mercoledì 5 settembre 2012

Flattr, il crowdfunding per le cose dell'Internet

Il crowdfunding è uno dei trend più interessanti dell'Internet del duemiladodici: il primo è stato Kickstarter, "a funding platform for creative projects", su cui fondamentalmente si può (solo negli USA, purtroppo) creare un progetto, raccontarlo all'Internet e sperare che gli utenti abbiano voglia di donare qualche dollaro alla causa, magari incentivandoli con qualche benefit legato a cifre specifiche tipo comparire nei credits ufficiali se si dona più di un tot.

Dire che Kickstarter è un successo è forse riduttivo, vista la quantità di progetti che attualmente racimolano cifre milionarie grazie alla piattaforma, e infatti ci sono già un po' di cloni, tipo Indiegogo che ha recentemente ospitato la campagna di funding per comprare il terreno dove sorgeva il laboratorio di Tesla e costruirci un museo (alla quale, modestamente, anche io ho devoluto una ventina di dollari) o Offbeatr, "il Kickstarter del porno", ma ce ne sono anche a tema musicale e di design: in sostanza pare che la moda dell'anno sull'Internet sia trovare dei modi rapidi e indolori per convincere gli utenti a dare dei soldi direttamente ai produttori di contenuti e di idee, scavalcando la distribuzione tradizionale e i suoi fee spesso assassini in modo da massimizzare il guadagno di artisti, designer, progettisti e chiunque effettivamente faccia del lavoro anzichè limitarsi a vendere quello degli altri e pretendere il 30% dei profitti come fa una nota azienda produttrice di telefoni recentemente hackerati.

Tra tutte queste soluzioni di donazione e funding diretti, una delle più interessanti è Flattr.

A differenza dei vari Kickstarter, Indiegogo e simili, non richiede di creare un progetto e una campagna di funding sul sito, ma semplicemente di aggiungere il pulsantino sul proprio sito, quello che vedete qui sulla destra e che assomiglia un po' ai classici pulsanti "Tweet this" o al Like button di Facebook.

Il meccanismo è semplice: si caricano dei soldi sul proprio account Flattr, si decide quanto si vuole spendere al mese e poi si continua a navigare per la rete come se nulla fosse: quando si incontra un sito meritevole che fa parte di quelli supportati (Soundcloud, Twitter e Github tra gli altri) o che ha il magico pulsantino, ci si clicca su e, a fine mese, una frazione della propria quota mensile verrà devoluta al proprietario del contenuto flattrato.

In sostanza:

  • Trovi del codice molto figo su Github e vuoi dare all'autore più di un semplice "thanks!"? Flattr.
  • Trovi della musica molto figa su Soundcloud e non vuoi comprarla su iTunes per avere un prodotto scadente e i cui soldi finiscono ad Apple? Flattr.
  • Hai letto un tweet che trovi meritevole? Flattr.


  • Vuoi bene all'autore di questo blò? Flattr :)

Nessun commento: