martedì 16 settembre 2008

Purgare la collezione di dischi?

Dave Simpson, in un post di oggi sul blog musicale del Guardian, sostiene che si è rotto le palle di avere troppi dischi e che si libererà della maggior parte della sua collezione, riducendola a non più di 200 elementi:
These days though, records and CDs are all over the house. I have CD singles in the bedroom. Vinyl in the spare room. My office room is so overladen with CDs I can barely get in to do any work.

Even the garage is not free from the CD menace. I recently discovered a forgotten crate of the blighters and reacted like you would an unexploded bomb. I have thousands of CDs - far more than I could ever play, even if I wanted to. And I don't want to. Why do I own a Spizz Energi CD which has just one track I actually like? Why do I own four different versions of Bowie's Ziggy Stardust? In my darker moments, I worry that the house will catch fire and I will hear a distant voice of a fireman moaning, "We can't get to him, boss. He's stuck behind a wall of Style Council boxed sets."

Ora, la mia stuazione non è ancora pesante come la sua, però si avvicina molto a quella in questa foto e anzi probabilmente la mia casa nuova sarà così già dal momento in cui mi ci trasferirò (senza le radio d'epoca, ovviamente):


Ciononostante, e nonostante le reiterate lamentele dei miei attuali coinquilini (i miei genitori), non ho nessuna intenzione di ridurre in alcun modo la mia collezione, ma anzi credo che la vedrò crescere ulteriormente all'ormai consueto ritmo di una trentina di dischi al mese, che equivale alla ragguardevole cifra di poco meno di un disco al giorno.

A prescindere dal fatto che molti dei dischi che compro li suono, effettivamente mi rendo conto che ne ho anche molti che non suonerò mai, come pure ho molti cd che non (ri)ascolterò mai più, eppure non riesco a liberarmene: se non proprio ogni disco, più del 90% dei miei dischi sono associati a un ricordo, tipo il posto in cui li ho comprati, o chi me li ha regalati, o magari una particolare situazione in cui li ho suonati, come si conviene a ogni collezione che si rispetti.

Anch'io, come Dave Simpson che ha 4 versioni diverse di Ziggy Stardust, ho dei dischi assolutamente sovrabbondanti e superflui, come due versioni diverse di Jaguar di Dj Rolando, delle quali una (l'originale su UR) era nel mio primissimo ordine di dischi e l'altra (un'atroce ristampa su 430 west che però ha tutti i remix) comprata al negozio della Music Man, a Gent, il giorno dopo l'I love techno del 2006 assieme ad altri 80 euro di dischi, o tutti i singoli estratti da Homework dei Daft Punk nonostante abbia già il cd, oltretutto comprato due volte perchè la prima copia l'ho consumata, eppure proprio per i ricordi legati a ciascun disco, anche ai più brutti come l'orrendo cd di remix eurodance dei Queen che ascoltavo in metro andando al liceo, non mi passa neanche per l'anticamera del cervello l'idea di avere troppi dischi e di liberarmene.

Ok che ho anche un sacco di porcate, tipo uscite uniche di oscure etichette polacche col centrino attaccato (storto) a mano e l'indirizzo @msn.com per contattarle, che magari dai prelisten su decks.de sembravano carini e che poi, ovviamente, si sono rivelati delle gran cagate, ma che bisogno c'è di buttarli via?

L'unica cosa che ammetterei sarebbe, forse, di regalarli a qualche amico (come già faccio quando mi capita di comprare dischi doppi per sbaglio), ma tipo non credo riuscirei a venderli su ebay a un negozio...ok, sono malato, ma credo sia un male comune a ogni collezionista :)

(Per inciso, ho un sentimento molto simile, anche se meno accentuato, nei confronti dei libri)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

eh caro ingegnere ormai i dischi in camera mia stanno davvero stretti...

e poi dopo la fiera del disco il problema è diventato ancora più acuto...

Raibaz ha detto...

Eh in camera mia ormai non è che stanno stretti, proprio non ci stanno più :)

Ok che camera mia è veramente un buco, però ho ufficialmente finito il posto sugli scaffali, ho uno scatolone di dischi in garage e comunque ho anche qualche scatola di decks.de piena vagante per la stanza, oltre a un paio di promo da sentire senza una fissa collocazione e a un 6-7 dischi jazz della madre di Silvia a cui ho promesso di ripparli e cd-izzarli tipo più di un anno fa.

Va a finire che il vero motivo per cui non vedo l'ora di traslocare non è un sano impeto di voglia di andare ad abitare da solo, ma il bisogno di più posto per tenere i dischi :D

Anonimo ha detto...

rimpiango i tempi in cui i dischi erano di proprietà del padrone della disco....ma col cazzo che mollo il vinile per gli mp3!!!

Raibaz ha detto...

Ma non dire eresie...i dischi di proprietà del padrone della disco sono la morte del dj :)

Puoi mettere a suonare Sven Vath, Villalobos o Gino Salamella e ti suonano tutti gli stessi dischi...per la santa carità :D

Anonimo ha detto...

eh beh una volta però era così...

e cmq non credere il djing non è una somma algebrica quindi non è vero che cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia...

Silvia ha detto...

ho capito che per la tua casa nuova non ti regalerò nè poster/quadri nè sorpammobili...