martedì 15 novembre 2011

Orchestraibaz, puntata #92 - Kanzleramt special

Anche oggi set tributo, stavolta a un'etichetta tra le mie preferite di sempre, una di quelle che hanno avuto un ruolo importantissimo nella definizione di quello che è il mio gusto musicale oggi: nel mio pantheon personale, infatti, la Kanzleramt sta al livello di quei mostri sacri di cui comprare a scatola chiusa tutte le uscite, tipo la Perlon o la Cadenza quando ancora era un'etichetta interessante.

Qualche tempo fa in realtà il label boss Heiko Laux l'ha messa in pausa, pare (si dice) per sbattimenti burocratico-finanziari, ma l'ha recentemente resuscitata, ricominciando a stampare cose con degli artwork nuovi bellissimi: purtroppo non si può dire lo stesso a livello musicale, dato che le ultime uscite non sono al livello di quelle dei tempi migliori, ma ho assoluta fiducia nei vari Alexander Kowalski, Diego, Fabrice Lig e nello stesso Heiko Laux perchè riportino l'etichetta ai fasti del passato recente.

Il set di stasera, quindi, è composto esclusivamente dell'etichetta berlinese e cerca di coprire un po' tutto l'ampio spettro delle uscite migliori, che spaziano dalla techno carica e dubbettosa a quella più frivola e jazzeggiante, sempre mantenendo un'impronta avanti almeno sei-sette anni: il remix di Soul Designer (che è sempre Fabrice Lig) di "Me fragments" di Diego è praticamente pre-post-dubstep, roba che insomma potrebbe tranquillamente uscire oggi, come pure qualsiasi disco di Kowalski, che pure quando sbadiglia la mattina appena sveglio fa cose che tutto il giro della Ostgut più intransigente tipo Ben Klock o Marcel Fengler vorrebbe scimmiottare, ovviamente con scarso successo.

C'è pure spazio per un Villalobos quando ancora era "solo" il miglior produttore minimale in circolazione, prima che facesse il botto gigantesco con Alcachofa e seguiti, ma ovviamente il talento sconfinato si vede già eccome: il remix di "Moved" di Heiko Laux è la classica Ricardata lunga un quarto d'ora e che più che un disco è un'epopea, in cui pare non succeda niente ma ascoltando con un minimo di attenzione c'è un intero universo in costante mutamento.

Insomma, techno un po' più spinta del solito ma con una classe che a oggi praticamente nessuno è riuscito ad eguagliare, nemmeno gli stessi artisti che paiono un po' ingolfati ma che spero si riprendano presto (e Heiko è comunque sempre Heiko, chiariamoci: l'anno scorso all'ADE ha fatto un set che faceva sembrare gli Slam e Joel Mull dopo di lui gli ultimi dei pischelli)

Ma andiamo senz'altro a tracklistare:

Heiko Laux - Still lively (Album mix)
Alexander Kowalski - My favourite episode
Solid gold playaz - Le soul afrique
Heiko Laux - Moved (Ricardo Villalobos rmx)
Ricardo Villalobos - Sex for sunglasses
Alexander Kowalski - Dark soul
Alexander Kowalski - Progress
Alexander Kowalski & Funk D'void - Can't hold me back
Highrise - Hope for peace
Johannes Heil - 10000 leagues under the skin pt. 12
Diego - Me fragments (Soul Designer rmx)
Fabrice Lig - Los picaros
Diego - Quarter inch squares

Per chi non conoscesse quest'etichetta meravigliosa, ma anche per chi la conosce e vuole risentire qualcuna delle tante perle del suo catalogo, il set al solito si scarrica da qui qui, mentre per essere sempre aggiornati con le puntate nuove, qui c'è il feed RSS del podcast da incragnare nel vostro iTunes/Winamp/Google reader/quant'altro.

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