martedì 22 novembre 2011

Orchestraibaz, puntata #92 - Inverno etereo

E' arrivato l'inverno, il freddo, le giornate in cui si sta a casa con una cioccolata calda e il piumone (seeeeee, magari, l'inverno è la stagione in cui si esce di casa per andare in ufficio che è ancora buio e si torna a casa dall'ufficio che è già buio).

Questa settimana avevo voglia di qualcosa di un po' più meditativo, un po' meno scuoticulo, anche se ovviamente non è che il culo rimanga fermo, anzi, ma mi andava di suonare qualcosa un po' più ascolto-friendly ma astratto, etereo come un pomeriggio invernale, coi contorni delle figure che sfumano nella nebbia, la nuvoletta di fumo che esce dalla bocca e la voglia di tornarsene a casa a godere il tepore delle proprie quattro mura.

E quando si parla di musica così, i nomi a cui affidarsi sono facili da trovare: basta puntare decisi su James Holden e Nathan Fake e il gioco è fatto.

Ovviamente poi, assieme a loro c'è quello che ha raccolto il loro scettro da quando loro due sono troppo presi a drogarsi per pubblicare qualcosa di nuovo e ha portato il loro genere verso nuovi lidi creando anche nuovi emuli per ora di scarso successo: sto parlando ovviamente di Kieran Hebden, che come ho già avuto modo di dire è tutto quello che avrebbero dovuto essere Holden&Fake e molto di più.

Il grosso del set di stasera quindi è in mano a questi tre artisti, con una leggera predominanza di Four tet semplicemente perchè il materiale di Holden e Fake ormai risale a un bel po' di tempo fa mentre il buon Kieran continua a sfornare roba ad altissimi livelli nonostante le collaborazioni con nomi trendy e di scarsa qualità tipo Burial o Thom Yorke: particolarmente interessante e probabilmente meno famoso è il remix di "Sing" ad opera di Floating points, artista che conoscevo poco ma di cui mi sono follemente innamorato al Sonar di quest'anno.

Tolti Holden, Fake e Kieran Hebden, il resto è degnissimo corollario, tipo il grossissimo remix di Jon Hopkins su Infinè che fomenterebbe pure i cadaveri, o uno dei capolavori più recenti di quel semidio di Sasha, che in combo con M83 fa cose da "abbraggiamogi forte e vogliamogi tantobbene", M83 che compare pure in chiusura di set col singolo nuovo che è proprio bellino bellino che quasi quasi mi compro i biglietti del suo concerto a Milano in primavera.

Insomma, stasera è andata così:

Burial & Four Tet - Moth (Text)
Royksopp - Beautiful day without you (Robag Wruhme rmx) (Freude am tanzen)
Four Tet - Angel echoes (Domino)
Nathan Fake - The sky was pink (Border community)
Four Tet - Sing (Floating points rmx) (Domino)
Nathan Fake - You are here (Four tet rmx) (Border community)
Chemical brothers - Swoon (Astralwerks)
James Holden - 10101 (Border community)
M83 - Couleurs (Sasha Invol2ver rmx) (Global underground)
Ellen Allien & Apparat - Jet (Bpitch control)
Britney Spears - Breathe on me (James Holden dub) (Not on label)
Agoria - Panta rei (Jon Hopkins rmx) (Infinè)
M83 - Midnight city (Naive)

Per sentire il set guardando fuori dalla finestra nei grigi pomeriggi invernali, lo si può scarricare da qui, mentre per essere sempre aggiornati con le puntate nuove, qui c'è il feed RSS del podcast da incragnare nel vostro iTunes/Winamp/Google reader/quant'altro.

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