mercoledì 4 giugno 2008

Plurk, bleargh, puke

Un po' tutti quelli che followo su Twitter in quest'ultimo paio di giorni non parlano d'altro che di Plurk, che pare essere la moda del momento...ho letto quello che se ne diceva in giro, e non mi attraeva granchè...ciononostante, proprio grazie a un tweet, ho deciso di concedergli un quarto d'ora e provarlo.

Ok, la procedura di registrazione con tutorial annesso è molto carina...e poi?

Una volta creato l'account, cosa si ha a disposizione, di fatto?

Un Twitter "on steroids", con una serie di feature di cui grandi e piccini sicuramente sentivano la mancanza, come la possibilità di scegliere il verbo del proprio update da un elenco che contiene tipo "is", "will", "loves", "thinks", etc......wow.

Il sistema del karma per titillare l'istinto insito in tutti i veri blogger a fare a gara a chi ce l'ha più lungo...wow.

Mi pare di aver capito che c'è anche la storia per linkare i video di youtube in un plurk e vederli direttamente sul sito...wow.

Un sacco di spippacchi molto carini da vedere ma di utilità dubbia...e niente API pubblica nè client dedicati?

Per gustarmi Plurk devo per forza tenere aperta un'intera finestra del browser?

No twhirl, no gadgettino per iGoogle, no gadget per gDesktop, no API per farmi il mio client e imparare python nel frattempo?

Ahi ahi ahi ahi ahi...

Io vado avanti a usare Twitter, almeno per ora :)

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