martedì 22 novembre 2011

Ricordi di giovinezza

E' il 1995.

Ho dodici anni, faccio le medie e da quasi una decina d'anni coltivo la mia passione per i videogiochi, passione che mi è rimasta ancora a oggi; siamo in piena epoca Super Nintendo, sono gli anni di Super Mario World, Yoshi's Island e Secret of Mana, ma soprattutto sono gli anni di Street Fighter II e dei suoi mille milioni di cloni, da Mortal Kombat in là.

Sono gli anni del duopolio Nintendo-Sega, gli anni in cui si combatteva per il predominio del mercato videoludico non solo sul divano di casa ma anche e soprattutto in sala giochi, luogo ormai scomparso che all'epoca era il teatro dell'innovazione tecnologica, più spinta: anni in cui Virtua Racing coi suoi blocchettoni a 2 fps era "ooooooooooh" tanto quanto i millemilamilioni di centinaia di sprite dei giochi della SNK, in cui nelle sale giochi più prestigiose del mondo c'era questa cosa la cui mancanza causerà dei gravissimi deficit intellettual-culturali nei giovani d'oggi:

Tipo che io ci ho giocato da piccolo, a Londra, e mi viene da vomitare solo a ripensarci
Insomma, in quegli anni lì c'era della competizione tecnologica seria, mica come ora che pur di spacciarti qualcosa di nuovo ti costringono a mettere gli occhialini da demente e farti venir mal di testa, oppure a sbracciarti come un cretino e fare una fatica fottuta anzichè giocare bello comodo spaparanzato sul divano com'è giusto che sia: in quegli anni lì, a un certo punto, Nintendo presenta la sua nuova piattaforma Ultra 64, che di lì a poco, opportunamente ridotta di potenza per evitare che costasse uno sproposito, sarebbe diventata il Nintendo 64.

Il primo gioco di cotanta piattaforma, com'è giusto che sia per l'epoca, è un picchiaduro a incontri, con una grafica che stai veramente malissimo e che ha la gravissima colpa di aver inventato il sistema di combo che ci portiamo dietro ancora ai giorni nostri e che ha reso il genere una palla mortale: il lettore più scafato avrà già capito che si sta parlando di Killer Instinct.

Rivisto ora fa quasi tenerezza, ma quindici anni fa era fuori dal mondo
E insomma, visto il successo del gioco in sala Nintendo decide di convertirlo su Super Nintendo e si affida a una software house inglese all'epoca semisconosciuta ma che poi diventerà la migliore del parco sviluppatori Nintendo, la Rare.

La conversione a onor del vero viene così così, più che altro perchè era impossibile fare qualcosa di somigliante all'originale su una piattaforma di una generazione precedente, ma ovviamente il giovane Raibaz accumula le paghette settimanali e se la compra lo stesso, per di più in limited edition, forse la mia prima limited edition, non sapendo che forse mai scelta di comprare una limited edition fu più fortunata.

All'epoca infatti le limited edition non erano ciccionissime e imbottite di gadget come ora, la limited di Killer Instinct aveva giusto la cartuccia nera e il cd della colonna sonora, ma il cd della colonna sonora.

Il cd della colonna sonora aveva cose tipo questa:



O tipo questa:



O ancora, tipo questa:



All'epoca i cd costavano un bel po' e non ne avevo molti, quindi quei pochi che avevo li ho letteralmente consumati, e tuttora di questo so a memoria ogni beat, tipo che l'ho risentito di recente (scaricato, purtroppo: l'originale è andato perso con mia somma mestizia, visto che ho scoperto che è rarissimo e su ebay va a delle cifre folli) e me lo ricordo ancora perfettamente, ma soprattutto l'ho risentito di recente e ho scoperto che rispecchia moltissimo del mio gusto attuale, che è stato evidentissimamente influenzato in maniera pesante da un cd di una colonna sonora di un gioco comprato quando avevo dodici anni.

Accattatevi il cd, che merita: probabilmente a voi non parrà granchè se non un discreto cd di EDM anni '90 (che è quello che effettivamente è), ma per me è uno dei cardini del mio lungo percorso di formazione musicale.

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