giovedì 17 luglio 2008

Cocoon compilation h, un mese dopo

Ovvero, 'sorprendersi della propria maranzaggine'.

Qualche tempo fa avevo espresso giudizi, anche abbastanza articolati, sulla rituale compilation di casa vath, basandomi solo sulla tracklist e sui prelisten di decks.de; a circa un mese di distanza, è bello vedere come alcuni di quei giudizi sommari fossero centrati e altri sorprendentemente sbagliati.

Per dire: mai e poi mai avrei detto, e credo di non esser l'unico, che LA traccia del gruppo sarebbe stata quella di papa Sven e Roman Flugel...e invece la loro 'trashbindance' è un gran bel rotolone, semplicissimo eppure di gran effetto grazie a un lead con la ritmica bella lunga che quindi da una bella sensazione di varietà e con un paio di ripartenze davvero ben studiate.

La cosa, a pensarci bene, fa veramente strano: papa Sven non è mai stato famoso come produttore, anzi, le sue tracce nelle Cocoon Compilation vecchie facevano veramente ribrezzo, e allo stesso modo Roman Flugel, pur avendo alle spalle una carriera lunghissima sia da solo che come metà degli Alter Ego negli ultimi anni (da Gets Noch, anch'essa parte di una Cocoon Compilation, in poi) ha sfornato una maranzata dietro l'altra, per cui dall'accoppiata non mi aspettavo altro che una sequela di peti e cacofonie assortite...in realtà la traccia, pur non essendo comunque il massimo della raffinatezza, ha un gran tiro ed entra in testa quasi immediatamente, per cui è a buon diritto la mia preferita del pacchetto.

Piacevolissime conferme invece la traccia di Tolga Fidan, in gran forma ultimamente, che ha sfornato un bel neohouse estivissimo e melodico dal successo garantito e quella di Joris Voorn, eccezionalmente cupo e carico di bassate, mentre un'altra sorpresa è la traccia di Gui Boratto, che per una volta lascia perdere le electrate del cazzo e confeziona un delizioso neo-Detroit che suona quasi Aril Brikha nel suo essere melodico e più da ascolto che da pista.

Note dolenti il solito terzinato, a sto giro colpa di Mark August, che non si capisce perchè Sven includa praticamente tutti gli anni e che abbassa notevolmente il livello medio, ma soprattutto la traccia di Raudive aka Oliver Ho, che è praticamente "ho passato un pomeriggio a fare una cassa secchissima ma poi avevo finito le idee e quindi nella traccia non c'è nient'altro"...ad ogni modo, nelle Cocoon Compilation ci sono sempre state almeno un paio di tracce veramente brutte, per cui anche questa non fa eccezione: le tracce belle però, a sto giro sono piuttosto carine, per cui sto seriamente meditando l'acquisto, ovviamente del cd, visto che i 56 euro di scatolotto da 6 vinili colorati mi paiono proprio eccessivi.

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