martedì 10 giugno 2008

Airplay 02 - In order to dance, mixed by Afrilounge

Il dj set degli Afrilounge è stato una delle sorprese della stagione invernale 2007-2008: sentiti al Bitte in apertura a un live dei Kollektiv turnstrasse, i due tedescotti (che in realtà sono 3, al Bitte ne mancava uno...boh), da cui sinceramente non mi aspettavo niente di che, si sono dimostrati dei dj veramente coi controcazzi, riuscendo a tenere completamente in pugno la pista dall'inizio alla fine del set e sviluppando una progressione davvero degna senza però perdere la linea.

Quando il mio amico Fede Frequencies mi ha chiesto se avevo voglia di recensire un mixcd loro, quindi, non mi sono assolutamente potuto tirare indietro, anche perchè mi fa sempre piacere parlare bene di chi se lo merita.

Parliamo del mixcd in questione, quindi, iniziando dal titolo che riprende quello di una serie di compilation sulla storica R&S di cui non ero a conoscenza (ma Discogs mi è venuto in aiuto come al solito); da press release, la compilation è, un po' come le release su R&S, a veritable who’s who of quality 4:4.

E in effetti, a guardare la tracklist, i nomi sono così altisonanti che val la pena incollarla tutta:

1 – Marlow & Claudia Nehls – Water (Daniel Stefanik Rmx)
2 - Miguel Toro - Cure
3 - Christian Burkhardt - Kreiskollaps (Federico Molinari Remix)
4 – Martin Buttrich – Hunted
5 - Slutbox - Nitrogen 2 Oxygen 1 (Jason Emsley Remix)
6 – Nick Curly – Tele vision
7 – Huge Hepner – Just In Time
8 – Christian Burkhardt – Dragee
9 – Michal Ho – Take Away (Jona Mix)
10 – Sasse – Gravity (Peter Dildo Dirtymind Replay)
11 – Johnny D – Walkman
12 – Plasmik – Pitch It (Claude VonStroke Rmx)
13 – Afrilounge – Lux

Nick Curly, Michal Ho, Sasse, Rozzo aka Peter Dildo, Johnny D, Plasmik, Martin Buttrich, Burkhardt & Molinari, Stefanik...ce n'è veramente per tutti i gusti, compresi un po' di flash che sulla tracklist non ci sono, tipo l'hittissima Mumbling Yeah di Kabale Und Liebe e Daniel Sanchez in chiusura che normalmente non sopporto ma che qui dentro ci sta proprio bene.

E infatti l'andamento generale del mixato è bello variegato e oscilla senza soluzione di continuità tra momenti di minimale loopeggiante e deep house, mantenendo sempre un feeling generale che è quello di un club piuttosto che quello di un open air estivo: si scuote la testa e il culo di gusto piuttosto che fare i salti, ennesima dimostrazione della recente tendenza che preferisce esaltare il pubblico con la qualità della musica anzichè ricorrere alla strada più facile dei bpm esasperati e della pausa+ripartenza togli la cassa-metti la cassa che infesta un buon 90% dei live set che circolano attualmente.

Praticamente tutte le tracce presenti nella compilation sono di artisti noti per la massima cura che ripongono nella stesura delle proprie produzioni anzichè limitarsi a creare un loop carino con due bei suoni e insistere su quello per una traccia intera: penso soprattutto a Martin Buttrich, che dei live artist che dominano al momento è forse uno di quelli che più si avvicinano alla definizione di "musicista", ma anche a gente come Peter Dildo, che prima di essere un ottimo produttore è, soprattutto, un eccellente dj e quindi ha chiara in mente la necessità di variare costantemente i suoni per mantenere l'attenzione di chi ascolta.

In definitiva, il messaggio che possiamo ricavare da questo cd degli Afrilounge è proprio questo: a tirar fuori un buon loop da 4 battute non ci vuole poi molto, come pure a costruire un dj set di dischi banali e ripartenze scontate; la vera bravura è riuscire a costruire un'ora di musica che sia al contempo varia ma coerente, originale ma comunque coinvolgente.

E gli Afrilounge ci riescono in maniera eccellente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

brevo bravo ingegnere che altrimenti gli inglesi mi fucilano :D
domani la pubblico ;)

piaciuto il report su laurent garnier paris?

Raibaz ha detto...

No, ho deliberatamente evitato di commentarlo causa troppa invidia :)