raibaz ha detto...

Mi rispondo da solo: play.com aveva in stock il cd con 9 tracce a 10 euro spedizione inclusa, l'ho ordinato sperando che lo ristockino...decks del cd invece non sa niente, ma ha i sei vinili che però sono veramente una spesa troppo onerosa.

emilianorusso ha detto...

thanxx, parto con la caccia al cd allora :)

Gandalf ha detto...

in digitale è già uscito da una decina di giorni...