mercoledì 24 settembre 2008

Prime impressioni su Android

Figurarsi se non scrivevo un post il giorno dopo la presentazione di Android :)

Non ho seguito in diretta la presentazione perchè certe volte lavoro anche, ma ho dato un'occhiata a molti dei post che ovviamente sono apparsi in giro per la rete e mi sono fatto qualche idea.

Iniziamo dalle idee che ancora non mi sono fatto: non sono ancora in grado di dire se l'HTC Dream, o più in generale Android come piattaforma, è in grado di competere coi Blackberry, anche se mi sento di dire che il segmento di mercato a cui punta è lo stesso, quello degli utenti business, dei web workers, a spanne di quelli che usano il cellulare e la connessione dati in mobilità per motivi seri e non per la suoneria del gattino virgola o i video di Mosconi su youtube.

E' proprio sul segmento consumer invece, quello del gattino virgola e dei videi di Mosconi, che la stampa (e molti dei post che ho letto) si gioca la promozione di Android, in contrapposizione col cellulare preferito dell'utente ignorante...non mi ricordo come si chiama...quella chiavica là senza copia-incolla, dai.

Effettivamente, non è che Google e HTC si siano adoperati tanto per evitare il confronto, a iniziare dall'aspetto esteriore del nuovo gingillino:

 
Visto così, assomiglia non poco all'aifòn, se non che, già solo dalla foto, gli dà lammerda: sarà à la page scrivere sul touchscreen, ma un bel tastierone qwerty coi tasti che ti danno il feedback tattile quando li schiacci non è neanche lontanamente paragonabile in termini di piacevolezza e comodità di utilizzo.
Se poi uno è veramente malato, il touch screen c'è, per cui se non c'è già un'applicazione per scrivere digitandoci sopra penso che apparirà tempo zero.

Diciamoci la verità, il vero motivo per cui il gadgettino qui è molto meglio del catorcio con la mela è proprio quello della frase precedente, e non mi sto riferendo all'applicazione per scrivere sul touch screen, ma in questa frase che riporto pari pari dall'Android developers blog:
 Similar to YouTube, content can debut in the marketplace after only three simple steps: register as a merchant, upload and describe your content and publish it.
Sarebbe a dire che per me sviluppatore bastano a dir tanto 5-6 click per pubblicare un'applicazione sul marketplace, e per me utente invece si apre un ventaglio di possibilità applicative virtualmente infinito, limitato solo dalla capacità e dalla creatività degli sviluppatori anzichè dai capricci di Steve Jobs, che non pubblica sull'Apple store applicazioni GPS perchè sta sviluppando la sua e vuole vendertela a tutti i costi però poi pubblica (salvo poi toglierla in un momento di dignità riacquisita) cagate come Iamrich.

Credo di averlo già scritto qui N volte ma non mi stanco mica di ripeterlo: a oggi, addì 24 settembre 2008, non serve assolutamente a niente avere un gadget carino o offrire dei servizi carini se non si offre anche la possibilità alla community di farne l'uso che ne preferisce.

Vale per i servizi 2.0 come Friendfeed, che ha avuto un boost esagerato negli accessi da quando ha rilasciato la Developer API, o Twitter, ma vale anche un po' dappertutto: l'unica cosa che si guadagna, a impedire agli utenti di usare i propri prodotti come si vuole, è una grassa figura di merda.

Ad ogni modo:
  • Fotocamera: c'è.
  • Wifi: c'è.
  • Connettività 3G: c'è.
  • MMS (per quei 2 o 3 che ancora li usano): c'è.
  • Copia-incolla: c'è.
Prezzo: 200$.

Poi uno si chiede com'è che la stessa rete che praticamente un mese fa alimentava l'hype sul catorcio con la mela, adesso si affretta a dire che in fondo, sto Android, non è niente di che.

Forse perchè, dopo aver comprato un telefono da 600 euro con l'abbonamento da 100€ a kbyte scaricato, un po' si rosica a vedere sto HTC Dream?

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