Ennesima puntata dell'annosa e sfiancante telenovela di casa Raibaz: riassunto delle puntate precedenti.
Dopo il ritardo di sei mesi nella consegna delle chiavi di casa e quindi nell'inizio dei lavori di assestamento indispensabili per potermi trasferire, finalmente nel mese di dicembre si è riusciti ad avviare i lavori suddetti, procedendo quindi all'imbiancatura (che ha l'invidiabile primato di essere l'unico lavoro delegato a essere stato completato rapidamente), alla richiesta di allacciamento di luce, gas e ADSL e alla popolazione dell'insieme del mobilio di casa Raibaz.
Detto mobilio è grossomodo suddivisibile in tre macroinsiemi:
- Mobili principali (cucina, letto, armadio, divano)
- Mobile del bagno
- Mobili accessori (scrivania, mobile sotto la tv, armadio per le scope, etc.)
Di questi tre, solo l'ultimo è stato gestito interamente dal sottoscritto durante le vacanze di natale, andando *ogni* giorno all'Ikea tranne giusto 24 e 25 dicembre e 1 gennaio, e infatti solo l'ultimo ha richiesto un tempo umano per essere completato.
Il mobile del bagno, ordinato la prima settimana di dicembre, è apparso a casa Raibaz un 5-6 giorni fa, ma è l'insieme dei mobili principali che esce da ogni limite dell'umana concezione.
Dopo un periodo in cui il mobiliere delegato alla gestione del task chiamava ogni settimana mettendo la pressa che voleva consegnare i mobili perchè li aveva in magazzino, ma non poteva farlo perchè ancora non avevo le chiavi di casa, finalmente a dicembre arrivano le chiavi e ci si può liberare di questo fardello: arriva il signor montamobili e monta la cucina sbagliata e l'armadio sbagliato, sguarandomi anche una presa di corrente nel processo.
Essendo ingegnero riesco a sistemare il grosso dei danni dei mobili montati a minchia, ma (contrariamente a quanto si potrebbe pensare) ingegnere non è sinonimo di onnipotente, per cui rimango in attesa del ritorno del montamobili per sistemare le malefatte compiute, confidando che arrivi in tempi brevi vista la pressa che mi ha messo addosso tra settembre e dicembre.
Notizia fresca fresca di oggi: il materiale mancante al montamobili arriverà alla fine di settimana prossima, which means che andando a spanne prima di metà febbraio non avrò i mobili giusti.
Altro insegnamento: "L'entità del ritardo di un task in ritardo (quindi, di tutti i task delegati) è direttamente proporzionale alla quantità e all'importanza dei task che da esso dipendono".
Which means, no armadio --> no vestiti nella casa nuova --> non ci si può trasferire neanche in maniera un po' raffazzonata, oppure no cucina --> no sistemazione per le pentole --> tutta l'oggettistica culinaria che ti regalano da 2 natali a questa parte rimane vagante per casa, col risultato che ancora non ti sei trasferito e già c'è un casino che pare ci abbiano fatto la guerra dentro.
Può bastare? Macchè, noi non ci si fa mancare niente: l'allacciamento di luce e gas, miracolosamente sono arrivati in tempi accettabili (con lo splendido risultato che sto pagando elettricità e riscaldamento di una casa che non uso e non userò ancora per un mese almeno), quindi l'allacciamento dell'ADSL ha accumulato tutta la sfiga che gli altri due hanno scansato.
A oggi ho chiesto l'ADSL sia a Telecom che a Tiscali per vedere quale dei due fa più in fretta e la sfida è davvero serrata: Telecom, già coperta di insulti telefonicamente varie volte, sostiene che prima del 6 marzo non può assolutamente allacciarmi la linea, mentre i pastori sardi che per un attimo smettono di inculare le pecore e rispondono al call center di Tiscali invece "hanno avuto dei problemi nell'allacciamento della linea e non sono in grado di fornire tempistiche".
Purtroppo ho la malattia del nerd, che significa che il grosso dei miei averi richiede un'adsl (si, anche i dischi che mi servono per lo streaming del lunedì sera su Radionation) e che quindi senza adsl non mi posso trasferire in maniera definitiva.
Giubilo.
Considerazione socioeconomica spicciola a seguito delle vicende sopraesposte: io di mestiere faccio il freelance, vengo pagato (circa) solo a fronte del lavoro che svolgo e solo quando questo lavoro rispetta i requisiti.
Sono mesi che la quasi totalità dei soggetti economici con cui ho a che fare, siano essi mobilieri, gestori di telefonia, costruttori di case o quant'altro, fa il proprio lavoro in maniera casuale, raffazzonata o anche solo semplicemente a minchia, eppure viene pagata lo stesso, dando luogo a passaggi di soldi a fronte di nulla (nei casi migliori) o di lavori di merda.
Poi ti chiedi perchè c'è la crisi e l'economia non gira: quale cazzo di società può anche solo pensare di sopravvivere continuando a foraggiare gente che (non) lavora in questo modo?
Generalmente sono una persona paziente e gli ultimi mesi della telenovela di casa Raibaz hanno allenato ulteriormente la mia pazienza che ormai è a livelli sovrumani, ma in momenti come questo penso che Brunetta sia una persona lassista e che per certa gente le punizioni corporali sarebbero troppo poco.
Il mobile del bagno, ordinato la prima settimana di dicembre, è apparso a casa Raibaz un 5-6 giorni fa, ma è l'insieme dei mobili principali che esce da ogni limite dell'umana concezione.
Dopo un periodo in cui il mobiliere delegato alla gestione del task chiamava ogni settimana mettendo la pressa che voleva consegnare i mobili perchè li aveva in magazzino, ma non poteva farlo perchè ancora non avevo le chiavi di casa, finalmente a dicembre arrivano le chiavi e ci si può liberare di questo fardello: arriva il signor montamobili e monta la cucina sbagliata e l'armadio sbagliato, sguarandomi anche una presa di corrente nel processo.
Essendo ingegnero riesco a sistemare il grosso dei danni dei mobili montati a minchia, ma (contrariamente a quanto si potrebbe pensare) ingegnere non è sinonimo di onnipotente, per cui rimango in attesa del ritorno del montamobili per sistemare le malefatte compiute, confidando che arrivi in tempi brevi vista la pressa che mi ha messo addosso tra settembre e dicembre.
Notizia fresca fresca di oggi: il materiale mancante al montamobili arriverà alla fine di settimana prossima, which means che andando a spanne prima di metà febbraio non avrò i mobili giusti.
Altro insegnamento: "L'entità del ritardo di un task in ritardo (quindi, di tutti i task delegati) è direttamente proporzionale alla quantità e all'importanza dei task che da esso dipendono".
Which means, no armadio --> no vestiti nella casa nuova --> non ci si può trasferire neanche in maniera un po' raffazzonata, oppure no cucina --> no sistemazione per le pentole --> tutta l'oggettistica culinaria che ti regalano da 2 natali a questa parte rimane vagante per casa, col risultato che ancora non ti sei trasferito e già c'è un casino che pare ci abbiano fatto la guerra dentro.
Può bastare? Macchè, noi non ci si fa mancare niente: l'allacciamento di luce e gas, miracolosamente sono arrivati in tempi accettabili (con lo splendido risultato che sto pagando elettricità e riscaldamento di una casa che non uso e non userò ancora per un mese almeno), quindi l'allacciamento dell'ADSL ha accumulato tutta la sfiga che gli altri due hanno scansato.
A oggi ho chiesto l'ADSL sia a Telecom che a Tiscali per vedere quale dei due fa più in fretta e la sfida è davvero serrata: Telecom, già coperta di insulti telefonicamente varie volte, sostiene che prima del 6 marzo non può assolutamente allacciarmi la linea, mentre i pastori sardi che per un attimo smettono di inculare le pecore e rispondono al call center di Tiscali invece "hanno avuto dei problemi nell'allacciamento della linea e non sono in grado di fornire tempistiche".
Purtroppo ho la malattia del nerd, che significa che il grosso dei miei averi richiede un'adsl (si, anche i dischi che mi servono per lo streaming del lunedì sera su Radionation) e che quindi senza adsl non mi posso trasferire in maniera definitiva.
Giubilo.
Considerazione socioeconomica spicciola a seguito delle vicende sopraesposte: io di mestiere faccio il freelance, vengo pagato (circa) solo a fronte del lavoro che svolgo e solo quando questo lavoro rispetta i requisiti.
Sono mesi che la quasi totalità dei soggetti economici con cui ho a che fare, siano essi mobilieri, gestori di telefonia, costruttori di case o quant'altro, fa il proprio lavoro in maniera casuale, raffazzonata o anche solo semplicemente a minchia, eppure viene pagata lo stesso, dando luogo a passaggi di soldi a fronte di nulla (nei casi migliori) o di lavori di merda.
Poi ti chiedi perchè c'è la crisi e l'economia non gira: quale cazzo di società può anche solo pensare di sopravvivere continuando a foraggiare gente che (non) lavora in questo modo?
Generalmente sono una persona paziente e gli ultimi mesi della telenovela di casa Raibaz hanno allenato ulteriormente la mia pazienza che ormai è a livelli sovrumani, ma in momenti come questo penso che Brunetta sia una persona lassista e che per certa gente le punizioni corporali sarebbero troppo poco.