mercoledì 15 ottobre 2008

Post interrogativo: le spese del cibo per i freelance?

Ok, visto che ultimamente ho postato indossando sempre il cappello del musico, a sto giro indosso quello del freelance che non mettevo da tanto.

A sto giro parliamo di un dilemma mi affligge come credo affligga un po' tutti quelli del Knowledge workers united (ossia, quelli di cui ho parlato in questo post, che a sua volta ne riprendeva uno di Federico): quello della detrazione delle spese per i pranzi fuori.

In sostanza: attualmente lavoro fulltime da un cliente (che poi tecnicamente è un cliente di un cliente, ma questa è un'altra storia) e quindi ogni giorno pranzo fuori.

Ora, idealmente ogni volta che pranzo fuori dovrei farmi fare la ricevuta intestata alla mia impresa individuale, con ragione sociale, indirizzo, partita iva e cazzemmazzi per poter convincere lo stato che i soldi che ho speso a pranzo fanno parte delle spese della mia impresa, visto che se non mangio non lavoro e quindi le posso detrarre dalle tasse, solo che è una cosa piuttosto noiosa per me farmi fare la ricevuta ogni volta, come pure per i gestori dei posti dove vado a mangiare, che sono più comodi a farmi solo lo scontrino (siamo in un mondo ideale, dove tutti fanno sempre lo scontrino, ricordiamolo :D) e anche per la commercialista che deve tenersi mille ricevute per fare i conti delle mie tasse.

Ora, una soluzione decente pareva essere quella di comprarsi i ticket restaurant: ne compri tipo un blocco da 400 euro di spesa, loro ti rilasciano fattura e tu usi i ticket per pagare il pranzo fuori, very easy....magari.

In realtà sul contratto di acquisto dei ticket (almeno, quelli della Accor) c'è scritto che possono essere comprati solo per essere dati ai dipendenti, per cui non sono applicabili alla mia situazione di lavoratore autonomo.

Morale, mi rivolgo a voi, freelance senior che mi leggete assiduamente e con attenzione (veeeero?), visto che immagino di non essere l'unico in questa situazione: esiste un modo rapido e indolore per detrarre le spese dei pranzi fuori per motivi di lavoro?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

oh benvenuto nella mia riserva di caccia....

ebbene come per tutti i bravi liberi professionisti ti DEVI SEMPRE attenere alla regola di richiedere SEMPRE (ribadisco) la FATTURA perchè quelli delle Entrate sono molto più scassacoglioni di un cameriere frettoloso...e in teoria anche quando vai a ballare fuori fattela fare dall'hotel che si scarica pure quella...

Raibaz ha detto...

In effetti mi ero dimenticato di avere l'amico commercialista :D

La storia della fattura dell'hotel la sapevo, me la son fatta fare già dall'hotel di Frankfurt :)

Però non ci voglio credere che veramente non ci sia un sistema rapido per scaricare le spese dei pranzi fuori, cazzomerda...