sabato 16 febbraio 2008

PHP e Zend Studio

Si sa, il successo di un linguaggio di programmazione dipende in maniera pesantissima dagli strumenti esistenti per utilizzarlo: l'intero sistema .NET si poggia su quel gioiello che è Visual Studio, il successo di Java è dovuto in gran parte anche alla fioritura di ottimi IDE (su tutti Eclipse, ma anche IntelliJ IDEA, NetBeans e qualche altro), etc., etc.

Finora mi era capitato di lavorare in php, ma solo per qualche progettino universitario o poco più complesso, o per fare un po' di manutenzione su siti Joomla-based, per cui non avevo mai sentito il bisogno di un IDE e mi ero sempre accontentato del mio editor di testo preferito (che per inciso è questo: ve lo consiglio, è leggerissimo, fa il syntax highlighting di qualunque cosa al mondo e ha un sacco di funzioncine interessanti).

In questi ultimi giorni, nel tempo "libero", sto lavorando a un progettino, sempre di dimensioni contenute, ma meno, per cui ho deciso di fare il salto e procurarmi l'IDE che costituisce lo standard de facto per PHP: Zend Studio.

Devo dire che mi ha veramente stupito: finora avevo sempre considerato PHP un linguaggio abbastanza fuffa, buono giusto per un paio di scriptini semplici e pronissimo a tutte le cattive pratiche di programmazione del mondo, e grazie a Zend ho cambiato almeno la prima delle due idee...grazie a un autocompletamento veramente succoso e rapido, infatti, lo sviluppo diventa estremamente più snello, consentendo di rendere i propri siti belli complessi in tempi abbastanza contenuti; inoltre è molto ben documentato e offre la propria documentazione anche in maniera "proattiva", coi tips of the day, per cui devo dire che negli ultimi 2-3 giorni ho scalato la curva di apprendimento di PHP in maniera vertiginosa.

Certo, PHP è sempre un linguaggio procedurale (lo so che gli hanno chiavato dentro l'OOP a forza, ma è evidentemente uno stupro, dato che io, che pure non riesco a non "pensare" object-oriented, in PHP riesco solo a programmare procedurale), con tutti gli svantaggi che ne conseguono, primo fra tutti la spaghettificazione quasi istantanea del codice: io faccio veramente una fatica boia a leggerlo, anche quando è scritto da chi dovrebbe saperne mooolto più di me e dovrebbe aver scritto specificatamente per far modificare il proprio codice da altri, come nel caso di Joomla..cmq, grazie all'autocompletamento e al ctrl+click di Zend, seguire il flusso del codice è un pò meno un pain in the ass, il che è già veramente una grandissima cosa.

Adesso che la logica del mio progetto è praticamente finita (e che quindi ho finito di smanullare la parte di Zend legata all'editing di codice e il suo ottimo client SQL), mi resta da vedere come si comporta coi CSS e le cazzimme di presentazione, ma se è valido solo metà di quanto merita nella scrittura del codice direi che siamo definitivamente diventati amici.

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