giovedì 21 gennaio 2010

Il ritorno dell'uomo di plastica

La notizia del giorno è che lo zio Rici ha intenzione di (ri)portare in tour il live di Plastikman, l'alias che lui stesso ha sempre definito come quello con cui dà sfogo alla sua parte più introspettiva, mentale e deprimente.



"Se vabbè stiamo nel 2010 e questo ancora si esalta per Richie Hawtin? Cheppalle"

La realtà è che Richie Hawtin e Plastikman sono quasi due artisti diversi, e non è un caso che negli ultimi anni  le uscite con l'omino sghembo che decora i miei slipmat siano sparite (l'ultima traccia originale a nome Plastikman, "Circles", era sulla prima compilation Minus del 2005): Richie Hawtin è il dj quasi onnipotente che suona dieci dischi per volta e Plastikman il produttore dalle intuizioni semplici ma geniali, che ti annichilisce i neuroni usando un solo, singolo suono studiato alla perfezione, Richie Hawtin è l'imprenditore di Beatport e dei Kontakt, Plastikman è l'artista che faceva minimale quando non interessava a nessuno; Richie Hawtin è quello che limona con Sven Vath al Time warp, Plastikman è quello che organizzava i rave a Detroit nei primi 90s con sua madre alla cassa.

Fondamentalmente, Plastikman non è Richie Hawtin, almeno non come lo conosciamo noi oggi.

Plastikman era sparito, anche se ormai la sua "Spastik" la suonano anche agli aperitivi con le veline, e ora è tornato, si spera per mostrare ai pischelli la retta via.

2 commenti:

Paul ha detto...

come ho gia scritto sul blog di melkio tutto sommato la vedo positivamente. Non sarà piu quello di closer, non mi aspetto fuochi d'artificio, ma ogni amante della techno non puo che esserne contento (almeno sulla carta).
Se anche ritirasse insieme un live appena decente confrontato ai vecchi ci sarebbe molto da imparare per tutti. Speriamo!

dimitri ha detto...

raibaz la penso come te....