lunedì 19 dicembre 2011

La miglior musica del 2011, parte 1: Katy B

Inauguriamo quest'oggi una serie di post che ci condurranno verso l'anno nuovo ormai alle porte con il consueto recap del meglio del meglio dell'anno che si va concludendo: un po' come fanno tutti i blò seri, mi par giusto aggiungere i miei due centesimi alla discussione su quanto di figo sia successo musicalmente nel duemilaundici moribondo, con un occhio a possibili prospetti interessanti per il duemiladodici.

Il primo argomento della serie di post è una regazzina di cui ho già parlato quando l'ho vista live due volte in un giorno, che nell'anno in corso ha sfornato uno degli album migliori non solo secondo me ma anche secondo una fonte autorevole come il Guardian, che lo piazza secondo solo all'album di PJ Harvey (mah) nei migliori del duemilaundici.


L'album di Caterina Bì è molto molto figo per una serie di motivi:

  • perchè pur arrivando da un background profondamente underground (il giro di Rinse FM) ha un tiro pesantissimamente pop che lo ha portato in heavy rotation su un sacco di radio che Rinse FM non sapeva neanche dove stesse di casa, tipo che qui io Katy B l'ho sentita su RADIO RAI (!!!111!one!!1)
  • perchè riesce a tirar fuori qualcosa di decente da produttori che di solito non mi piacciono, tipo Benga e Skream ma anche Geeneus e Zinc
  • perchè parla della nightlife in maniera pacata e intimista ma, soprattutto, realistica: per dirla come il Guardian, il 2011 commerciale è stato dominato dai vari Pitbull e Taio Cruz e dalle loro maranzate a base di catenazze, papponi e zozze poco vestite, mentre Caterina parla di cose molto più reale, al punto che il Guardian stesso dice che "might as well have been written in the smoking area at Fabric"

Morale, "On a mission" è solo la prima di tante manifestazioni di maturità di un movimento, quello dell'EDM nel suo senso più lato, che nel 2011 ha dimostrato di essere ormai maturo per riprendersi la ribalta pop che dall'inizio del nuovo millennio gli era stata rubata da un medioevo di hip hop, rnb e altre orripilanze che avevano reso la cesura tra commerciale e underground insanabile: il duemilaundici sarà ricordato come l'anno in cui la frattura ha iniziato a risanarsi, e Katy B è uno degli alfieri di questa riconciliazione.

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