mercoledì 19 novembre 2008

Perchè schifo il nu-rave

Normalmente, come ogni persona di buon senso, non guardo MTV; riviste musicali degne di esser lette, qui in itaglia, non ce ne sono e per le radio vale lo stesso discorso, a meno che uno non sia un fan sfegatato di Celentano: va da sè, quindi, che essere informato su che musica vada di moda attualmente mi risulta piuttosto difficile.

Per fortuna c'è Friendfeed , che mostrandomi cosa ascoltano i miei friends su lasteffemme, cosa condividono su gugol rider et similia, mi dà una manina a farmi un'idea, se non altro, almeno dell'umore verso cui si dirigono gli ascoltatori altri da me.

A dirla tutta, non serviva Friendfeed per rendersi conto dell'esplosione del nu-rave nell'ultimo paio d'anni, ma siccome un po' mi scoccia fare la figura dello scassacazzo e commentare con improperi ogni volta che qualcuno si dichiara innamorato di una canzone dei Justice, riassumo in questo post tutte le motivazioni logiche per cui il nu-rave andrebbe bandito dalla faccia della terra.

First things first, vediamo di inquadrare per bene l'argomento del discorso: a sto giro Wikipedia non viene molto in aiuto, visto che dice solo che "New Rave (sometimes labelled Nu Rave or Neu Rave) is a term applied to several types of music that go from fusing elements of electronicrockindie, to technohip houseelectro,breakbeat" ma poi cita giusto un paio di minori come massimi esponenti del genere; morale, tocca definire il genere autonomamente.

La definizione non è banale, anche perchè il filone conta un buon numero di sinonimi: c'è chi lo chiama nu-rave, c'è chi lo chiama fluo, chi lo chiama nu-disco, chi post-disco, chi punk-funk e chissà quanti altri appellativi che al momento mi sfuggono; tanto per capirci, però, oltre ai già citati Justice, mi riferisco a cose di questo genere:






Nel porgere le mie più sentite scuse per aver martoriato le orecchie dei miei lettori con due cagate simili, mi appello al fatto che le due torture qui, rispettivamente di SebastiAn e dei Digitalism, passano per essere tra le meglio cose che il genere può offrire.

Comunque, direi che ci siamo capiti: synthacci distorti che fanno molto schitarramento (e su questo torneremo a breve, tenetelo a mente che è importante), metriche banali, cantati catchy e facili da ricordare e, in generale, un look & feel che cerca di stare a cavallo tra il punk-rock e boh, pleasure from the bass di Tiga, tò.

Ora, chi è già passato di qui sa che ci sono poche cose al mondo che rigetto più dell'electro e ho già motivato altre volte questo mio gusto: fin dalla notte dei tempi, da che per primo qualcuno iniziò a parlare di "techno", il mondo dell'electro, di derivazione EBM e dark, e quello della nascente "technohouse", derivata principalmente (ma non solo) dal funk sono sempre stati in netta contrapposizione, e non è facile immaginare da che parte io stia.

Per la serie "un'immagine vale più di mille parole", abbiamo una diapositiva di gente che ascolta EBM ed è bella incazzata perchè l'EBM è musica da duri:


E di seguito, una diapositiva catturata ad un party "technohouse":


(Nota: la maggior presenza di donne nella seconda foto è assolutamente intenzionale, storicamente le donne rifuggono la musica incazzosa e preferiscono quella più frifri e funkettona, e non vedo come dar loro torto)

Ad ogni modo, questa digressione ha sfociato pesantemente nell'ambito del de gustibus:

Il tuo gusto musicale fa si che tu ti debba vestire come in un film splatter? Pazienza.
Il tuo sogno più grande è sentire un synth distortissimo che assomigli a una sirena dei pompieri perchè il mondo è malvagio e non vuoi dimenticartene? Ok, pas de problem.
Pensi che la musica debba spaccare di brutto e che non ci sia niente al mondo che spacchi più del rumore dell'aspirapolvere? Have fun.

"Ma allora, Raibaz, perchè dici che non devo ascoltare i Justice mentre suonano la grattugia o le tracce in cui i Crookers hanno registrato un citofono che suona per 5 minuti?"

E' presto detto, e ben spiegato con un'altra diapositiva, che questa volta raffigura adepti della scena nu-rave:


Da che mondo è mondo, i ggiòvani che condividono un gusto musicale, per fare più gruppo, si accomunano anche nel gusto al di là della musica, abbracciando tutto ciò che il sociologo della tv chiamerebbe laifstàil e che comprende il modo di vestire, di comportarsi e di considerare fighe alcune cose e schifarne altre: così, chi ascolta hip-hop è facilmente riconoscibile dall'abbigliamento, come chi ascolta Guccini è facilmente riconoscibile in cabina elettorale e chi ascolta emo è facilmente riconoscibile dai tagli sulle braccia.

Queste associazioni però, tanto per usare un termine che fa molto web, sono di solito generate dal basso: nessuno ha mai stabilito ufficialmente che se ti piace l'hip-hop devi indossare pantaloni in grado di contenere te e tutta la tua famiglia fino al decimo grado, o che se ti piacciono i Lost devi smaltarti le unghie di nero, sono convenzioni che sono scaturite in maniera spontanea dalla comunità di appassionati di un genere.

Per il nu-rave, il percorso è stato contrario.

Un giorno, il signor Pig mag, o qualche altra testa pensante di laifstàil equivalente (non so e non voglio sapere chi sia il vero responsabile di tutto questo), ha deciso che era il caso di portare nei club il tipo coi basettoni, gli occhiali grandi, le all star, i jeans neri a sigaretta, la giacca di velluto a costine e il maglione a righe orizzontali: pensa che ti ripensa, studia studia, viene fuori che il ragazzo vorrebbe andare a ballare, ma non gli piacciono le cose che fanno tunz-tunz.

"Ehi ragazzo, dico proprio a te, guarda, ora nei club ci sono le schitarrate!" (che in realtà sono i synthacci distorti di cui sopra)
"Ehi, ragazzo, senti che bella questa canzone, limonarelimonarelimonare, c'è pure il testo, è proprio una cosa innovativa!"

Ecco creato, interamente a tavolino, un fenomeno di costume.

A questo punto, il lettore attento avrà capito da sè che l'appellativo "punk-funk" non è casuale, anzi: così come i Sex Pistols erano dei musicisti costruiti a tavolino da Vivianne Westwood, allo stesso modo i Bloody Beetroots sono come sono non per via del loro gusto personale, ma perchè sono frutto di attenti studi di marketing.

"Ok Raibaz, ho capito che il nu-rave è male perchè non c'è alcun contenuto dietro ma solo il desiderio di un esperto di marketing di vendermi gli occhiali grandi, non posso semplicemente ignorarli?"

No.

Sarebbe facile ignorarli e sperare che spariscano in fretta come il punk, se non fosse che l'esperto di marketing suddetto vende il prodotto come qualcosa che non è, come un'evoluzione del filone techno: lo squallido individuo in maglione a righe e giacca a coste di cui sopra, quindi, si convince che ascolta techno perchè sente minuti su minuti di citofonate, ma non basta.

Peggio ancora, goccia che ha fatto definitivamente traboccare il vaso, un festival onorato e leggendario come l'I love techno, che si chiama I love techno e non "i love grattugia" per un motivo, che ha ospitato nei suoi 11 anni di storia gente tipo i Prodigy, gli Underworld, Laurent Garnier, Derrick May, Dave Clarke e i Kraftwerk, tanto per non fare nomi, quest'anno ospitava..............i Crookers.

Che poi, io non ho nulla contro Phra e Bot eh, anzi, sono anche contento che degli italiani vadano a suonare all'ILT, però sapere che nelle stesse sale in cui suonavano gli Underworld quest'anno echeggiava "limonarelimonarelimonare" mi fa veramente venire male.

Speriamo che la testa pensante che ha ideato tutto ciò decida che c'è qualche altro capo di vestiario da vendere prima possibile e faccia passare di moda sto sfacelo, prima che i 20 e passa anni di storia della techno vengano definitivamente e irrimediabilmente infangati dalle sirene dei pompieri.

Edit postumo: se ancora servisse una prova definitiva di quanto sia fake tutta questa corrente, ecco che appare in rete una diapositiva del tipo dei Justice che fa finta di suonare live, col controller visibilmente spento e staccato dalla corrente:


20 commenti:

Anonimo ha detto...

che Justice, digitalism et similia dovrebbero usare il loro fluo per fare da spargi traffico in autostrada è fuor di dubbio...però nel tuo discorso ci sono imprecisioni non da poco:

1)il punk-funk deriva dalla no wave di NY di fine '70 e ci sono gruppi storici come i Blondie mentre ora come ora ci sono i ragazzi della DFA che non sono affatto male (gli LCD Soundsystem dal vivo spaccano, e il primo album dei The Rapture prodotto da Murphy e Jackson pure) senza contare le influenze dei Talking Heads. Morale: non c'entra una mazza con il nu rave

2) L'EBM è figlio di quello stesso synth pop che ha spinto i 3 di bellville a creare la techno, e gruppi come i Nietzer Ebb, Skinny Puppy, Front 242 e Fad Gadget sono alla base della techno europea post new beat belga.(Fixmer e McCarthy live sono assurdi!!!!)

3) Il dark, che solo da noi è confuso col gothic, nella scena ebm è solo a livello estetico

ok per ora mi fermo qui. Domande?

Raibaz ha detto...

In ordine inverso:

3) anche gli occhiali grossi sono solo a livello estetico, eh...solo che nella scena ebm arriva prima l'ebm e poi il dark e per il fluo invece è successo il contrario

2) è vero che Front 242 e Nitzer ebb sono alla base della techno belga, ma quella di belleville è figlia del synthpop precedente, quello dei Kraftwerk, che ancora non aveva preso la malvagia piega dark & incazzusa

1) ok che il punk funk non c'entra niente, ma siccome qui siamo in itaglia è facile trovare la roba della DFA assieme ai Justice e ai Digitalism, per cui spesso e volentieri vanno a braccetto; il punk funk ha almeno il pudore di non spacciarsi per techno, ma l'effetto che mi suscita è simile...

maxcar ha detto...

ma forse il concerto dei justice era un unplugged, ahah

Anonimo ha detto...

"così come i Sex Pistols erano dei musicisti costruiti a tavolino da Vivianne Westwood"

Errore grave!!!!!:D
Vivianne era la stilista del gruppo solo perchè fidanzata con MALCOM MCLAREN, l'unico ideatore dei Pistols...

PS: Max la tua è la battuta dell'anno hahahahahahha

Anonimo ha detto...

coosa devono leggere i miei occhi!!
:D

è buono cmq fare un po di precisazioni caro bazzy

il new rave è si un fenomeno
creato a tavolino dal signor pig
mag o chichessia...ma solo qua
per l'italia
poichè come al solito qua si tende a gonfiare un fenomeno di costume
e renderlo il piu cool e commerciale possibile...

ma principalemente il nu rave
è nato in forma del tutto spontanea
un paio di anni fa nell east London
con gruppi indie locali che spesso
facevano concerti in localini o wharehouse,
gruppi come Hadouken, New Young Pony Club o i piu famosi Klaxons.

justice o digitalism fanno electro... ma evidentemente
sono stati aggiunti al calderone
nu rave forse proprio dal signor
pig mag...essendo i gruppi considerati cool tuttora.

in realtà l appellativo nu rave
è stato creato dalla stampa inglese
specializzata nel settore rock/indie (NME)
appellativo che è stato dato ai klaxons anche per il loro modo di vestire molto appariscente:
jumpers colorati e glowsticks.
moda che poi è scoppiata di botto
in tutto l'east london...
anche grazie ai due grandi dettalegge della moda giovanile londinese: H&M e Topshop.

nu rave sempre secondo la stampa inglese è anche inteso come un fatto di rinascita...ma sempre a livello locale londinese.
il fatto che i giovani creino le proprie serate, creino la propria linea di vestiti e creino la propria musica su un etichetta indipendente creata da loro.
"E' la cosa piu eccitante che sia successa a Londra dopo anni di stallo..." dicono.

In realtà il fenomeno nu rave a Londra è gia sparito da almeno un annetto
poichè per le strade di Shoreditch
non si vedono praticamente piu
giovincelli vestiti con magliette
colorate e gluosticks.
e le serate in wharehouse con gruppi che fanno questo genere
ultimamente se ne vedono sempre meno.

mentre il fenomeno è adesso riciclato e un po gonfiato e impazza in Italia ma in maniera
meno genuina...è forse questo che ti urta un pò baz.

Raibaz ha detto...

Hai assolutamente ragione revus, quello che si vede qui è una cosa completamente posticcia e artefatta e con ogni probabilità è questo che mi irrita così tanto, come pure il fatto che tutta sta robaccia venga quotidianamente spacciata per techno (vedi la presenza dei due limonarelimonarelimonare all'ILT) quando con la techno c'entra come i cavoli a merenda, visto anche che è, come giustamente dici tu, di derivazione rock/indie...

Anonimo ha detto...

per quanto riguarda la storia del cavo scollegato del controller di
Gaspard (justice)
eheh ha alzato un grosso polverone
anche in rete...

il cavo USB si è scollegato per qualche secondo e Gaspard l ha ricollegato appena si è accorto che non aveva piu segnale
lo spiega qui:

http://www.beatportal.com/feed/item/justice-respond-the-usb-cable-fell-out/

in effetti gli stessi Justice taggano la foto incriminata sul
loro myspace con "Justice Unplugged"

Anonimo ha detto...

...sono allibito dal razzismo musicale che ho letto:io amo gli underworld,amo carl craig amo la techno in generale ma il tuo dibattito così acceso e sentenzioso è di parte! Mi sembrava di leggere l'articolo di un giornale politicamente schierato di second'ordine.
Ma non si puo' giudicare un artista senza conoscerlo bene e partendo prevenuto.
E poi,non voglio allarmarti,ma questa musica dietro cui non sta niente(come dici tu)è di per sè cultura:arte visiva,arte musicale,modo di pensare(anarchico/hippie),colossi musicali alle spalle(punk,rock,hip hop...)
In oltre il french touch(come piace chiamarlo a me)che, ahimè, si sta commercializzando è partito dagli anni 90 come movimento indipendente(senza contare le radici che ha nell'hip hop,nel punk etc.)
Essendo amante della musica(sia chiaro, di quella bella e ricercata)mi spiace si critichi così ,buttando qualche nome quà e là, un movimento che porta con se artisti del calibro dei Daft Punk,Digitalism(da molti critici ritenuti gli eredi dei daft punk anche se nn sono pienamente daccordo),SebastiAn,Fake Blood,Boys Noize...

spero tanto che tu possa prendere in considerazione l'idea di fare una scrematura + approfondita e più ricercata di questo movimento:è ovvio che se non sei tu a ricercare qualche buon pezzo l'unica cosa che ti arriverà alle orecchie sarà qualche pezzo banale o commerciale magari consigliato dal solito amico che dice "o zio senti cosa spacca sto pezzo..."...non so se ci intendiamo.
E un'altra cosa...le schtarrate fasulle che tu critiche sono spesso frutto di una conoscenza discreta della chtarra elettrica:Rifo dei bloody beetrots e Congorock,per esempio,sanno suonare la chitarra elettrica e il basso(cosa che io vedo come positiva).
Inoltre vorrei informarti che non mi ha suggerito pig mag questa tendenza in quanto ho scoperto questi artisti dal loro debutto quando ancora non erano famosi:i justice,per esempio,li ho scoperti in quanto hanno in comune lo stesso manager dei Daft Punk(pedro winter aka busy p,il fondatore dell'ed banger records).
Concordo con i tuoi "improperi" se questi sono rivolti ai poser o ai modaioli che sono gli assassini della culture club...
Ma meglio non generalizzare mai.
Un'ultima cosa che non mi è piaciuta è stata la banale scelta di usare quella foto per descrivere il movimento nu rave e emblematizzre i crookers con la canzone "limonare" che è la loro + brutta e banale canzone(penso che anche loro ne siano consapevoli)...se si prende il peggio allora io posso giudicare ignorante e scontato rino gaetano(che secondo me è il genio incompreso della musica italiana deglia anni '70)se ascolto solo "gianna"(che aveva scritto su pressione dell'etichetta per andare a sanremo).

Grazie per l'attenzione,spero non abbia preso questa risposta come una critica ma come un consiglio o come una risposta da un'amante della musica in toto come te.

ciao

vale dhp

Raibaz ha detto...

Ma io SONO di parte :)

Sono di parte perchè conosco perfettamente il french touch degli anni 90, ero adolescente quando sono usciti Homework, Moon safari e tutto il resto del french touch, e sono così tanto incazzato coi Justice, SebastiAn e tutti sti nuovi sfigati anche perchè infangano il nome di una corrente con cui non c'entrano assolutamente niente.

Se Busy P si fosse trovato un lavoro anzichè comprarsi una chitarra e fondare la Ed Bangers, il mondo sarebbe indubbiamente un posto migliore, con molti meno poser convinti di ascoltare techno perchè sentono il citofono.

Il vero, grosso problema del nu rave non è tanto che faccia schifo in sè, perchè è una questione di gusti e quindi soggettiva, nè che sia musica spudoratamente commerciale senza alcuna base artistica alle spalle (in effetti, ci sono prodotti commerciali di ottima fattura pur senza background artistico, tipo tutte le boyband frutto di studi di marketing approfonditissimi per catturare più pubblico possibile).

Il vero problema è che tutto questo venga spacciato come techno, il vero problema è che nello stesso calderone, e nello stesso festival, tipo l'ultimo I love techno, finiscano gli Underworld e SebastiAn

E' come invitare i Dari al Gods of Metal: possono piacere, sono un prodotto di ottima fattura, ma se vanno al Gods è legittimo e sacrosanto che prendano bottigliate da quelli che dal Gods pretendono di ascoltare metal.

Io pretendo che chi sostiene di suonare techno suoni techno, non il citofono.

Anonimo ha detto...

ok...come vuoi...ma senza variazioni la musica rimarebbe statica...chissà mai che da questa merda che non ti piaccie nasca un nuovo genere molto buono...

sai come si sono zittiti tutti quelli che tra gli anni 70 e 80 in america credevano che l'hip hop fosse solo unamoda passeggera metroplitana o il critico musicale che definì thomas bangalter e guy-manuel de homem christo come "daft punk"(stupidi straccioni)...

ebbene questi ultimi cambiarono il loro nome,sciolsero i darlin' e insieme si chiamarono Daft Punk(e penso che quel critico si stia ancora mangiando le mani...)

comunque visitterò spesso il tuo blog dato che vi sono post interessanti come quello sui prodigy e fatboy slim...ciaoooooooo

Jo Marini ha detto...

ciao raibaz..

forse non lo sai o non ci hai mai fatto caso..
ma tra i top friends sul myspace ufficiale dei tuoi amatissimi Prodigy ci sono i Does it offend you,yeah? e i Justice.

aspe vedo che ti è caduto il mento...rimettilo a posto...

oddio cosa succede..anche gli alternativissimi per eccellenza anticommericiali prodigy si mettono a smanettare tutti colorati su myspace insieme quelli che ritieni francesini totalmente incapaci??

no la risposta è semplice a tutta la tua argomentazione..
proverò a esporla rapidamente:
1. la moda la fa la musica,l'artista..da lui parte tutto. di gruppi creati a tavolino ne potrei citare qualcuno (crookers,sonohra docet) però non è l'intero movimento a essere un fake come dici te.
myspace da l'opportunità a tutti di creare un gruppo e provare a fare successo e non capisco quale complotto ci sia dietro..
semmai ci sarebbe piu da discutere sul perchè chi ha determinate etichette discografiche finisca direttamente su mtv dentro le case delle persone..e non in qualche myspace mezzo sconosciuto da 3200 visite alla settimana (heartsrevolution x esempio)

2. tu contesti il fatto che la musica nu rave consista in uno smanettamento sciagurato dei sinth..
beh se è come dici te questa musica dovrebbe avere un impatto immediato sulle persone e stufarle dopo poco..
è cosi nella maggior parte dei casi (vedi bolt action five,
ma ti posso assicurare che io l'album Cross dei Justice e quello dei klaxons lo ascolto sempre e mi piace sempre allo stesso modo.

3.contesti il fatto che siano tutti gruppi costruiti a tavolino per vendere..per creare un giro di affari..

bhe mi sa che la musica elettronica di derivazione indie/rock/punk sia l'ultimo...ma proprio l'ultimo genere creato per questo scopo...almeno per quel che interessa il nostro paese..

tu ora devi sinceramente dirmi quante persone conosci che ascoltino i justice, gli hadouken o gli we smoke fags.

quanto durerà questo movimento...cosa ne resterà ai posteri..beh questo non te lo so dire..per fortuna in musica da quando esiste internet c'è la meritocrazia..chi merita davvero fa storia..gli altri al massimo vendono due magliette col loro nome in fluo..senza di certo danneggiare te..

forse dovresti interrogarti su quanto invece si sta cercando di creare in italia uno stile hip hop da periferia ghettizzata soprattutto attraverso mtv radio deejay e all music
quello è marketing perche entra nelle case delle persone..
vi entrano la nike,la atari,l'adidas,la everlast etc


non certo un paio di jeans cheap monday o dei wayfarer colorati.

peace mate..

Giò

Raibaz ha detto...

Condivido in parte il discorso, ma non tutto.

E' verissimo che molto probabilmente c'è gente che ci crede davvero, a cui questa musica elettronica di derivazione indie/punk/rock (è una bellissima definizione, mi piace) piace sul serio: in fondo ognuno ha le sue perversioni :P

Scherzi a parte, non metto in dubbio che ci sia chi nutre una passione genuina ed autentica per questo sottogenere musicale e, ovviamente, costoro hanno tutta la mia stima.

Per fortuna, come dici giustamente tu, la rete consente di eludere le sirene del marketing e di scovare chi realmente se lo merita, ma il problema è che è uno sforzo che in pochi hanno voglia di fare, mentre in troppi si accontentano di quello che viene loro proposto, e nessuno ha interesse a spingere chi se lo merita anzichè chi genera un ritorno.

Sarebbe bello che tutti avessero il tempo e la voglia necessari per un ascolto critico, ma purtroppo non è così e gente tipo i Crookers, che "conosco" musicalmente da prima di limonarelimonarelimonare e non era poi così TANTO male deve snaturarsi e abbassare di molto il livello per raggiungere un pubblico più ampio possibile.

Ad ogni modo, non ho la palla di cristallo e non so dire se questo movimento è qui per restare (anche se quello che spero mi pare ovvio :D), ma ormai vedo MOLTA più gente che ascolta i Justice piuttosto che i Bloody Beetroots (che sono testimonial WESC, e la cosa dovrebbe mettere in guardia) o i Soulwax che, con buona pace del caro Cesare sono un pallido tentativo di imitazione di quello che erano nel 2005-2006 piuttosto che gente che ascolta musica elettronica "pura" (non è una definizione che mi piace, ma si capisce).

Come ho già detto, però, a me non frega poi tantissimo di cosa ascolta la gente, per me uno le orecchie se le può martoriare nel modo che preferisce...il grosso problema è cercare di spacciare per techno quello che è, come giustamente hai detto, musica elettronica di derivazione indie/punk/rock solo per cercare di allargare il bacino d'utenza e quindi vendere più merchandise.

Piccola parentesi nazionalpopolare: quest'anno, al grandefratello, svariati personaggi hanno i Wayfarer, nessuno veste hip hop (graziaddio). Sarà un caso?

linda lang sebastiAn ha detto...

w il citofono di sebastian allora si.

nessuno qui è convinto di ascoltare techno ANZI!
tutti sono convinti di essere ALTERNATIVI o peggio finti INDIE ROCKERS.

tranquillo nessuno ti ruba la techno.
è una cosa bruttissima per noi.

KInt ha detto...

Mi dispiace ma hai un concetto del nu rave molto errato, Wikipedia è vero che non ti ha aiutato...per questo sono daccordo! Per quanto mi riguarda posso dire che questo fenomeno nel bene o nel male ha portato un pò di aria nuova nell'elettronica, sia in generale che in quella piu indirizzata al dance flor, in fondo eravamo stanchi di sentire house e derivati (vedi minimal e tech) che rimescolavano le stesse carte da circa 10 anni.

Raibaz ha detto...

Certo che a definire "aria nuova" un movimento che è il revival di roba di 20 anni fa ibridata con l'elettraccio scoreggione che gira da ancora prima ci vuole del coraggio, eh...a me pare più un greatest hits di quanto di più becero la storia dell'elettronica abbia da offrire.

Anonimo ha detto...

FYI il tuo babbo porta i wayfarer da oltre vent'anni :-)
Papo da Dubai
PS conosci i Fierce Angel? Ieri sera al Barasti Beach sessions di questi qua not bad ...

Anonimo ha detto...

sei scandaloso, questo è il mio unico commento

Idealism is my religion ha detto...

..Meglio di roba che suona tutta uguale..tipo minimale ed affini.
Inoltre il fatto che un brano rispetti le battute e che abbia una sinfonia piacevole, fa parte del significato stesso di musica.
Magari tu ascolti e crei roba che non può essere reputata tale.

Halberdier ha detto...

Se la voce di Wikipedia non ti soddisfa, non potresti metterci mano? Wikipedia è fatta apposta per essere modificata dagli utenti.

Raibaz ha detto...

Purtroppo temo che non sarei obiettivo, e l'obiettività è un requisito fondamentale di Wikipedia :)