martedì 6 ottobre 2009

Rivalutare (e di molto) Discovery

Pitchfork, la bibbia dell'indiesnob, ha già iniziato a menarla con la fine del decennio pubblicando delle feature a puntate coi meglio degli anni '00, culminate con quella sui migliori 200 album degli ultimi 10 anni.

Al di là della Pitchforkata della prima posizione, occupata dal capo indiscusso e indiscutibile degli album indiesnob ("Kid A" dei Radiohead) e della seconda occupata da un album che onestamente non conoscevo e su cui quindi non posso esprimere giudizi, il terzo posto mi ha dato uno spunto di riflessione mica male, che per Pitchfork è una novità.

Il terzo miglior album del decennio, secondo gli indiesnob, è questo:



Ok, in qualunque "il meglio di..." i Daft Punk ci stanno bene, ma com'è "Discovery" a ormai quasi dieci anni dall'uscita?

All'epoca ero piccino, soprattutto quando uscì "Homework": ascoltavo il Deejay Time e i Daft Punk sono stati praticamente il mio primo impatto con dell'elettronica di livello un po' più alto della commerciale radiofonica, impatto che ho preso in piena faccia e dal quale, mi pare evidente, devo ancora riprendermi.

"Homework" per me non è stato "solo" uno dei massimi capolavori dell'elettronica, è stato anche uno dei dischi che più mi hanno influenzato e che, tuttora, influenzano pesantemente il mio gusto musicale: va da sè che qualunque cosa Thomas e G-man facessero uscire dopo cotanto primo impatto avrebbe avuto l'effetto delusione da "se vabbè ma era molto meglio quello prima", semplicemente perchè "quello prima" era praticamente inarrivabile.

Morale, quando è uscito "Discovery" l'ho comprato al day one e l'ho scaffalato pochi giorni dopo, bollandolo come uno squallido follow-up e pare che non sia stato il solo a intenderlo così, visto che "Alive 1997", uscito nello stesso anno, ha sempre avuto un alone di "ok scusate fans-hardcore-che-volevano-i-technoni, vi teniamo buoni con questo visto che l'album era un po' loffo"; in realtà "Discovery" è un disco tutt'altro che immediato e, soprattutto, tutt'altro che adatto a un adolescente,  per cui, semplicemente, all'epoca non ero pronto.

Risentendolo ora, col senno di (molto) poi, oltre a essere molto più bello e più maturo di come mi ricordassi ("Homework" di fatto è una raccolta di dancefloor killers partoriti dalla mente di un genio e mezzo, mentre "Discovery" è un progetto molto più organico e strutturato), scopro che ha influenzato la musica successiva almento tanto quanto il precedente: al di là dei casi evidenti come Kanye "Imma let u finish" West che rifa "Harder, better, faster, stronger", pare evidente come l'uso&abuso recente del vocoder discenda in maniera più o meno diretta dai vocalizi di Romanthony e come quasi tutte le tracce siano state usate in contesti poco affini alla club culture e al dancefloor, dai video di youtube con le coreografie buffe su "HBFS" all'attacco di "Digital love" che è stato per lungo tempo nei promo di MTV, molte delle tracce di "Discovery" hanno un'ottima probabilità di suonare "già sentite da qualche parte" anche al più ottuso dei profani.

La potenza di "Discovery" in realtà è proprio qui: esattamente come "Kid A" è la testa di ponte dell'indiesnob che scopre l'elettronica e giura di aver sempre ascoltato techno perchè gli piace vedere i Radiohead che farfugliano il kaoss pad, il secondo album dei due robot francesi è l'anello mancante tra pop e club music di livello, proseguendo e perfezionando la via che aveva già tracciato "Homework" quattro anni prima.

All'epoca ero troppo ggiòvane per accorgermene, ma "Discovery" è importantissimo nell'arco del decennio proprio perchè ha mostrato a una schiera di produttori una nuova strada per raggiungere il mainstream, fatta di suoni danzabili ma tutto sommato di classe: il primo figlio nato è il french touch (anche se in realtà era figlio già di "Homework"), ma ci sono decine di produttori che hanno fatto botti più o meno grossi più o meno di recente con cose di derivazione dancefloor che devono a "Discovery" almeno un po' di gratitudine (sparo il primo nome che mi viene in mente: Hercules & love affair)

Morale, sentito con orecchio superficiale "Discovery" è "solo" un capolavoro spesso misconosciuto, ma sentito in relazione a quello che è venuto dopo è, effettivamente, uno dei tre dischi migliori del decennio passato.

A questo punto, speriamo di riuscire a rivalutare allo stesso modo anche quella cagata di "Human after all", tra qualche anno.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so quanti anni hai ma credo che siamo più o meno coetanei (io ne ho 30)...il tuo giudizio rispecchia completamente il mio,ho tratto le identiche conclusioni dal riascolto a distanza di 'Discovery'...se 'Homework' si merita un 10 indiscusso,il seguito si merita almeno un 9!Cristian

Raibaz ha detto...

Ne ho 26, quando è uscito 'Homework' facevo le medie e quando è uscito 'Discovery' il liceo ed ero in piena fase di ribellione adolescenziale, ascoltavo quasi solo roba con la metrica spezzata, dai Prodigy in là...naturale che una cosa patinata e poppeggiante come 'Discovery' all'epoca non mi piacesse, poi ho scoperto quanto in realtà fosse dirompente pur sembrando cheesy :)

fede ha detto...

Concordo che Discovery sia un gran disco e che non sia adatto agli adolescenti. Cmq un paio di considerazioni tanto per dire che avendo 27 anni ho iniziato a ballare nei club(quando ancora si andava di pomeriggio) sulle note di around the world ('96) e che quando comprai Homework in Uk durante la classica vacanza studio estiva capii che quella musica (elettronica, funk, acida e casalinga) era l'unica che m'interessasse davvero. Tutti dovrebbero possederne una copia.

Discovery,invece, è stato il disco della maturazione che nn comprai all'epoca perchè abituato ai technoni a loop nn potevo mica ascoltare canzoni di soli 3 minuti. Ma in realtà quell'album rilanciava l'estetica Pop anni '80 dai synth squillanti con melodie soft e orecchiabili, e appunto la durata classica di un brano Pop.
L'anno dopo (2002) esplose l'electroclash e tutti quelli che fino al 31/12/01 han tirato merda agli '80 in favore dei più impegnati '70 si sono cotonati i capelli...

Cesare ha detto...

ho la stessa identica opinione su Discovery, ci ho messo anch'io parecchio ad apprezzarlo davvero, pur essendo un attimo più giovine e non avendo mai avuto l'opportunità di ballare Homework da contemporaneo; su Human After All non dico niente perchè sono troppo di parte (I love it!).

più che altro riguardo a Pitchfork faccio fatica a capire cosa mi rappresenta la classifica?!
in generale mi stanno abbastanza sulle palle le chart musicali, perchè mi ricordano pesantemente roba come Hit List Italia e quindi tutta la peggio spazzatura catalogata e messa addirittura in ordine.
e seppure contento della presenza di Thomas&socio, LCD soundsystem e The Knife tra i primi 20, non colgo l'utilità, e il principio critico che hanno utilizzato, di mettere gente come Jay Z e Kanye West di fianco a Sigur Ros e The Strokes.Bah..

alefkandro ha detto...

Come avevo già avuto modo di commentare, la classifica mi pare un pò fatta a caso, se non fosse per Kid A alla prima posizione. :P
Tali classifiche non hanno senso di esistere, primo perchè la musica viene percepita in modo troppo soggettivo per stilare qualcosa con la parvenza di oggettivo, secondo perchè una classifica di questo tipo è troppo generale. E' come dire la mela rossa è meglio della susina gialla.
Ritornando invece ai Daft Punk, Discovery è uno dei miei album preferiti in assoluto, rientra sicuramente nella Top 5 personale, se non nella Top 3 (va a periodi). Rispetto a Homework lo trovo molto più immediato e organico. Il primo album non mi ha mai entusiasmato quanto il secondo... innanzitutto non ha il formato album (troppo prolisso) e secondo mi sembra una raccolta di composizioni ma senza una struttura ricercata. Per queste ragioni non ho mai ascoltato Homework alla dovuta maniera e non posso dire di conoscerlo (più che altro me lo son dimenticato...). DiscoVery invece lo ascolto spesso (guarda caso OGGI). Concordo pure che non sia un disco per giovani, mi ricordo che i singoli passavano su MTV quando io ero ai primi anni del liceo e mica mi piacevano tanto... come ogni musica buona va ascoltata con un certo grado di maturità artistica.

Raibaz ha detto...

Be Ale secondo me per stabilire quale sia meglio tra Homework e Discovery, fermo restando che sono entrambi capolavori assoluti, bisogna tenere conto anche del fattore generazionale: anche se non di molto, tu sei più ggiòvane di me per cui è anche normale che tu sia stato colpito più dal secondo che dal primo, visto che Homework è uscito che io avevo 14 anni per cui tu realisticamente facevi le elementari :)

Per fare un esempio simile cambiando genere, per me i Massive Attack sono "Mezzanine" più che "Blue lines", anche se risentendoli entrambi adesso quello uscito per prima ha una carica innovativa che "Mezzanine", pur essendo più organico e meglio studiato, si sogna di notte, per il semplice fatto che quando è uscito "Blue lines" io giocavo coi lego e del trip hop non me ne fregava niente :)

Per quanto riguarda la classifica della bibbia indiesnob e le classifiche in generale: per me hanno ragione di esistere come spunto di riflessione, se non avessi visto Discovery citato come terzo miglior album del decennio probabilmente non mi sarebbe venuto in mente di riascoltarlo nè di parlarne qui, poi ovvio che magari "i 200 migliori album del decennio" è un po' eccessivo come spunto (e infatti io ho letto solo la top 20) come è ovvio che una classifica del genere, anche se prodotta da una redazione e non da un singolo sarà assolutamente soggettiva, ma chiunque parli di musica lo è, me compreso.

Cmq dagli una riascoltata a Homework, che secondo me è uno dei migliori 10 (se non dei migliori 5) dischi di tutti i tempi e, tutto sommato, una sua coerenza interna ce l'ha eccome :)

alefkandro ha detto...

Sì, concordo con tutto, e mi sono anche ripromesso di riascoltare Homework a dovere! Un'altra cosa che mi fa pensare che quella classifica sia fatta a caso è che Amnesiac, ossia la metà complementare di Kid A, non sia neanche nella Top 20. Ma sopratutto, come hai ben detto te, un disco del calibro di Mezzanine non sia nelle prime posizioni... Mezzanine è veramente un disco che, citando un vecchio detto cinese, definirei un "album della madonna" contenente suoni, passaggi e melodie che sfiorano l'ultraterreno.
Secondo me l'unica utilità delle classifiche è trovare nuovi album che magari non conoscevi o non hai mai avuto la voglia di reperire, per il resto è la solita fuffa. Già io volevo stilare la mia personale Top 10, ma ho realizzato che ho bisogno di tempo...

Raibaz ha detto...

(Mezzanine non è in classifica perchè è del '98 :))

Cmq è una classifica di Pitchfork, non puoi pretendere che sia fatta con un reale criterio di sensatezza musicale...è già tanto che non sia "i dischi con gli occhiali più grossi del decennio" :D

alefkandro ha detto...

Ah già, scusa ma a quest'ora di notte sono un pò rincoglionito... XD
Andando un attimo off topic, è uscito un EP dei Massive Attack, che è una specie di anteprima al futuro album che uscirà a gennaio.
Speriamo bene, perchè ultimamente sono uscite un pò troppe cagate da parte dei miei artisti preferiti... :)

Raibaz ha detto...

C'è poco da sperare, è una mezza cagata :(

REV909 ha detto...

rimanendo in argomento linko questo

http://www.lastfm.it/music/Daft+Punk/+albums


riconosco che è una statistica che
non fa testo, poichè ai tempi di
Homework, last fm non esisteva ancora
quindi non contabilizza molti suoi
ascolti.

è interessante comunque notare che
Discovery ha quasi il doppio
di ascolti/ascoltatori rispetto
a Homework.

come è anche interessante notare
in quanti abbiano ascoltato
quella cagata di H.A.A rispetto ad
un ALIVE 97