domenica 2 novembre 2008

Ordini di dischi, #6

Anche se non ho più la residenza mensile al Gasoline, ho comunque la sindrome da acquisto compulsivo di dischi, per cui anche questo mese è arrivato un bel pacco dalla Germania con una buona trentina di vinili e un paio di acquisti collaterali, il primo dei quali è questa splendida maglietta della Sushitech:

 
Il secondo acquisto di dischi, invece, è il DVD di We call it techno, che devo ancora vedere e sul quale ovviamente scriverò una recensione quanto prima.

Ma veniamo ai dischi, 36 a sto giro, i cui highlight principali sono la meraviglia di Yann "il meraviglioso mondo di Amèlie" Tiersen remixato da Jay Haze e lo splendido album dei Deadbeat sul quale scriverò un altro post, più dettagliato, più avanti, perchè è veramente meritevole.

Restando in tema di remix nuovi di tracce non propriamente da club, ho preso anche uno dei due dischi della nuova hit su Get Physical, i remix di O superman di Laurie Anderson, traccia storica che qui in Italia ricordiamo particolarmente bene per lo spot dell'AIDS con l'alone viola: io suono quello di Reboot, ma anche tutti gli altri hanno un loro perchè, soprattutto l'original (se di original si può parlare) dei M.a.n.d.y. coi Booka Shade.

Non è il solo Reboot che ho preso: ho preso anche il suo Motivbank 001, che ha una splendida traccia che va decisamente in direzione dubtechno come molti di questi tempi, tipo i già citati Deadbeat ma anche, pescando ancora dall'ultimo scatolone arrivato a casa Raibaz, un bel disco su una mai sentita Apple pips con un remix di Brendon Moeller e uno di Beat Pharmacy, entrambi belli dubbettoni.

In tema di dub techno, poi, visto che il genere esiste da poco prima della notte dei tempi, ci si può sbizzarrire col backstock: è arrivato uno Styrax leaves di Gez Varley (con l'alias di G-man) veramente splendido e valido per tutte le stagioni, ma anche un Ungleich del 2000 di un tal Mad Max, che ricorda molto il primo Kowalski, uno Sci-fi trax di Thomas Schumacher e un Secret Cinema del 2001; dovrebbe essere un bel dubbone anche il Freiraum di Paddo e Mathias Weimer, se non che la copia che mi è arrivata ha i centrini incollati storti ed è insuonabile :(

Parlando ancora di backstock, non ho potuto fare a meno di prendere la ristampa della bomba dei Soulwax sotto l'alias di Samantha Fu, uscita prima che ci prendessero troppo gusto con le chitarre e i synthacci scoreggioni: "Theme from discotheque" ha un giro di percussioni che ricordano pesantemente la 909, tanto shuffle e un vocal che rimane in mente per ore e ore dopo l'ascolto, andava preso per forza.

Ancora backstock, ma neanche troppo, è il Johnny D che mi piace più di tutti finora, molto più della megahit Orbitalife, ossia il suo remix per Glimpse su Leftroom, altro disco veramente multiuso perchè ha le pause belle rilassate e le ripartenze secchissime che lo rendono adatto anche per momenti più tirati; a proposito di Johnny D, ho preso anche il suo split ep assieme a Sascha Dive su Love letters from Oslo, visto che ok che è bello suonare dub techno di questi tempi, ma almeno per ora il mio cuore rimane funkettone e housettone :)

Morale, il grosso del pacco è come al solito di dischi houseggianti: il Love letters from Oslo di cui sopra non è l'unico dell'etichetta di Nekes e Molinari, visto che ho preso anche quello su catalogo regolare di Guillaume & The coutu dumonts, che si conferma uno dei produttori più in forma degli ultimi tempi, in grado di mantenere un ottimo livello anche se i dischi fatti solo di conga e bonghetti iniziano a stufare un pochino; sullo stesso stile, ho preso l'ultima uscita di un'etichetta che non seguivo da un sacco, la Superfancy, che ha iniziato facendo electro e ora pare essersi uniformata al congabonghismo imperante, riuscendo tuttavia a non cadere nella piattaglia generale più di tanto.

Ancora, housettate: non è un vero ordine da decks se non c'è almeno un Cadenza, per cui ho preso il remix di Luciano dei Los updates, che ormai è fuori da un mesetto anche se il promo gira da mooolto prima, ma non avevo ancora ordinato e che tutto sommato è ancora suonabilissimo e, apice dell'housettonaggine, il Bang bang 001 di due cinture nere techno come 2000 and one e Melon che si divertono a riciclare sample house vecchia scuola tipo House music (appunto) di Eddie Amador oltre all'ultimo 100% pure con le trombette di Dj Madskillz e - per la serie "acquisti inaspettati" - un NRK (!) di Skylark (!!) con due remix di Massi DL (!!!) che non sono neanche malaccio (!!!!!!)...pare assurdo, lo so, ma è tutto vero :)

La parte del leone, però, nel pacco di decks, la fa la Lomidhigh, presente non una, non due, non tre, ma ben quattro volte nello scatolone: di questi quattro, in realtà, suonabili sono soltanto due, quello bellissimo di Ray Okpara e quello carino sulla sottoetichetta Organic di Alejandro Mosso, ma quello di Kasper e i remix di quello di Martinez e Gurtz li ho comprati lo stesso per il solito motivo che i Lomidhigh sono ultralimited e vanno a delle cifre assassine su ebay :)

Sul versante deep, che non mi dispiace seguire anche se non è il mio preferito, l'ultimo Plastic city di The timewriter con un remix di Nacho Marco meritava assolutamente l'acquisto, come pure il Drumpoet community di Willie Graff & Tuccillo (ma che cazzo di nome è, "Tuccillo"??), bello melodico; assimilabile al filone anche se un po' più techneggiante l'ultimo Trapez di Jeff Samuel, che fa praticamente sempre la stessa roba ma è sempre roba bellissima.

Completano l'ordine l'ultimo Be chosen di Dan Andrei, bello percussivo, e una serie di quei dischi che boh, che veramente non si capisce perchè li abbia comprati, per cui non ci spenderò troppe parole :)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

skylark will save us all...

Raibaz ha detto...

Siamo veramente conciati male se ci dobbiam far salvare da Skylark, eh :D

Lario3 ha detto...

Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D

Anonimo ha detto...

vorrei consigliarti uncut premium part three della Siteholder..c'è un pezzo magnifico (ovviamente dubbatafigata) di Jason Emsley!

Raibaz ha detto...

Sisisi conosco sia Jason Emsley che soprattutto la Siteholder, meritano veramente :)