venerdì 24 ottobre 2008

Feste comandate, feste esclusive, feste del cazzo

Se c'è una cosa che ti dà un po' al cazzo, transeat; in fondo sei una persona a cui molte di queste cose rimbalzano, per cui puoi tranquillamente fregartene.

Se ce ne sono due che tutto sommato si assomigliano, visto che alla fine sei comunque una persona polite e non hai voglia di farti venire l'ulcera, ci scrivi un post da vecchio barbogio, sfoghi il tuo astio nei confronti di queste due cose, ed è tutto finito.

Allora, astio #1: i party delle feste comandate.

Settimana prossima, lo sanno grandi e piccini, è alouèin (altra cosa che di per sè mi irrita alquanto, ma non vorrei eccedere), che come tutte le feste comandate significa mille superparty giganteschi da 5000 persone o più a cui asssssolutamente non si può mancare perchè non vorrai mica stare a casa ad alouèin e che poi invariabilmente si rivelano delle cagate atroci in cui non ci si muove e ci si ritrova circondati da pischelli causa scuole chiuse e si assiste a episodi imbarazzanti tipo gli Underground Resistance fischiati dell'anno scorso.

Come se non bastasse, laggente ha già iniziato a infastidirmi per la festa comandata più irritante di tutte, quella a cui pare veramente un obbligo di legge fare qualcosa, quella che l'italiano medio inizia a programmare con dei mesi d'anticipo perchè "oh quest'anno bisogna veramente spaccare" e che offre un magnifico ventaglio di eventi disorganizzati all'italiana a prezzi modici e offerta praticamente nulla, a cui si va perchè c'è laggente......ovviamente sto parlando della madre di tutte le feste comandate, il grande capostipite degli eventi di merda...

Capodanno.

In qualunque cazzo di posto si metta piede a capodanno, c'è comunque troppa gente, ovviamente zero organizzazione e un sacco di puttanaio, per cui visto che per i prossimi due mesi mi sentirò chiedere "allora, capodanno?", rispondo già da ora che io a capodanno, come negli ultimi 3-4, starò quasi sicuramente a casa; cena per pochi amici intimi, ubriachezza molesta, festeggiamenti, ma mai e poi mai il cagaio dei megaeventi.

L'astio per i megaeventi disorganizzati, poi, ci porta all'irritazione #2, nei confronti della situazione clubbistica attuale della mia città, ormai completamente in mano ai megaeventi da migliaia di persone e, soprattutto, a un fenomeno recente tipico della mia ridente ed estremamente fashion cittadina: il party esclusivo.

Dall'anno scorso, ma con un vero boom quest'anno, le situazioni (altro termine che aborrrrro) che dominano la scena sono quelle dei party per cui vieni abbordato dal pr che con faccia da piacione ti dice "sai, ho gli inviti per questo party, non dovrei darli in giro, li dò solo a te", ripetuto 10 volte per 10 pr diversi, a farti capire che la storia del party esclusivo è una minchiata e che ci saranno duemila persone se va bene, non ci si muoverà e tanto per cambiare sarà roba di passare la serata in coda.

Il milanello medio però, ovviamente, si fa irretire dall'idea di esclusività, di segretezza fasulla, di location (gran bella parola pure questa, eh) alternativa e accorre in massa.

Bah, io veramente ste cose sovrastrutturate e che sanno di obbligatorie perchè ci vanno tutti le schifo come la peste, non so che farci.

Edit: tanto perchè non dico cazzate, nelle 2 ore successive alla scrittura di questo post ho ricevuto:
  • una domanda "cosa fai a capodanno?" da parte di uno dei miei migliori amici
  • un paio di messaggi privatissimi, così privati da essere lo stesso messaggio riciclato per N destinatari, che mi informavano dell'immane fortuna che ho a essere in lista per un paio di party esclusivissimi (ormai è quasi peggio del nigeriano che ti chiede aiuto a riscuotere i milioni di dollari che ha ereditato)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Allora peche' mi c***i il c***o quando mi lamento delle feste di Dicembre?
Papo

Raibaz ha detto...

Perchè i parenti e i tamarri che popolano i megaeventi delle feste comandate non sono proprio la stessa cosa :)