Per i non-milanesi: questa settimana c'è il salone del mobile nella mia ridente cittadina.
"E che me ne frega? Io a casa i mobili li ho già"
E invece no.
Il salone del mobile, un po' come il Sonar, ha perso quasi del tutto la sua attrattiva a scapito dell'infinità di eventi collaterali che si svolgono nello stesso periodo: su tutti il Fuorisalone, nato come salone alternativo-ribelle-diverso e ormai istituzionalizzato esattamente tanto quanto, ma in questa settimana a Milano è impossibile fare due metri senza imbattersi in un'installazione, un party, un'iniziativa, una location, un happening e qualunque altro di questi termini buffi dal significato oscuro.
"Beh, figata, c'è un sacco di roba da fare!"
Teoricamente, si.
In realtà, ormai, la Milano design week ("settimana del design" fa troppo plebeo) è nè più nè meno che una festa comandata, e sulle feste comandate mi sono già espresso.
Per farla breve, a tutti questi eventi-happening-party in location esclusive e alternative bisogna assolutissimamente andare, non si può assolutissimamente mancare, vedrai, sarà troppofigo, ci sarà un sacco di genteggiusta e la musica spaccherà un cifro e ci sarà l'openbar e minchiaerotropposquagliatomisonodivertitounsacco, che è come dire "c'era un puttanaio infinito, ho passato la sera in coda in mezzo ai tamarri per pisciare in un cesso chimico".
E' solo martedì, ma io non ho mai aspettato un lunedì con così tanta ansia come il prossimo.
1 commento:
pensa al kk che per colpa del salone deve rinunciare al bang face...
PS: catchphrase politico militante oggi: proteran ahahahahh
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