sabato 19 luglio 2008

Scempi italiani: The big bang theory

La storia che noi italiani siamo i migliori doppiatori del mondo ormai è definitivamente diventata una cazzata: a parte che la concorrenza non è niente di che, visto che nei paesi civili film e telefilm si vedono in originale sottotitolato con implicazioni sociologiche non di poco conto (tipo che un po' ovunque il cittadino medio parla un inglese almeno decente tranne qui e in Francia, dove guardacaso i film vengono doppiati), negli ultimi tempi traduzione, adattamento e doppiaggio, soprattutto delle serie, rasentano l'atrocità più totale.

Sull'aberrazione compiuta con Lost, con Sayid che invece che come un iracheno parla come Aldo di Aldo Giovanni e Giacomo e l'intercalare di Hurley, "dude", tradotto con un improbabile "coso" mi sono già espresso...a sto giro il casus belli è The big bang theory, di cui ho parlato in termini entusiastici in altri post.

La versione originale fa letteralmente ammazzare dal ridere, soprattutto a continui riferimenti e prese in giro alla sottocultura nerd e al linguaggio estremamente originale di Sheldon, uno dei protagonisti...la versione italiana, invece...semplicemente, non fa ridere.

Si percepisce in maniera evidente, grazie alla perfezione dei tempi comici degli attori, il momento in cui si dovrebbe ridere, ma la sensazione generale è più "huh?"

Tanto per capirci, un esempio, preso da questo esaurientissimo post:

Leonard: I think we should be good neighbors and invite her over, make her feel welcome.
Sheldon: We never invited Louie-slash-Louise over.
Leonard: And that was wrong of us. We need to widen our circle.
Sheldon: I have a very wide circle. I have 212 friends on MySpace.
Leonard: Yes, and you’ve never met one of them.
Sheldon: That’s the beauty of it.
Leonard: I’m gonna invite her over. We’ll have a nice meal and… chat.
Sheldon: Chat? We don’t chat. At least not offline.
Leonard: It’s not difficult. You just listen to what she says and then you say something appropriate in response.
Sheldon: To what end?


E' uno dei dialoghi della prima puntata: è appena arrivata Penny, la vicina di casa gnocca che sconvolte l'equilibrio dei protagonisti, al posto del travestito ciccione che c'era prima, e Leonard e Sheldon si chiedono se sia il caso di farci amicizia...in italiano diventa:

Leonard: Dobbiamo essere dei bravi vicini, farla sentire a suo agio a casa nostra.
Sheldon: Non invitavamo mai il pachiderma che abitava lì prima.
Leonard: Infatti è stato un grosso errore, dobbiamo fare delle nuove amicizie.
Sheldon: Ti pregherei di guardare più in là del tuo pianerottolo. Io ho gia’ 210 amici nel mio sito.
Leonard: Peccato tu non ne abbia mai incontrato uno.
Sheldon: Io direi che questa è la parte migliore.
Leonard: Beh, io invece la voglio invitare. Per mangiare e… per parlare.
Sheldon: Per parlare? E dire: ciao, come va, bene, ciao?
Leonard: Non arrenderti alle prime difficoltà, in fondo, per lei siamo due sconosciuti che hanno l’arduo compito di metterla a suo agio.
Sheldon: Fino a che punto?


A me qui pare evidente il desiderio di rendere il dialogo molto più nazionalpopolare, alla portata della casalinga di Voghera che, secondo l'eretico adattatore non ha idea di cosa sia MySpace, e fin qui ci può stare, volendo essere molto pessimisti, ma la battuta sui nerd che preferiscono chattare online che offline non mi pareva così ostica.

Morale, con l'intento di rendere The big bang theory una serie alla portata di tutti si è scelto un adattamento che ne stravolge quasi completamente la natura, allontanando completamente il target principale a cui la serie si rivolge, il che probabilmente porterà a risultati terrificanti in termini di Auditel, un po' come è successo con Heroes, che qui non si è cagato nessuno anche per scelte terrificanti in fase di adattamento e doppiaggio.

Quando mi trovo davanti a fenomeni di questo tipo, l'unica reazione che riesco ad avere è "per fortuna c'è bittorrent"; per quanto mi riguarda la televisione intesa "all'italiana" ha più di un piede nella fossa, se non per programmi trash tipo i reality che val la pena guardare solo per ridere dell'intristimento dell'italiano medio.

6 commenti:

Fabio ha detto...

Bel post, hai scritto esattamente quello che penso...secondo me se il doppiaggio fosse stato più accurato l'italiano medio, nonostante le difficoltà a comprendere il senso di molti dialoghi, avrebbe fatto un passo avanti nella sua evoluzione.

Clarissa ha detto...

dai, rendimi in italiano il gioco di parole con "chat"! avanti!

Clarissa ha detto...

dai, rendimi in italiano il gioco di parole con "chat"! avanti!

Anonimo ha detto...

Non sei in grado di valutare l'opera di doppiaggio nel suo insieme. Pensi sia una cosa facile? ci sono tanti traduttori che potrebbero fare il lavoro 100 volte meglio? probabile, intanto stipendiati da mediaset ci sono altri.
Il problema è anche un altro, il mondo è pieno di gente saputella, difatti anche io non ho trovato di meglio da fare che lasciare un commento saccente qui.

Anonimo ha detto...

Eh si, son tutti bravi a parole. Adattare e doppiare non significa tradurre letteralmente, per quello ci son già i sottotitoli. Significa cercare di far tornare i movimenti della bocca, le espressioni ma soprattutto le battute nella maniera migliore possibile, cosa per niente facile, specialmente in telefilm "parlatissimi" e pieni di "americanate" che a noi italiani non farebbero ridere.

Soprattutto quando sotto ci sono le risate registrate, bisogna trovare per forza la battuta.

Se chi critica tanto si ritiene più bravo può comunque farsi avanti e diventare traduttore-adattatore. Coraggio, su!!!

Raibaz ha detto...

Ovviamente tutti gli ultimi commenti partono dal presupposto (errato) che il doppiaggio sia una cosa utile, buona e giusta.

Proprio perchè so che è molto difficile e in alcuni casi impossibile rendere il significato originale, soprattutto quando c'è in ballo l'umorismo, faccio volentieri a meno di guardare film e serie filtrati da traduttori/adattatori il cui compito è a volte difficile e a volte semplicemente svolto male.

Non è questione di "io avrei saputo farlo meglio", è questione che non andava fatto a priori: nel caso specifico, TBBT fa molto ridere (almeno, le prime serie) in originale senza bisogno del filtro della traduzione e dell'adattamento, che fanno più danno che altro.